venerdì 30 giugno 2023

“In grazia di Dio” di Cristina Biolcati: un intrigante giallo storico tra conventi medievali e giovani pupille

In grazia di Dio, Cristina Biolcati

“Restava il fatto che nessuno si era disperato per la morte di sorella Teresa, avvenuta in quel modo atroce. Nessuno che avesse accennato, per esempio, al fatto che potessero essere tutti in pericolo. Quasi si avesse la certezza che non ci fosse un pazzo in agguato nel convento, pronto a colpire ancora. Che la vecchia suora scrivana fosse stata punita per qualcosa di specifico. Era solo una sensazione, che però lui non poteva ignorare. Teresa, aveva meritato quella fine?”

Primavera del 1822, convento di San Giovanni Battista del ravennate. Una suora di clausura ultranovantenne viene trovata morta, sgozzata, nella sua celletta dalla quale non usciva ormai da anni. Subito le indagini vengono affidate all’ufficiale della gendarmeria pontificia Alfredo Casadio e al suo sottoposto Dante Graziani ed è chiaro dal primo momento che l’assassino o l’assassina vanno cercati all’interno del convento. 

I due non perdono tempo e cominciano a fare domande alle varie suore e ai due collaboratori esterni che lavorano quotidianamente al convento. Perfino la piccola Allegra, figlia del poeta inglese Byron, si trova a rispondere ad alcune domande dei gendarmi. Ognuno pare avere un alibi convincente e le indagini sarebbero ancora ferme se non fosse per un fortuito ritrovamento che cambierà completamente le carte in tavola.

“In grazia di Dio” (Todaro Editore, giugno 2023) è l’ultimo racconto lungo di Cristina Biolcati, scrittrice e poetessa ferrarese e padovana d’adozione, per la collana i Gechi gialli.

L’ambientazione è bellissima: veniamo catapultati in un convento edificato nel 1336 per i frati camaldolesi, e poi abitato dalle monache clarisse cappuccine qui protagoniste, tra antiche celle con grate e strette feritoie ed affascinanti chiostri.

“L’essere misero che giaceva su quel pagliericcio, avvoltolato nelle lenzuola, era rinsecchito già da tempo: pareva avere cent’anni. Rattrappito, mummificato, nemmeno sembrava umano.”

Cristina Biolcati
Le suore sono descritte proprio come le conosciamo ma a differenziarsi dalla consuetudine, o da quella che noi riteniamo tale, è ciò che tra quelle mura accade e che avrò poi a che fare con il sanguinolento delitto commesso. 

Impossibile non riportare alla mente il capolavoro “Il nome della rosa” di Umberto Eco (il profumo della carta fiorentina e dell’inchiostro permeano l’intera narrazione) e il recente cortometraggio “Le pupille” (candidato agli Oscar 2023; tratto da una lettera che la scrittrice Elsa Morante inviò all’amico Goffredo Fofi per augurargli buon Natale) di Alice Rohrwacher.  

Una scrittura scorrevole e aguzza quella della Biolcati, la quale ci regala ancora una volta un coinvolgente giallo in piena regola che si differenzia però dai precedenti per l’aspetto storico: oltre alle vicende del convento ravennate vi sono anche quelle di una bambina piuttosto nota di nome Allegra, figlia del poeta George Gordon Byron; e queste sessanta pagine si trasformano così in un bellissimo omaggio nel quale la piccola sfortunata torna a vivere in tutta la sua purezza ed ingenuità.  

La lettura perfetta per chi in questa calda estate ha voglia di qualche brivido freddo, sotto l'ombrellone, sulle cime dei monti o semplicemente sul comodo divano di casa propria. 

Link per l'acquisto qui


martedì 27 giugno 2023

“Sognare l’amore”: la poesia di Cristina Biolcati


“Nessuno merita il nome di Creatore, tranne Dio e il poeta.” Torquato Tasso

Eccoci nuovamente alla rubrica poetica resa possibile dalla nostra poetessa Cristina Biolcati.

Siamo a metà anno e il mese di giugno sta per salutarci. Il caldo tanto atteso è finalmente arrivato con tutta la sua forza e cosa c’è di meglio di una bella poesia d’amore appassionata e carnale?

Un amore sognato e sognante che ricorda forse gli ardori del passato o semplicemente ne agogna di nuovi e mai avuti prima.

