mercoledì 22 agosto 2018

“Cieli scarlatti” di Sonia Cardini: quando l’amore nutre, ferisce e non se ne va più


“Fu amore. Arrivò così, senza preavviso e spoglio di qualsiasi logica. Giunse come un’onda, un pomeriggio nel suo appartamento a Cadorna, quando l’invito mi era parso vagamente malizioso. Dopo la chiacchierata al parco non ci eravamo più viste per due settimane. Avevo cominciato a dubitare di ricontrarla, ma quel giorno mi telefonò. Ero nervosa e anche lei, lo vedevo da come si spostava in cucina.”
Laura è rientrata a Milano dopo due anni a Londra ma non è riuscita a dimenticare Isa, una donna più grande di lei, sposata con un uomo, e l’amore per lei. Quando Isa le disse di essere incinta Laura non riuscì a starle accanto e la delusione la portò a partire ed allontanarsi da tutti. 

Ora è tornata a casa, dalla madre, che si sta finalmente riprendendo dalla morte del marito, e il caro fratello. Deve cercare un nuovo lavoro ma soprattutto vuole
Sonia Cardini
cercare Isa, capire come vive ora e soprattutto con chi. Scoprire che ha lasciato il marito e che vive con un’altra donna non sarà per nulla piacevole ma al cuore non si comanda e Laura farà di tutto per provare a ricostruire una storia che forse per Isa non ha più importanza.

“Cieli scarlatti” (Milena Edizioni, 2016) è un romanzo a tematica LGBT della scrittrice trentenne toscana Sonia Cardini.  
La sua è una scrittura istintiva, le parole scorrono una dopo l’altra con potenza e delicatezza. Chi potrebbe sentirsi frenato dal fatto che quella che viene raccontata è una storia d’amore tra due donne scoprirebbe una storia d’amore come tante, l’amore non ha generi, con forse un pizzico di delicatezza e romanticismo in più.

“Cieli scarlatti” mostra quali possano essere le conseguenze delle indecisioni, frutto di insicurezza e timore di fronte ad un sentimento forse troppo forte e quali oscurità, soprattutto interiori, si ritrovi ad affrontare chi ama un’altra persona dello stesso sesso.   

Cieli scarlatti, Sonia Cardini
Con una serie di flashback si torna indietro nel passato delle protagoniste ripercorrendo gli inizi dell’amore, il primo bacio, i timori e i momenti più intimi. Non mancano le scene di sesso lesbo descritte in maniera realistica ma senza mai scadere nella volgarità.

Il tutto con Milano nello sfondo, quella dei grattacieli, dei locali, dei piccoli bar, la Milano frenetica che lascia poco spazio al tempo libero.

“Cieli scarlatti” è per chi ama letture leggere ma con un certo spessore, per chi ama le storie d’amore che non si limitano ad atti sessuali e immagini sdolcinate, per chi ama i libri ben scritti che fanno riflettere senza pregiudizio alcuno.  


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lunedì 20 agosto 2018

“Parola chiave: innamorarmi” di Fabio Novelli: il dilemma dell’amore tra gioie e suscettibilità

Parola d'ordine: innamorami, Fabio Novelli

“Avere due rapporti intimi significa avere una relazione? È una gran bella domanda. Se la stanno ponendo entrambi, ma non se la dicono. Anzi, il fatto di non aver bisogno di chiarire proprio nulla è particolarmente rassicurante. Sono uguali. Porsi troppi interrogativi, cercare conferme verbali, stabilire prospettive comuni non interessa a nessuno dei due. Si stanno conoscendo. Hanno fatto l’amore con una forte intesa, senza fretta di farlo. Stanno colmando entrambi un bisogno: trovare un partner, condividere entusiasmi. Hanno fatto un brindisi alla spontaneità e gli sta portando fortuna.”
Francesco è un bell'uomo sopra i quaranta anni, realizzato professionalmente e consapevole delle proprie capacità nella vita in generale e nei confronti delle donne. Quando incontra Ginevra ne rimane immediatamente affascinato, per la spontaneità e per il suo essere così stravagante e al tempo stesso semplice ed istintiva. 

Né lui né lei immaginavano che ne sarebbe nato un rapporto da subito così stretto ed intenso e ciò che possono fare è godere della reciproca compagnia senza pensare troppo al domani. Ma Ginevra ha una vecchia storia che ancora si trascina dietro e Francesco potrebbe ritrovarsi davanti a situazioni che cambierebbero ogni cosa. Si sa, nulla è semplice, e ancora meno lo sono le storie d’amore.

“Parola chiave: innamorarmi” (Phasar Edizioni, 2016) è il secondo romanzo (dopo “Infinito viaggio creativo”, Phasar 2010) di Fabio Novelli, Communication Manager e per gli amici che navigano con lui in barca a vela il Capitano.

