lunedì 25 maggio 2020

“Le congetture di Bonelli” di Cristina Biolcati: un uomo scomparso, un finto investigatore e una donna in cerca di emozioni forti

Immagine con la copertina del libro
Le congetture di Bonelli, Cristina Biolcati

“Ci hanno appena chiamato i rapitori. Non vogliono assolutamente che venga avvertita la polizia, altrimenti lo uccidono. Esigono due milioni di euro entro domani sera. Dicono anche che se facciamo tutto per bene, lo rilasceranno e non gli faranno alcun male. Annelise sentì la stanza roteare e inghiottirla. Avrebbe voluto dire tante cose. Ma come era potuto accadere? Dove era successo? Chi aveva potuto fare una cosa simile?”

Quando il figlio di un noto gioielliere scompare viene ingaggiato l’investigatore Bonelli, con la speranza che questo risolva il caso senza necessità di coinvolgere la polizia. Pare si tratti di rapimento e la moglie Annelise non ha intenzione di restare con le mani in mano. Lei e Bonelli si ritrovano ad investigare insieme e a fare coppia in modo più ravvicinato di quanto avrebbero immaginato. Ma che fine ha fatto Renato Malaspina? E Bonelli è davvero un investigatore? Con chi parla in modo così losca al telefono?

Dopo infiniti racconti e innumerevoli poesie la veneta Cristina Biolcati ci ha regalato il suo primo romanzo, un thriller italiano coinvolgente, dallo stile riconoscibile e con una protagonista femminile forte e interessante.

“Le congetture di Bonelli” (Delos Digital, marzo 2020) principia come il più classico dei thriller, con un mistero ed un investigatore che viene chiamato ad indagare. Con l’avanzare delle pagine compare Annelise, la vera protagonista, e lei ribalta tutto, donando un tocco più femminile a tutto ciò che accade, mettendo a disposizione il suo intuito e il suo essere passionale in ogni momento della vita.

Non mancano morti e sangue, da thriller che si rispetti e per accontentare i lettori di tutti i gusti.

Cristina Biolcati
Cristina Biolcati

“Bonelli cacciò un urlo rauco e intimò ad Annelise di non avvicinarsi. Quando lei avanzò, nonostante tutto, vide un braccio spuntare. Una mano femminile con unghie laccate di rosso. Si coprì gli occhi e andò a sedersi poco distante, incapace di controllare il respiro. Mentre era incerta se vomitare o riuscire a trattenersi, udì Ernesto urlare a sua volta, come un animale ferito. E Bonelli che gli chiedeva di chi fosse quel cadavere.”

Oltre alle indagini risulta coinvolgente l’appassionante storia d’amore che si sviluppa parallelamente alla scoperta degli indizi che porteranno alla risoluzione del caso.

“Si baciarono, come fossero due disperati aggrappati ad un ramo che riaffiora dalle sabbie mobili. E questa volta fu un baci o appassionato, che andò oltre la stanchezza e la lucidità. Due esseri simili e soli, che si erano ritrovati e si attraevano.”

Niente è come sembra, i colpi di scena si susseguono dalla prima all'ultima pagina e annoiarsi o volersi fermare nella lettura è impossibile.

Ben scritto, dall'intreccio ben sviluppato e non prevedibile, con quel tocco di ironia che non guasta mai e che diverte, questa è la lettura perfetta per gli amanti del genere, ma non solo.

Di positivo ha proprio questo: si presta ad essere inserito in diversi generi, non limitandosi al thriller, conquistando così l’apprezzamento di una più ampia gamma di lettori, coloro che amano i romanzi vivi, mai statici, dal finale difficilmente intuibile e con la possibilità (auspicata da tutti coloro che ameranno questo primo romanzo) di un secondo capitolo.

Insomma, un esordio nel mondo del romanzo niente male per una scrittrice che ci aveva ben abituato con le sue storie e i versi sempre appassionati e credibili.

Link per l'acquisto qui


lunedì 11 maggio 2020

“Finché il caffè è caldo” di Toshikazu Kawaguchi: una magica storia di amore e speranza tra passato e futuro

Finché il caffè è caldo, Toshikazu Kawaguchi

“Ma se in realtà cambiare il presente era impossibile, allora Gorō sarebbe partito comunque e loro due si sarebbero lasciati. Eppure Fumiko desiderava ancora con tutto il cuore tornare il passato: tutto quello che voleva era tornare indietro e dare un’occhiata. Era focalizzata sul processo in sé di tornare indietro e non vedeva l’ora di sperimentare questo fenomeno incredibile.”
Non sempre i libri che leggiamo ci catturano dalla prima pagina. Avevo superato le dieci e stavo cominciando a chiedermi perché si parlasse tanto di questo romanzo sul web. 

