giovedì 29 agosto 2019

“Il commediante trasformato” di Stefan Zweig: il teatro, l’arte della finzione e la rivelazione della realtà

Il commediante trasformato, Stefan Zweig

“E io mi sentivo come se per la prima volta l’aria scorresse in me e un fiotto caldo mi attraversasse le vene. Oh, com'è stato. Solo in quel momento ho capito cosa significa essere artisti: poter mettere il mondo sui suoi cardini e poi imprimergli la spinta. La mia titubanza è finita. Perché qualcosa in quest’ora tra timore e giubilo si è squarciato in me come una vena rossa.”
Ci sono piccole case editrici che si occupano di grandi autori e pubblicano perle della letteratura mondiale. Una di queste è l’italiana, o meglio pistoiese, Via del Vento Edizioni, fondata nel 1991 da Fabrizio Zollo con l’intento di pubblicare testi inediti e rari di grandi letterati italiani e stranieri del Novecento. Da allora sono innumerevoli i testi pubblicati e le collane sono oggi ben quattro.

“Il commediante trasformato” (giugno 2019, Collana «I quaderni di via del Vento», traduzione di Claudia Ciardi), libretto di pregiata fattura, impresso su carta avorio, edito in sole milletrecento copie singolarmente numerate, è un’opera teatrale di Stefan Zweig (1881 – 1942), inedito in Italia.

Simo nel primo decennio del Millenovecento quando Zweig compose questa operetta su richiesta di Josef Kainz. La stesura fu rapida ma non venne mai inserita nel programma di spettacoli, come inizialmente stabilito, a causa della morte del noto attore del Burgtheater di Vienna.

Siamo negli anni durante i quali gli scrittori europei cominciavano a scrivere di finzione e di smascheramento, sulla scia di una società in cambiamento, un’atmosfera estraniante che cancellava le certezze che si credevano tali fino a quel momento.

Il commediante di Zweig è un simbolo del cambiamento in un’Austria asburgica che si apprestava ad affrontare la prima grande guerra globale. I teatranti che vagavano per il
Stefan Zweig
Paese speravano di trovare protezione a corte ma non era per nulla semplice per diverse ragione: da una parte coloro che non dimostravano di avere talento sufficiente, dall’altra la mancata consapevolezza delle capacità degli artisti che si proponevano.

“Il commediante trasformato” è un giovane attore che grazie ad una contessa, un principe ed un cavaliere apre gli occhi sulla sua condizione e realizza ciò che potrebbe essere se si esprimesse in tutto il suo essere.

Divertente, rivelatore, narra un tema caro a Zweig e mostra un’ulteriore prova di scrittura teatrale di un autore che si sperimentò in ogni genere lasciando impronte riconoscibili e ancora oggi molto attuali.

Un libretto prezioso, da conservare con cura, da leggere e rileggere e del quale godere pienamente grazie alla curatela di Claudia Ciardi.

Link per l'acquisto qui