Cristina Biolcati
A voi “Sognare l’amore” di Cristina Biolcati, scrittrice e poetessa ferrarese e padovana d’adozione, che da anni ormai ci fa sognare e riflettere con i suoi racconti e con le sue liriche (per e con entrambi si è aggiudicata numerosi premi letterari); di recente abbiamo potuto leggere il suo primo romanzo thriller “Le congetture di Bonelli” (Delos Digital), l’abbiamo poi ritrovata nel racconto breve “Al riparo daisogni” (Officina Milena, per la nuova collana Milena in love), ne “Il castigo dell’acqua” (il cui ricavato va a sostenere “Sorriso in viaggio”, associazione che supporta i bambini malati e le famiglie che devono affrontare spese di viaggio e assisterli nei continui spostamenti per le visite specialistiche), ne “Il suono delle sue ferite” (Delos Digital Passport), nel thriller "Una mano negli abissi" (Delos Digital Crime) e più di recente in “Là qualcunoè morto” e “Gemino” (entrambi per Delos Digital).   

 

Sovente sogno l’amore,

come senso acuito nel grembo,

pulsione del mio lato oscuro.

Mentre dormo lui brama,

graffia lo smalto e collima,

là dove i rigidi inverni

preparano un guscio maturo.

S’apparta nei pressi e sorride,

reclina le sue stabili membra.

È anima pura cui consegnarsi,

che saprà fare di me

sua maestosa regina.


 

“Il filo di Elisa” di Vittoria Silvestrini: amori e gelosie in una storia di amore puro e autentico

Il filo di Elisa, Vittoria Silvestrini

“Camminavo con il naso per aria, riempiendo le mie narici e i miei polmoni dell’odore primaverile che tanto amavo. Mi sentivo il cuore leggero, e con esso il mio intero corpo; era come se i miei piedi si staccassero dal marciapiede e mi permettessero di volare sopra i tetti di Lecco, come Margherita vola sopra i tetti di Mosca.”

Lecco, 1996. Elisa è una giovane ragazza che frequenta il Liceo Linguistico della sua città. La passione per le lingue e per le altre culture l’ha sempre caratterizzata e nonostante la perdita dei genitori in tenera età la sua vita con la zia, che si prende cura di lei come una madre, è felice. 

Manca però qualcosa nella sua vita, un ragazzo che la faccia sentire importante e che la ami davvero. Sembra tutto perfetto quando conosce Sasha, il ragazzo russo trasferitosi a Lecco con la famiglia, se non fosse per l’invidia di qualcuno che vuole rovinare ogni cosa.

“Il filo di Elisa” (Independentlypublished, giugno 2023) è il romanzo di esordio di Vittoria Silvestrini, anch’essa, proprio come Elisa, appassionata di lingue straniere e culture di ogni parte del mondo, con una predilezione per l’emisfero orientale, e viaggiatrice instancabile.

Una storia d'amore adolescenziale che nasce con naturalezza e in modo del tutto non artificioso. Un ragazzo e una ragazza che si incontrano nel posto giusto al momento giusto, quando entrambi desideravano solo essere amati e compresi.

Tutto si complicherà a causa di un vecchio spasimante che, come purtroppo capita anche nella nostra realtà, aspetto questo molto attuale del romanzo, non riesce a farsene una ragione del fatto che lei abbia una vita anche senza di lui.

“Coraggiosamente, raccontai per filo e per segno tutta la storia, partendo dalle dicerie sulla famiglia di Sasha, passando per le minacce fisiche ed epistolari, fino ad arrivare agli ultimi eventi.”

Vittoria Silvestrini
La protagonista è una sognatrice che non dimentica però l’importanza dell’istruzione, degli affetti e dell’ampliare i propri orizzonti senza discriminazioni.

Un buon esordio per la Silvestrini, classe 1997, laurea magistrale in Comunicazione, Informazione, Editoria, che ci regala bellissime descrizioni della Lecco che l’ha vista nascere ed una storia d’amore pura e genuina come poche di questi tempi.

“E ora mi ritrovavo a parlarle di quel ragazzo meraviglioso venuto dal freddo, il mio principe azzurro. Aleksandr. Sasha. Sapevo che la Russia nella sua lunga storia aveva avuto dei sovrani con questo nome, e questo lo rendeva ancora più speciale. Il ragazzo che amavo aveva un nome regale, anzi, imperiale.”