Poi è accaduto un fatto curioso, una delle protagoniste si è seduta su quella sedia nel piccolo caffè giapponese e si è ritrovata nel passato nel quale sperava di incontrare il marito che nel presente è malato. In quel momento è scattato quel qualcosa che mi ha permesso di andare avanti con curiosità e ora posso dire di essermi innamorata di questa storia!

“E se quella sedia ha il potere di cambiare il cuore delle persone, di sicuro un senso deve averlo.”

“Finché il caffè è caldo” (Garzanti, marzo 2020) è il romanzo di esordio (con il quale ha vinto il Suginami Drama Festival) dello sceneggiatore e regista giapponese, classe 1971, Toshikazu Kawaguchi

Tutto accade in un caffè, uno di quelli piccoli e accoglienti nei quali tutto potrebbe accadere e nel quale potremmo incontrare chiunque. È un luogo molto particolare, non tutti lo sanno ma se ci si siede su quella sedia e si rispettano alcune semplici regole si può tornare indietro nel passato o persino viaggiare in avanti nel futuro
Toshikazu Kawaguchi

I rischi non mancano, tutto comincia nel momento in cui il caffè caldo viene versato nella tazza ma se non lo si beve prima che si raffreddi tutto potrebbe tramutare in un incubo.

Ma a rendere così bello questo romanzo non sono tanto i viaggi nel tempo ma le storie che questi raccontano, tutte molto forti, commoventi, pregne di amore e sofferenza.

“L’acqua cade dall'alto al basso, è la forza di gravità. Anche le emozioni forse agiscono secondo la stessa legge. Di fronte a una persona con cui si ha un legame profondo e a cui si sono rivelati i propri sentimenti, è difficile mentire e lasciar perdere.”

Le emozioni non mancano ed è difficile non farsi trascinare da Fumiko che rimpiange di aver lasciato partire il ragazzo senza dirgli cosa pensava veramente, da Kòtake che cerca se stessa e il marito che sembra ormai essersi perso, da Hirai che spera di poter rimediare con la sorella e da Kei che desidera solo essere una buona madre.

Poco più di centosettanta pagine da leggere con piacere, ricordando che il presente è ciò che abbiamo ora e che dobbiamo coltivarlo a dovere, sorseggiandolo con calma, perché nella realtà non ci è possibile viaggiare nel tempo e se anche si potesse non è detto che i risultati sarebbero quelli attesi.

Link per l'acquisto qui


lunedì 4 maggio 2020

“Con te non ho paura” di Sara Rattaro: un viaggio nella savana africana alla scoperta degli elefanti


Con te non ho paura, Sara Rattaro
“Voglio dire che sicuramente c’è una ragione se Badù si comporta in modo aggressivo. Credo che abbia assistito a un evento traumatico, magari all’uccisione della madre da parte di un bracconiere, e poi non sia più riuscito a ricongiungersi al resto del branco… Lo shock subito deve averlo disorientato, ed è per questo che ora vaga da solo e assale animali e uomini.”
Samu è un bambino fortunato perché ha una madre che ama la natura e lavora con gli animali. Viaggia tanto ed è in occasione di uno di queste trasferte che decide di portare con sé il figlio che si ritrova così nella meravigliosa savana africana

È un mondo incredibile e qui si fa anche nuovi amici. Ci sono colori, profumi nuovi e storie incredibili. È attraverso una di queste che viene a conoscenza di quella di Badù, un’elefantessa che tutti descrivono come aggressiva in quanto sta terrorizzando la gente del villaggio. La madre di Samu intuisce subito che c’è dell’altro sotto e lui decide di indagare per scoprire la verità. Dovrà però inevitabilmente scontrarsi con la selvaggia savana.


“Con te non ho paura” (De Agostini, ottobre 2019) porta avanti la serie di libri di Sara Rattaro rivolta a ragazzi e ragazze alla scoperta di natura, scienza, di grandi donne.

Il rapporto tra uomo e natura è al centro di questa storia e a mostrarcelo è un bambino curioso, intelligente, pronto ad imparare e avvezzo a non farsi condizionare da ciò che dice gli altri.
Sara Rattaro

Gli altri protagonisti sono gli elefanti in tutta la loro maestosità e sensibilità. Animali incredibili dalle reazioni, talvolta, molto più vicine a noi umani di quanto potremmo pensare.

“Con te non ho paura” è un bellissimo viaggio alla scoperta di luoghi lontani, fisici ma soprattutto dell’anima, un inno di fratellanza tra uomo e animali, un invito a non fermarsi ai pregiudizi ma ad andare oltre e vedere e sentire con i propri occhi ed orecchie.

“Samu era emozionato e si chiese se sarebbe stato capace di ricordarsi tutte quelle cose meravigliose, una volta tornato a casa.”

È l’emozione di un bambino al quale sembra di vivere in un sogno, come fosse entrato in uno degli amati libri di avventura letti tante volte.

Una bella lettura per piccoli e grandi, la sicurezza di una scrittura, quella di Sara Rattaro, che non delude mai.

Link per l'acquisto qui