Con questo libro l’intento dell’autore era quello di raccontare e valorizzare la bellezza delle dinamiche sentimentali e ci riesce, nonostante alcune parti un po’ prolisse ed un linguaggio a tratti troppo ricercato che rende i dialoghi meno realistici.

Nonostante ciò la lettura è piuttosto scorrevole e se da una parte vediamo la storia
Fabio Novelli
raccontata dagli occhi di un uomo, quelli di Francesco, dall’altra ci sono le donne, diverse tra loro e tutte descritte con minuzia di dettagli.

Il vero protagonista è però l’amore nelle varie sfaccettature che lo caratterizzano. Ci sono i sentimenti, i dubbi, le delusioni, la sensualità, le gioie, la felicità di coppia e le tentazioni esterne.

La cornice della storia principale, e di quelle che si sviluppano durante la lettura, è la realtà quotidiana con le situazioni lavorative più o meno stressanti, la vita notturna, i fine settimana di riposo e la Milano frenetica che si contrappone, in maniera piacevole, al desiderio di staccare da tutto e tutti e godersi il resto.

Una piacevole lettura per l’estate, oltre cinquecento pagine che trattengono il lettore tra riflessioni e appassionanti intrighi amorosi.

“È felice. Di tutto. Lo guarda ancora e gli sorride. Non è successo nulla ma avverte una calma e insieme una forza che non immaginava di avere. È come se una nuova dimensione si sia manifestata interiormente.”


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venerdì 17 agosto 2018

“Le sorelle Donguri” di Banana Yoshimoto: un viaggio nel Giappone dei sapori e della spiritualità

Le sorelle Donguri, Banana Yoshimoto

“Vivendoci insieme, però, compresi che uomo meraviglioso fosse. Cercava di sbrigare da sé le proprie faccende, era una persona schietta, cui bastava addentrarsi nel mondo dei libri per sentirsi libero. Abitavamo a Tōkyō, ma il suo stile di vita abitudinario e sobrio faceva sì che a noi sembrasse di trovarci in mezzo ai boschi.”
Le sorelle Donguri si occupano di posta del cuore. Rispondono alle email che ricevono cercando di dare una sorta di conforto a chi si rivolge loro. 

Donko è la maggiore delle sorelle, le piace innamorarsi ma non vuole rapporti duraturi e non intende sposarsi; l’altra è Guriko, la più fragile tra le due, quella che tende ad isolarsi quando si sente triste ma che vorrebbe ritrovare quel primo amore con la speranza che possa esserci ancora qualcosa tra loro. 

Riassumere la trama de “Le sorelle Donguri” (Feltrinelli, giugno 2018, traduzione di Gala Maria Follaco) non è semplice perché le storie sono tante e anche le persone, i profumi e le sensazioni.

Le sorelle Donguri vivevano felicemente prima della morte dei genitori e dopo è un susseguirsi di spostamenti, di sofferenze, di amori, di luoghi e di speranze. 

Ancora una volta il tema centrale riguarda il superamento del dolore ma questa volta ad affrontarlo sono due sorelle profondamente legate tra loro. La narratrice è la giovane Guriko che osserva le azioni della sorella, apparentemente più estroversa ma in realtà fortemente condizionata dal passato.

“Per quelli a cui piace innamorarsi di solito è così. Non 
Banana Yoshimoto
sanno come andrà a finire, ma in ogni caso non riescono a vedere l’altro come un essere umano, e si chiedono cosa succederà loro se continueranno a starci insieme. Forse vogliono solo lasciarsi travolgere dalle immagini evocate da quella nuova presenza.”

La spiritualità insita in ogni pagina è forte e aleggia l’importanza del culto dei morti. Gli spiriti dei cari non svaniscono con la morte ed è importante prendersi cura persino di questi. 

Per le due protagoniste, a differenza del lettore, tutto questo è normale, così come le sono i sogni premonitori, o forse meglio dire rivelatori, di Guriko.

“Le sorelle Donguri” è forte e delicato al tempo stesso, la penna di Banana Yoshimoto è ben riconoscibile e proseguendo con la lettura ci si affeziona alle due ragazze e ci si immedesima nella loro storia, così eterea, incorporea ma spietatamente reale.

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lunedì 13 agosto 2018

“Lo straordinario viaggio di Edward Tulane” di Kate DiCamillo: una fiaba d’amore per tutte le età

Lo straordinario viaggio di Edward Tulane

“Il coniglio si chiamava Edward Tulane, era alto una novantina di centimetri dalla punta delle orecchie a quella delle zampe e aveva occhi dipinti di un azzurro acuto e penetrante. Nel complesso, Edward Tulane si riteneva una creatura eccezionale. Soltanto i baffi gli davano qualche cruccio: erano (com'è ovvio) lunghi ed eleganti, però d’origine incerta, ed Edward nutriva il fondato sospetto che non fossero baffi di coniglio.”
C’era una volta un raffinato coniglio di porcellana che viveva in Egypt Street con Abilene, una bambina che lo adorava e lo trattava con cura, vestendolo come si deve e rendendolo partecipe di ogni aspetto della sua vita. Si chiamava Edward Tulane, era molto soddisfatto di sé e un giorno la piccola lo portò con sé in nave ma a causa di alcuni bambini dispettosi finì in acqua, nella profondità degli abissi, al buio e tutto era ormai perduto se solo non si fosse scatenata una tempesta e non fosse passato di là un pescatore…