“Il filo di Elisa” è l’ideale per chi ha voglia di una lettura leggera e non troppo lunga (poco più di centro le pagine), nonostante alcuni dialoghi un po’ troppo forzati, e che tendono talvolta a cadere nell’eccessiva colloquialità, che non rovinano però la godibilità della storia.

Link per l'acquisto qui

giovedì 15 giugno 2023

Il libro nipponico del mese di Serena Lavezzi: “La ragazza dell’altra riva” di Mitsuyo Kakuta


“Un sorriso nel primo volto incontrato al mattino è un benvenuto al giorno che inizia.” Yoshimoto Banana

Anche giugno è arrivato (quanto breve è sembrato il mese precedente!) e con esso un tempo meteorologico piuttosto strano. Forse un invito a stare ancora un po’ di più a casa a leggere un bel libro sul divano?

Di certo c’è che sempre più lettori e lettrici sperimentano, con successo, la lettura di libri di scrittori e scrittrici giapponesi.

Serena Lavezzi
Questo mese è protagonista “La ragazza dell’altra riva” (Neri Pozza, traduzione di Gianluca Coci) di Mitsuyo Kakuta. Una storia al femminile nel quale diverse realtà si incontrano e scontrano e dove vediamo donne alla presa con la realtà non sempre così semplice e con doveri imposti.

A consigliarci questo quarto libro del 2023, per la rubrica Il libro nipponico del mese, è sempre la nostra Serena Lavezzi, scrittrice piemontese autrice di diversi romanzi e saggi ambientati in Giappone e nell’Asia orientale, colei che gestisce un Profilo Instagram, da poco rinnovato, sempre ricco di attività e che di recente si è arricchito grazie ad un Gruppo di Lettura, che si riunisce una volta al mese, dedicato al Giappone.

Attenzione: per mantenere l’atmosfera della cultura giapponese Serena Lavezzi ha scelto di mantenere l’ordine cognome – nome anziché adattarlo all’uso italiano. 

 

BREVE TRAMA: le protagoniste sono due donne che non potrebbero condurre vite più diverse. Sayoko è sposata e ha una figlia piccola, Akari, con cui passa le sue giornate; trascina i giorni trasferendosi da un parco giochi all’altro per evitare di dover far amicizia con le altre madri, che si uniscono in gruppetti chiusi. Akari, introversa quanto lei, non riesce mai a farsi degli amici e gioca sempre da sola. Sayoko non sopporta più questa situazione e decide di trovarsi un lavoro, così da avere una buona scusa per mandare la bambina all’asilo dove finalmente potrà interagire con i suoi coetanei. Così deciso si mette a spulciare gli annunci lavorativi, va a diversi colloqui ma nessuno pare volerla assumere visto che è una casalinga.

Finché non incontra Aoi, giovane donna in carriera a capo di una piccola società di pulizie e viaggi. Fin da subito si intuisce che l’organizzazione interna dell’azienda è confusa e che Aoi spesso vive alla giornata, reinventandosi a seconda dell’affare migliore.

Le due donne fanno da subito amicizia e Sayoko inizia a lavorare per lei come donna delle pulizie, nonostante le discussioni asfissianti con il marito e la suocera, contrari.

Ai capitoli dedicati al presente di questa piccola azienda si intervallano quelli dove ci viene narrata l’adolescenza turbolenta di Aoi, che scopriremo poi intrecciarsi inconsapevolmente con quella di Sayoko. 

PERCHÉ DOVRESTI LEGGERLO: è un romanzo che parla delle donne giapponesi di oggi, divise tra problemi legati alla maternità, aspettative sociali ingombranti e snervanti e la ricerca del lavoro. Adoro e consiglio questa autrice, sono stata ammaliata dalla sua scrittura e da questi due personaggi di donne che tentano di costruirsi un Io, un’indipendenza d’animo e d’intenti rispetto ai doveri famigliari e alla società che pretende da loro un annullamento personale totale.

 CURIOSITÀ SULL’AUTRICE: Mitsuyo Kakuta Ha vinto molti premi, i suoi libri sono stati trasposti sul piccolo e grande schermo. È sposata con lo scrittore Ito Takami. 

