mercoledì 31 agosto 2022

“Saldi sull’eternità” di Alessandro Montoro: quando nel futuro anche morire diventa un business

Saldi sull'eternità, Alessandro Montoro

“Di che hai paura, zio? La nostra religione è scientificamente provata, le nostre anime sono immortali. Non è più come una volta, che si avevano sempre dubbi su cosa ci fosse dopo la morte.”

Siamo a Gandhinagar, nell’India del futuro. Tutte le religioni si sono estinte ad eccezione di quella induista e tutto ciò che riguarda la morte non è più un mistero. 

Gli studi sull’anima sono certi e la reincarnazione è ormai scientificamente dimostrata. I due protagonisti, Ashutosh e Sayali, fratello e sorella, si occupano proprio di anime, più precisamente di recuperare quelle reincarnate in animali. Un compito non semplice che si rivela ancora più complicato quando si tratta di ritrovare l’anima della madre scomparsa ormai da anni.

Naturalmente c’è chi specula su tali scoperte e situazioni e le cose diventano più chiare quando lo zio Baji, malato da tempo, decide di ricorrere ad uno dei programmi della Still Eternity che gli permetterà di sottrarsi al ciclo di reincarnazioni che lo attenderebbe dopo la morte. Ma di cosa si occupa realmente questa azienda? Che fine ha fatto lo zio? E perché l’anima della madre non si trova più?

“Saldi sull’eternità” (DelosDigital, collana Futuro Presente, luglio 2022) è l’ultimo racconto lungo di Alessandro Montoro, classe 1990, consulente per una grande multinazionale di IT che negli anni ha ricevuto diversi riconoscimenti per i suoi scritti e vanta la pubblicazione di un suo racconto nella collana Urania Collezione Mondadori.

Una narrazione fantascientifica di poco più di trenta pagine che ci trasporta in un mondo futuristico nel quale vita, morte e reincarnazione rappresentano un punto focale per l’esistenza dell’umanità.

Alessandro Montoro
Il rapporto con questi aspetti ha rivoluzionato la società ma come al solito non tutto è svelato alla popolazione e i segreti sono ben più numerosi delle verità svelate.

“Il tracciamento del codice anima è diventato più veloce negli ultimi mesi. Pensa, il mio primo bersaglio è stato identificato ben tre anni dopo la morte umana.”

Quanto è pura fantascienza e quanto potrebbe un giorno divenire realtà?

“Saldi sull’eternità” è ben scritto, scorrevole, coinvolgente e dal ritmo serrato, persino divertente in alcuni passaggi e fa riflettere su temi fondamentali anche nella nostra di esistenza ma dei quali ancora non sappiamo abbastanza.

E voi come vi sentireste se la morte non fosse più un’incognita e poteste persino decidere del vostro futuro oltre il trapasso?

A voi l’ardua sentenza e la lettura di questo bel racconto di un autore del quale certamente sentiremo parlare ancora in un futuro non troppo lontano.

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lunedì 29 agosto 2022

“Brava ragazza, cattiva ragazza” di Michael Robotham: un viaggio psicologico tra efferati delitti e passati nascosti

Brava ragazza, cattiva ragazza, Michael Robotham

“Mi ricordo la storia. Una ragazzina trovata in una stanza segreta in una casa di Londra nord. Si pensava avesse undici o dodici anni, e pesava meno di una bambina di sei. Una creatura dai capelli incolti, lo sguardo allucinato e l’aspetto ferino, più animale che umano, che avrebbe potuto essere stata allevata dai lupi.”

Evie Cormac è stata ritrovata, ancora bambina, in una stanza segreta nella quale si è consumato un terribile delitto. Non ha mai parlato di quella esperienza né rivelato quali siano il suo nome e le sue origini. È così che si è ritrovata a vivere in un istituto dal quale spera di uscire il prima possibile.

Lo psicologo forense Cyrus Haven viene chiamato a determinare se Evie sia pronta per una nuova vita al di fuori della struttura e si rende subito conto di quanto la ragazza sia scaltra, affascinante e diffidente. Inoltre, non le sfugge mai quando qualcuno mente

Nel frattempo, Haven si trova coinvolto nelle indagini per l’omicidio di una giovane campionessa di pattinaggio sul ghiaccio, una ragazza come tante che in realtà sembra avere una vita segreta dagli aspetti inquietanti.

Per Cyrus non sarà facile gestire le due situazioni e capire quale sia realmente la verità.

