lunedì 29 agosto 2022

“Brava ragazza, cattiva ragazza” di Michael Robotham: un viaggio psicologico tra efferati delitti e passati nascosti

Brava ragazza, cattiva ragazza, Michael Robotham

“Mi ricordo la storia. Una ragazzina trovata in una stanza segreta in una casa di Londra nord. Si pensava avesse undici o dodici anni, e pesava meno di una bambina di sei. Una creatura dai capelli incolti, lo sguardo allucinato e l’aspetto ferino, più animale che umano, che avrebbe potuto essere stata allevata dai lupi.”

Evie Cormac è stata ritrovata, ancora bambina, in una stanza segreta nella quale si è consumato un terribile delitto. Non ha mai parlato di quella esperienza né rivelato quali siano il suo nome e le sue origini. È così che si è ritrovata a vivere in un istituto dal quale spera di uscire il prima possibile.

Lo psicologo forense Cyrus Haven viene chiamato a determinare se Evie sia pronta per una nuova vita al di fuori della struttura e si rende subito conto di quanto la ragazza sia scaltra, affascinante e diffidente. Inoltre, non le sfugge mai quando qualcuno mente

Nel frattempo, Haven si trova coinvolto nelle indagini per l’omicidio di una giovane campionessa di pattinaggio sul ghiaccio, una ragazza come tante che in realtà sembra avere una vita segreta dagli aspetti inquietanti.

Per Cyrus non sarà facile gestire le due situazioni e capire quale sia realmente la verità.

“Brava ragazza, cattiva ragazza” (Fazi Editore, collana Darkside, traduzione dall’inglese di Giuseppe Marano) è un bellissimo e coinvolgente thriller psicologico, tra i più belli in assoluto di questo duemilaventidue, il primo capitolo di una serie, di Michael Robotham, autore australiano bestseller di fama internazionale.

Un romanzo davvero ben scritto che ci catapulta nelle menti dei vari protagonisti. Ognuno di essi è ben descritto e, nonostante ciò, comprenderne la reale natura non è per nulla semplice.

Michael Robotham
Le storie delle due ragazze sono intriganti ed inquietanti ed angoscianti i retroscena.

“Certi delitti generano un’energia propria, come incendi boschivi che divampano sulle cime degli alberi, muovendosi più veloce del vento, risucchiando l’ossigeno da ogni altra storia. Consumano le cronache finché non si estinguono, o finché qualche altra tragedia ne prende il posto.”

Una volta iniziato è difficile staccarsi dalle pagine e al termine si ha l’unico desiderio di andare oltre con le indagini e le scoperte e continuare a leggere.

Una trama avvincente come poche e piuttosto originale per un libro, una via di mezzo tra romanzo di formazione e thriller psicologico magistralmente scritto.

E speriamo di poter leggere presto il prossimo capitolo! 

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