 


TITOLO:
LA RAGAZZA DELL’ALTRA RIVA

AUTRICE: MITSUYO KAKUTA (1967, Yokohama)

CASA EDITRICE: NERI POZZA

N° PAGINE: 331

ANNO PUBBLICAZIONE: 2017

LINK ACQUISTO QUI

PREZZO CARTACEO: € 9,40

PREZZO E-BOOK: € 6,99






venerdì 9 giugno 2023

“Madrid per esploratori” di Lorenzo Grazzi: una guida insolita alla scoperta della capitale spagnola

Madrid per esploratori, Lorenzo Grazzi

“L’edificio dal quale Morral gettò la bomba è ancora al suo posto al numero 88 di calle Mayor e se alzerete lo sguardo verso il terzo piano noterete che su uno dei balconi è dipinta la bandiera spagnola (in realtà il balcone dal quale venne lanciata la bomba è quello accanto!), mentre davanti al luogo dell’attentato si trova una targa che ne ricorda le vittime.”

Premetto che non sono mai stata a Madrid, non ne ho ancora avuto occasione ma sarà certamente tra le mete future. Potrebbe quindi sembrarvi strano che io abbia deciso di leggere un libro dedicato a questa città, dal momento che non ho intenzione di viaggiare verso questa meta in un prossimo futuro.

Ma quella che sto per presentarvi non è la classica guida che siete abituati e abituate a consultare, una di quelle correlate da foto dei luoghi da visitare e proposte di itinerari più o meno noti.

No, “Madrid per esploratori” (Libri dell’Arco, giugno 2023) è una vera e propria avventura da vivere accanto all’autore, Lorenzo Grazzi, una piacevole esperienza alla scoperta di un percorso particolare.

Si parte dai quartieri più centrali per poi spostarsi verso quelli periferici e si conclude in alcune località che si trovano nei pressi della capitale e che, per il loro valore artistico, ma anche per la piacevolezza dell’escursione, sono da tenere in considerazione quando ci si trova a Madrid.

Non mancano i consigli pratici più comuni per preparare il viaggio verso la capitale spagnola e su come muoversi; seguono suggerimenti utilissimi sulla lingua spagnola e ‘falsi amici’ e un po’ di interessante storia su Madrid, sulle origini del nome. Viaggiamo per gli infiniti e labirintici quartieri, piccoli mondi a sé stanti e scopriamo piccoli grandi misteri come quello che vede protagonista l’orologio del Palazzo delle Poste o il corpo (o meglio le ossa) di Velázquez o ancora quello legato alla statua di Miguel de Cervantes.

“Oggi le austere spoglie della chiesa ospitano una straordinaria biblioteca avvolta da luce naturale e lampade minimal che scendono dall’alto nella sala di consultazione.”

Lorenzo Grazzi ci porta poi a visitare il Prado (tra arte ed esoterismo) e a esplorare i luoghi più interessanti nei dintorni di Madrid: da Salamanca a Moncloa, da Aranjuez a Chinchón, per citarne alcuni.

Conoscevate inoltre la storia del cane Paco che commosse tutta la città? O sapevate che accanto a Puerta del Sol si trova la casa del topolino dei dentini?

Sono davvero tante i racconti in questo volume che vi permetteranno di cominciare a viaggiare seduti sul vostro divano per poi, eventualmente, organizzare qualcosa in loco.

“Non spaventatevi, ma il treno ha anche un proprio inno che richiama molto quello di un villaggio vacanze; la prima volta è un’esperienza un po’ traumatica, ma poi quel motivetto monello vi entrerà in testa e vi accompagnerà per giorni e giorni e giorni e giorni…”

Oltre trecentotrenta pagine per vivere Madrid a trecentosessanta gradi, visitando i luoghi più conosciuti ma senza cadere nei luoghi comuni o dimenticare gli angoli più nascosti e spesso, proprio per questo, più autentici.

Per acquistare la copia autografata contatta l'autore @lorenzo_grazzi_autore su FB o IG e riceverai anche un simpatico segnalibro in regalo.

Link per l'acquisto qui

mercoledì 7 giugno 2023

“Gemino” di Cristina Biolcati: alla ricerca della gemella scomparsa a Torgelata

Gemino, Cristina Biolcati

“Eros, mi devi ascoltare. Non vogliono prendere in considerazione una pista importante. C’è un individuo che ogni notte etra nel bosco, qui attorno. Con lo zaino in spalla, somiglia a un cercatore di funghi. Si inoltra e poi si siede in un punto ben preciso. Accende delle candele, ma non è per una seduta spiritica.”