Lo straordinario viaggio di Edward Tulane” (Giunti Editore, 2014, traduzione di Angela Ragusa) è un libro di circa centotrenta pagine rivolto a bambini tra i cinque e gli otto anni ma che conquista i lettori di ogni età per la piacevolezza del racconto, la dolcezza della storia e le splendide illustrazioni del russo Bagram Ibatoulline.

Il coniglio è bellissimo e così umano, chiunque lo osservi ha l’impressione di essere
Kate DiCamillo
ascoltato ed ognuno si ritrova a confidargli i propri pensieri. Ed Edward ascolta davvero e soffre e gioisce con loro, e, nonostante venga sballottato da una parte
all'altra, con il tempo impara ad amare, a capire gli altri, ad accontentarsi dell’amore che gli viene offerto.

“Apri il tuo cuore. Qualcuno verrà. Qualcuno verrà anche per te. Ma prima devi aprire il tuo cuore.”

L’autrice, Kate DiCamillo, è nata a Filadelfia, vive a Minneapolis, con “Lo straordinario viaggio di Edward Tulane” si è aggiudicato il premio Cento nel 2008 e molti di voi lo conosceranno per “Le Avventure del Topino Despereaux”, premiato con la Newbery Medal, rimasto a lungo in testa alle classifiche bestseller del “New York Times”, di cui è stato realizzato un film d’animazione nel 2008.

Un po' "Soldatino di piombo" e un po' "Pinocchio" è una lettura veloce ma davvero carina, con una bella morale e per tutte le età!

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mercoledì 1 agosto 2018

“Ogni respiro” di Nicholas Sparks: quando l’amore supera i confini del tempo e dello spazio

Ogni respiro, Nicholas Sparks

“In fin dei conti, ormai sapeva che cos’era il vero amore, sapeva che non c’entrava niente con il tentativo di creare un’illusione. L’amore vero era spontaneo, imprevedibile, e poteva nascere semplicemente ascoltando un uomo leggere una lettera d’amore trovata in una cassetta delle lettere in mezzo al nulla in un tempestoso pomeriggio di settembre.”
Tru Walls è in America, nel North Carolina, per la prima volta. Lui è nato e cresciuto nello Zimbabwe e si trova qui perché un uomo che dice di essere suo padre gli ha inviato i biglietti per raggiungerlo e poterlo conoscere. Forse potrà finalmente capire qualcosa di più sul suo passato e sulla madre morta in un incendio quando lui era ancora bambino. Non si aspettava però di imbattersi in Hope Anderson, in vacanza per qualche giorno nel cottage di famiglia al mare, fidanzata da sei anni con un uomo che pensa solo a fare festa con gli amici e che non sembra voglia ufficializzare la loro storia. 

Per Tru e Hope è un colpo di fulmine, tra di loro scatta infatti qualcosa di molto forte e quasi ancestrale. È come se si conoscessero da sempre e basteranno pochi giorni per creare un rapporto d’amore incredibilmente profondo. Il tempo però non gioca a loro favore e prendere delle scelte non sarà semplice per nessuno dei due.

Nicholas Sparks è tornato più in forma che mai e se avevate nostalgia dei suoi romanzi stile l’indimenticabile “Le parole che non ti ho detto” allora avrete pane per i vostri denti.

“Ogni respiro” (Sperling & Kupfer, giugno 2018) non è particolarmente originale ma è sicuramente una di quelle storie d’amore senza tempo che faranno sognare le lettrici di
Nicholas Sparks
mezzo mondo. Gli ingredienti ci sono tutti: il North Carolina, una storia d’amore, due protagonisti tormentati e un’atmosfera da film.

“Una delle caratteristiche più sorprendenti delle foglie è che ti ricordano di vivere come meglio puoi per tutto il tempo che ti è concesso, finché non arriva il momento di staccarsi e lasciarsi andare serenamente.”

Insieme ricreano una storia che tiene incollati dalla prima all'ultima pagina e la presenza di una parte di Africa con i suoi paesaggi mozzafiato e gli animali unici al mondo lo rende senza dubbio più interessante. 

I protagonisti di questa storia sono belli ed intensi e la cassetta delle lettere, terza importantissima protagonista, da un tocco in più e fa tornare indietro a quello bottiglia sul mare con il suo prezioso messaggio...

Struggente, intenso e a tratti commovente, “Ogni respiro” è la lettura che vi delizierà in questa calda estate, tra basse maree, serate romantiche e legami indistruttibili.

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