“Brava ragazza, cattiva ragazza” (Fazi Editore, collana Darkside, traduzione dall’inglese di Giuseppe Marano) è un bellissimo e coinvolgente thriller psicologico, tra i più belli in assoluto di questo duemilaventidue, il primo capitolo di una serie, di Michael Robotham, autore australiano bestseller di fama internazionale.

Un romanzo davvero ben scritto che ci catapulta nelle menti dei vari protagonisti. Ognuno di essi è ben descritto e, nonostante ciò, comprenderne la reale natura non è per nulla semplice.

Michael Robotham
Le storie delle due ragazze sono intriganti ed inquietanti ed angoscianti i retroscena.

“Certi delitti generano un’energia propria, come incendi boschivi che divampano sulle cime degli alberi, muovendosi più veloce del vento, risucchiando l’ossigeno da ogni altra storia. Consumano le cronache finché non si estinguono, o finché qualche altra tragedia ne prende il posto.”

Una volta iniziato è difficile staccarsi dalle pagine e al termine si ha l’unico desiderio di andare oltre con le indagini e le scoperte e continuare a leggere.

Una trama avvincente come poche e piuttosto originale per un libro, una via di mezzo tra romanzo di formazione e thriller psicologico magistralmente scritto.

E speriamo di poter leggere presto il prossimo capitolo! 

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venerdì 26 agosto 2022

“Il sole inizia per G” di Claudia Lizzio: una storia toccante di dolore, amore e speranza

Il sole inizia per G, Claudia Lizzio

“È vero, dobbiamo morire tutti prima o poi. Da un certo punto di vista, nasciamo per morire. Ogni secondo di vita che fluisce è un passo in più verso la fine. Una fine certa, che non abbiamo idea di quando, dove e come si presenterà. È certamente un modo oscuro e negativo di interpretare l’esistenza ma, in fondo, è una realtà di fatto, una cruda verità che fa da sfondo a un percorso che non abbiamo nemmeno scelto. Quindi è vero, è così. Dobbiamo morire tutti prima o poi. Ma quando accade in maniera completamente imprevista, non preventivata, violenta, si fa fatica a capire come è andata, si stenta a credere che faccia parte della natura delle cose.”

Claudia e Ginevra, due sorelle che si amano profondamente dal primo momento in cui si sono guardate negli occhi. A dividerli diciassette anni di differenza; perché Ginevra è arrivata quando ormai Claudia non sperava più nella possibilità di avere quella sorella da sempre desiderata.

Il loro è un rapporto di amore profondo, fatto di scambi reciproci di affetto, di momenti condivisi. Purtroppo la piccola di casa è nata con alcune anomalie congenite e la sua vita è un continuo andare e venire da e per ospedali. Nonostante tutto è sempre allegra, si gode ogni giornata supportata da una famiglia che non si arrende mai.

Poi un giorno arriva quel messaggio, Ginevra, che ora ha 9 anni, sta male, è stata ricoverata in ospedale e deve essere operata. Tutto crolla, lo sconforto ha la meglio e solo il tempo dirà a Claudia e i genitori come andranno le cose da quel momento in poi.

“Il sole inizia per G” (Bookabook, luglio 2022) è il primo libro di Claudia Lizzio, classe 1994, di Catania ma friulana di adozione. Infermiera presso il reparto di ematologia dell’ospedale di Udine ama da sempre la scrittura e ha deciso di dedicarcisi in maniera più seria grazie a quella sorella tanto amata.

Un libro che è stato scelto due volte, una dagli editor professionisti della casa editrice, la seconda dai lettori che lo hanno pre-ordinato dopo averne letto l’anteprima.

Una storia dolorosa raccontata con insolita leggerezza, per una tematica di questo tipo, grazie ad una scrittura mai pesante, mai ferruginosa ma scorrevole e densa di positività.

“La felicità sta nelle piccole cose. Sta nel tenere tua sorella per mano. Sta nel cantare con lei a squarciagola. Sta nel vederla sorridere quando, orgogliosa e grata, tiene in mano il suo primo casco appena acquistato, impaziente di indossarlo subito.”

Claudia Lizzio
Centossessanta pagine di racconto di una vita di soli nove anni che di storie e avventure ne ha vissute tantissime e di due genitori e una sorella che nonostante tutto sono grati per quanto vissuto.

Sono le parole di una sorella che la malattia l’ha vissuta attraverso Ginevra e che ha poi deciso di dedicarcisi in modo professionale, forse per restituire un po’ di quel bene che ha visto arrivare negli anni dal personale medico ed infermieristico.