Il brigadiere Eros Molinari non se la passa troppo bene a casa con una ormai ex moglie e una figlia che sfoga le sue crisi in pregiate località di mare lontano da casa. È questa la ragione che lo porta ad andare in ferie, su consiglio di un’amica, a Torgelata, piccolo paese sperduto nel quale il tempo sempre essersi fermato. 

A Molinari piacerebbe trascorrere il suo tempo a far niente ma appena arrivato fa la sconoscenza di Clea, gemella di una ragazza scomparsa qualche tempo prima. Secondo quanto riferito dalla stessa le indagini non si sarebbero svolte in maniera adeguata e chiede a lui di scavare più a fondo per tentare di risolvere finalmente il caso.

Riuscirà il brigadiere a scoprire cosa è accaduto alla ragazza della quale nessuno ha più notizie? E perché Clea è così misteriosa ed evasiva?

“Gemino” (Delos Digital, aprile 2023) è l’ultimo racconto lungo di Cristina Biolcati, scrittrice e poetessa ferrarese e padovana d’adozione, per la collana Innsmouth, che raccoglie racconti oscuri, talvolta bizzarri e le cui radici possono essere ricondotte a Lovecraft. Non a caso il nome della collana fa riferimento alla cittadina immaginaria dello stesso autore descritta nella storia “La maschera di Innsmouth”, pubblicato nel 1936.

Cristina Biolcati
Ciò che in un primo momento potrebbe apparire come un giallo si trasforma ben presto in un mistero che sfocia nel paranormale e va oltre, senza dimenticare quel tocco di ironia che non guasta mai. 

“Le strofe poetiche che lui tanto amava, e che da una vita era solito ricopiare, le piacevano. Gliele faceva leggere, perché aiutavano la ragazza ad apprendere meglio l’italiano. E anche se spesso lei non ne capiva il senso, bastava la musicalità dei versi.”

C’è il classico tema dei gemelli, del doppio ma c’è anche la poesia e ci sono le solitudini di due esseri umani che cercano un po’ di conforto e dolcezza l’uno nell’altro. 

Un racconto bello, intrigante, dal finale in gran parte intuibile ma non per questo meno coinvolgente e piacevole.  

Link per l'acquisto qui

lunedì 5 giugno 2023

“Gli abissi dei porci” di Alessandro Montoro: un’odissea fantascientifica tra virus, fragole, segnali misteriosi e vite aliene

Gli abissi dei porci, Alessandro Montoro

“All’interno della stanza rischiarata, in quella che poteva benissimo essere una delle cabine a bordo dell’ammiraglia, contemplai una vita aliena viva e pulsante. Una polvere rossa ricopriva ogni superficie come un velo cremisi, un piccolo deserto in miniatura con tanto di dune e valli scolpite da venti impossibili.”

È un giorno come gli altri quando Marcus Talon, matematico svizzero abitudinario, viene prelevato dalla Coalizione della Terra Unita. Qualcosa di inaspettato e di non identificato è precipitato nella Fossa delle Marianne e tutto ciò che si ha è un segnale sconosciuto ed incomprensibile. 

È questo il motivo per il quale sono stati radunati i più importanti studiosi in ogni campo e solamente quando tutti saranno arrivati si procederà ad indagare più a fondo e con le giuste strumentazioni; si cerca di osservare quella che sembra una cabina di un mezzo di trasporto e nel momento in cui le immagini diventano più nitide tutti trasaliscono. Quanto visto riporta Talon ad una serie di fantascienza, Tiefseeschweine, vista qualche tempo prima sulla piattaforma di una pay-tv.

Le due cose hanno a che fare l’una con l’altra? E cosa sta accadendo realmente? La Terra è in pericolo e un’epidemia sembra stia per esplodere da un momento all’altro.

Riusciranno a fare qualcosa Talon e gli altri studiosi? E chi o cosa sono quegli esseri nella profondità dei mari?

 “Gli abissi dei porci” (Delos Digital, marzo 2023) è il primo romanzo di Alessandro Montoro (collana Nuova Frontiera – Fantascienza) classe 1990, consulente per una grande multinazionale di IT che negli anni ha ricevuto diversi riconoscimenti per i suoi scritti, vanta la pubblicazione di due suoi racconti nella collana Urania Collezione Mondadori e si è recentemente classificato tra i finalisti del Premio Odissea 2023.

Un’odissea vera e propria ambientata in quello che potrebbe essere la nostra realtà, immaginando che questa possa essere sconvolta improvvisamente da qualcosa di simile ma ben più grave dell’epidemia da noi appena vissuta. 

