lunedì 16 maggio 2022

“Gli amanti di Brera” di Rosa Teruzzi: amore e mistero nella nuova indagine delle Miss Marple del Giambellino

Gli amanti di Brera, Rosa Teruzzi

“Chissà se valeva anche per la vita, si chiese Libera. Sei i suoi cicli ricalcavano quelli dell’orto. Se esisteva una stagione in cui, dopotutto, si imparava ad amare. La vecchia pendola che Gabriele aveva ereditato dal nonno batté le quattro del mattino quando lei, finalmente, si addormentò.”

Milano, fine settembre. L’estate è ormai alle porte quando Viviana, affascinante professoressa quarantenne di inglese, sparisce con un suo giovane studente, Davide. 

Tutti, programmi televisivi compresi, si scagliano contro di lei descrivendola come una mangiauomini che avrebbe rapito un giovane ragazzo per soddisfare i suoi vari appetiti sessuali e soprannominandola ‘il fiore nero di Brera’. 

A Libera e alla madre Iole la questione non importerebbe se Furio, uno dei corteggiatori della fioraia del Giambellino, non avesse chiesto loro aiuto in quanto molto legato alla professoressa scomparsa. Le 2 donne, affiancante dalla Smilza e incoraggiate dal Dog, cominciano le loro indagini e ben presto si rendono conto di non essere le uniche a seguire le tracce della coppia.

Sono giorni frenetici e Libera deve anche preoccuparsi di Gabriele, con il quale forse potrà finalmente intraprendere la relazione amorosa da troppo tempo bramata, e della figlia Vittoria divenuta ancora più misteriosa e sfuggente del solito. Senza dimenticare che il misterioso rapinatore conosciuto nel precedente capitolo, potrebbe essere suo padre…

“Gli amanti di Brera” (Sonzogno, aprile 2022) è il sesto capitolo che vede protagoniste le ormai mitiche MissMarple del Giambellino. Ogni libro può essere letto indipendentemente dai precedenti ma naturalmente cominciare dal primo permette di godere maggiormente delle protagoniste e delle trame che si susseguono portando con sé qualcosa dei capitoli precedenti.

Non innamorarsi di Libera è impossibile e lo stesso vale per le altre protagoniste femminili. Ma non solo.

Ogni vecchio e nuovo personaggio porta con sé qualcosa di unico e anche questa volta ci si ritrova ad indagare non solo sui due fuggitivi ma anche sui sentimenti di Libera, eterna indecisa che fatica a lasciarsi andare, su quelli di Iole, che nasconde palesemente qualcosa sul suo passato, e su Vittoria che forse si sta cacciando in qualche pericolosa situazione.

Rosa Teruzzi

“Gli amanti di Brera” è anche un libro che parla di altri libri, di fiori, di desideri, di amori a volte differenti da come avevamo immaginato, di umani timori, di passione e di voglia di serenità.

“Certe canzoni – almeno quelle destinate a restare – sono proprio come i libri, pensò: conoscono già la verità.”

Rosa Teruzzi ci conduce nuovamente, dopo un anno circa, nel suo bellissimo casello ferroviario divenuto casa, che è anche quello di Libera, Iole e Vittoria, per immergerci in una nuova avventura in giro per l’Italia, dalle mille sfaccettature e dai risvolti intriganti e sempre inaspettati.

Un nuovo romanzo al quale appassionarsi, un ritorno sempre gradito nel quale le donne sono le vere protagoniste tutte da scoprire.

E ora, una volta ancora, non ci resta che attendere (speriamo non troppo!) il prossimo libro che so già sarà altrettanto affascinante e ricco di nuove coinvolgenti emozioni.  

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lunedì 2 maggio 2022

“Il tempo della speranza. Le sorelle del Ku'damm” di Brigitte Riebe: il terzo ed ultimo capitolo dell’avvincente saga berlinese

Il tempo della speranza, Brigitte Riebe

“Stavolta però si era sentita molto diversa e persino un pizzico di invidia accompagnava quello struggimento che l’aveva pervasa all’improvviso. Forse perché ormai aveva ventisette anni e non era più una ragazzina? Flori non si era mai soffermata a pensare alla sua età, ma quel giorno, per la prima volta, lo fece.”

È sempre triste giungere al termine di una saga familiare e lo è ancora di più quando, come in questo caso, sentivamo di far ormai parte della vita delle protagoniste e ci eravamo affezionate a tal punto da avere l’impressione di trovarci noi stesse nella Berlino di quegli anni.

Dopo “Una vita da ricostruire” e “Giorni felici” le sorelle Thalheim sono tornate ne “Il tempo della speranza” (Fazi Editore, marzo 2022, traduzione dal tedesco di Teresa Ciuffoletti e Viola Savaglio), il capitolo conclusivo che vede stavolta al centro delle vicende la piccola di casa, Florentine, all’eterna ricerca della propria strada e di qualcuno che sappia capirla e farla stare bene.  

Siamo negli anni Sessanta, anni importantissimi per Berlino, per la Germania e per l’intera Europa. Florentine ha deciso di rientrare a casa dopo un periodo trascorso a Parigi ma non sa cosa la aspetta. Il suo sogno è sempre stato quello di lavorare nel mondo dell’arte ma il padre non la appoggia, la vorrebbe impegnata nell’attività di famiglia, ed entrare all’accademia d’arte sembra più complicato di quanto avrebbe pensato. A peggiorare il tutto un insegnante che la illude e seduce per renderle poi la vita un inferno. 

Ma Florentine è forte e testarda e non sarà certo questo imprevisto a distoglierla dai suoi progetti. Sono in serbo grandi cose per lei, il sangue che scorre nelle vene delle sorelle Thelheim è anche il suo e tutte riusciranno a trovare stabilità e felicità, nonostante le difficoltà e i tentativi di divisione della loro famiglia così come della loro città.

“Ogni parola un colore a cui si abbandonava totalmente, senza vergogna, senza trattenere nulla. Quella notte Flori non aveva bisogno di nascondere il fatto che potesse vedere le parole, che queste diventassero colori nella sua testa.”

Con “Il tempo della speranza” la scrittrice tedesca Brigitte Riebe ci catapulta ancora una volta in una Berlino dalle mille sfaccettature, ricca di stimoli e di storia: incontriamo Marlene Dietrich al termine della sua carriera, visitiamo la Berlinale e vediamo alcuni dei film più importanti di quegli anni, ascoltiamo la radio, conosciamo Willy Brandt e consorte, assistiamo alla costruzione della chiesa ottagonale accanto alla Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche (gravemente danneggiata negli anni Quaranta) e alla costruzione del Muro che dividerà in due la città. 

Brigitte Riebe
Non manca naturalmente la moda, con gli onnipresenti Grandi Magazzini Thalheim sul Ku’Damm, e non mancano i libri con l’apertura da parte di Silvie di una bellissima libreria.  

“Per questo è sempre più importante occuparsi di libri – di buoni libri – per far sì che la gente non si faccia sommergere da tutto ciò che si vede e sente, ma possa pensare in maniera autonoma.”

Le ragazze sono cresciute davanti ai nostri occhi, e dopotutto cos’è questa indimenticabile trilogia se non un bellissimo, lungo e commovente romanzo di formazione le cui pagine scorrono fin troppo veloci mostrandoci quanto la storia possa influenzare le esistenze di una famiglia, le emozioni e le evoluzioni di esistenze ognuna con la sua particolarità e sensibilità?

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