Numerose sono poi le riflessioni esistenziali che in una situazione simile sono inevitabili; impossibile non domandarsi il perché di determinati eventi, il perché della malattia che sopraggiunge improvvisa o persino alla nascita quando non vi erano sospetti di alcun tipo.

Il sorriso è un po’ la parola chiave di tutto, di Ginevra, di chi le vuole bene, di chi ama la vita come lei e di chi decide di prendere in mano questo libro sapendo che non sarà semplice ma che potrà rimanergli nel cuore con amore, forza e tanto coraggio.

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martedì 16 agosto 2022

“La luce fa riflettere” de Il ‘Tossico’ Indipendente: un flusso di coscienza tra afflizione e desiderio di beatitudine

La luce fa riflettere, Il "Tossico" indipendente 

“Il tepore del mio corpo mi urlava di piantarla, di comportarmi come se fossi ancora vivo. Ma le conoscevo le regole. Se fossi sceso da quell’utero di stoffa, sarei stato costretto a rinascere per forza, mentre l’unica cosa che volevo era non espormi.”

La pandemia che abbiamo attraversato (e purtroppo non ancora del tutto superato) ha partorito diverse ‘creature’, più o meno belle. Tra le varie, numerosi libri sono stati scritti spinti dalla forzata reclusione e dalla situazione paradossale.

Uno di questi è “La luce fa riflettere” (Scatole Parlanti, 2022) che “Il ‘Tossico’ Indipendente (scrittore che per molti anni è stato autore musicale e cantautore con ben tre dischi all’attivo, laureato in Design e Comunicazione ha lavorato nel campo del marketing per oltre quindici anni, dedicandosi parallelamente alla scrittura di testi autorali e di racconti brevi) ha rigettato, come un urlo liberatorio, durante il lockdown tramutandolo nel suo debutto nel mondo dell’editoria italiana.

Il protagonista è Diego, uomo sui quarant’anni la cui vita precedente ha fatto sì che difficoltà e malcontenti mai risolti si accumulassero e decidessero di farsi vivi improvvisamente e tutti insieme. I trascorsi familiari lo hanno letteralmente distrutto e hanno fatto sì, indirettamente, che diventasse dipendente da farmaci e sostanze psicotrope. La solitudine ha fatto il resto fino a quel momento catartico che potrà essere la fine o semplicemente un nuovo differente inizio.

Stare soli non porta mai a nulla di buono, soprattutto dopo aver trascorso anni della propria vita in mezzo a persone che spesso hanno disatteso le nostre aspettative e hanno reso ogni situazione ancora più pesante.

“Mi sentivo troppo bianco. Tutto quello che volevo fare era riempirmi di qualcosa, smetterla con quell’assurdo vuoto cosmico che mi rendeva di cristallo.”

“La luce fa riflettere” è un thriller psicologico che si presenta come un flusso di coscienza necessario per la sopravvivenza, nonostante tutto il dolore e il desiderio di farla finita una volta per tutte.

Una madre da seguire con amore e fatica, un padre fuggitivo che nonostante le poche parole ha lasciato nel figlio un profondo senso di colpa non del tutto giustificato.

“Non credo che occorra descrivere cosa provi un bambino abbandonato prima dai suoi nonni materni, poi da un padre impreparato che preferì fuggirsene al nord, infine, vessato da un anziano ricco e frustrato, che anteponeva il mio malessere ai suoi giochini in borsa.”

E poi l’amore per due donne che sono state importanti in modi differenti e che hanno scavato in lui solchi profondi fatti di spiragli di luce, di sentimenti e perdizione.

“Dopo quello che era successo, sarebbe stato impensabile per me restare chiuso dei mesi in casa con degli specchi come quelli, specchi intenti a rubarmi l’identità. Dovevano sparire, ne avrei fatto tranquillamente a meno.”

L’isolamento ha rappresentato uno trauma per tanti di noi ma ancora di più per
chi una serenità non l’aveva neppure prima di questo evento.

“La luce fa riflettere” racconta questo e lo smarrimento di una vita circondata da ‘involucri di ricordi’, come l’autore stesso li definisce.

Un romanzo davvero particolare, molto ben scritto e scorrevole.

Non è semplice affrontare una simile storia (in questo caso si tratta della biografia dell’autore), in bilico tra vita e morte; ma cosa altro è la nostra esistenza, se non questo, un tentativo di sopravvivenza alle mille maschere che gli altri ci impongono e la quotidiana ricerca di un po’ di amore come spunto per andare avanti e non arrenderci alle brutture attorno a noi e alla sofferenza.

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