“Era impossibile essere intrappolati nel sogno della malattia e non avere alcun modo di accorgersene? Stavo vivendo davvero la mia vita? Se la realtà era ciò che il mio cervello interpretava come vero, non potevo eliminare questa ipotesi.”

Alessandro Montoro
Osserviamo passo passo ciò che accade, ci caliamo anche noi negli abissi e come Talon e colleghi rimaniamo stupiti dalla sconvolgente scoperta. E sempre con loro attraversiamo il precipitare degli avvenimenti e l’isolamento al quale il mondo intero è costretto.

Sorridiamo per quel tocco di ironia che non gusta per nulla e ci domandiamo che fine faremo se capitasse oggi qualcosa del genere.

La fantasia di Montoro non ha fine e tra porci e fragole la realtà che ci regala in questo suo lavoro fantascientifico, godibile anche da coloro che normalmente non prediligono tale genere letterario, è davvero assurda e inimmaginabile.

“Prima avevamo questo bel verde naturale sempre davanti agli occhi, ovunque andavamo, ma nessuno lo vedeva davvero.”

Un viaggio verso luoghi e mondi, malattie e invasioni che si scontrano con l’eterno dubbio sulle nostre esistenze: è realtà quella che conosciamo o stiamo sperimentando ciò che qualcuno ha deciso per noi?

Link per l'acquisto qui

venerdì 2 giugno 2023

“Là qualcuno è morto” di Cristina Biolcati: un misterioso delitto irrisolto tra adolescenti e vite stravolte

Là qualcuno è morto, Cristina Biolcati



“Era un mostro che a lungo la nostra città aveva nutrito e il fatto che non fosse mai stato individuato non ci faceva sentire al sicuro. Lo sognavamo acquattato nel buio, negli anfratti della villa. Magari coi denti aguzzi, i canini sporgenti. La pelle marcia di morto che cammina.”

Cinzia Bonutti era una giovane ragazza che desiderava solamente vivere come tutte le adolescenti. Era il 1985 quando venne uccisa e furono il fratello Giuliano e l’amico di quest’ultimo, Pietro, entrambi tredicenni, ad essere ritenuti colpevoli.

Alex Peppe ai tempi era compagno di classe dei due ragazzi e ora che è giornalista continua ad essere ossessionato da quella storia e decide di indagare a fondo per poter scrivere un articolo in occasione del funerale di uno dei presunti assassini.

Le cose si faranno ben più complicate di come immaginava e segreti rimasti tali per troppo tempo metteranno a rischio la sua stessa vita.

“La qualcuno è morto” (Delos Digital, febbraio 2023) è uno degli ultimi racconti lunghi di Cristina Biolcati, scrittrice e poetessa ferrarese e padovana d’adozione, per la collana Delos Crime.

Una storia davvero bella e coinvolgente che si divide tra racconto di formazione e thriller, tra le vite di tre adolescenti e il mistero di una morte sulla quale non si indagò come sarebbe stato necessario fare.

“Quel moccioso conosceva bene l’abitazione, sissignore, perché studiava sempre con Giuliano. Però, neanche il tempo di salire su, al primo piano, che il fantomatico killer si era già dileguato. Ha sempre detto di essere entrato in camera di Cinzia e di averla trovata a terra, colpita a morte. E l’assassino, nel frattempo, dov’era finito? Nessuno potrebbe sparire in così poco tempo. Come abbiamo potuto credere a una cosa del genere?”

Il binomio bene – male è centrale: cosa e chi si annida nelle nostre quotidianità ed è possibile renderci conto delle reali intenzioni delle persone? Come distinguere le bugie dalla verità?

Cristina Biolcati
Ha davvero senso riaprire un caso dopo oltre quarant’anni o è meglio tacere per il bene di chissà chi?

“Faceva paura allora e fa paura ancora adesso il fatto che il male si sia sprigionato nella più sonnacchiosa delle quotidianità, non è vero?”

“La qualcuno è morto” è un crescendo di tensione, una scoperta di indizi che ci conducono piano piano verso la verità e le indagini insieme al protagonista diventano così ancora più intriganti e coinvolgenti.

Un bel racconto il cui unico difetto è quello di essere troppo breve, perché non ci si vorrebbe fermare ancora dopo essere state così coinvolte dalle vicende.

Link per l'acquisto qui