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Il sole inizia per G, Claudia Lizzio |
“È vero, dobbiamo morire tutti prima o poi. Da un certo punto di vista, nasciamo per morire. Ogni secondo di vita che fluisce è un passo in più verso la fine. Una fine certa, che non abbiamo idea di quando, dove e come si presenterà. È certamente un modo oscuro e negativo di interpretare l’esistenza ma, in fondo, è una realtà di fatto, una cruda verità che fa da sfondo a un percorso che non abbiamo nemmeno scelto. Quindi è vero, è così. Dobbiamo morire tutti prima o poi. Ma quando accade in maniera completamente imprevista, non preventivata, violenta, si fa fatica a capire come è andata, si stenta a credere che faccia parte della natura delle cose.”
Claudia e Ginevra, due
sorelle che si amano profondamente dal primo momento in cui si sono guardate
negli occhi. A dividerli diciassette anni di differenza; perché Ginevra è
arrivata quando ormai Claudia non sperava più nella possibilità di avere quella
sorella da sempre desiderata.
Il loro è un rapporto di
amore profondo, fatto di scambi reciproci di affetto, di momenti condivisi. Purtroppo
la piccola di casa è nata con alcune anomalie congenite e la sua vita è un continuo
andare e venire da e per ospedali. Nonostante tutto è sempre allegra, si gode
ogni giornata supportata da una famiglia che non si arrende mai.
Poi un giorno arriva quel
messaggio, Ginevra, che ora ha 9 anni, sta male, è stata ricoverata in ospedale
e deve essere operata. Tutto crolla, lo sconforto ha la meglio e solo il tempo
dirà a Claudia e i genitori come andranno le cose da quel momento in poi.
“Il sole inizia per G” (Bookabook,
luglio 2022) è il primo libro di Claudia Lizzio, classe 1994, di Catania ma friulana
di adozione. Infermiera presso il reparto di ematologia dell’ospedale di Udine ama
da sempre la scrittura e ha deciso di dedicarcisi in maniera più seria grazie a
quella sorella tanto amata.
Un libro che è stato
scelto due volte, una dagli editor professionisti della casa editrice, la
seconda dai lettori che lo hanno pre-ordinato dopo averne letto l’anteprima.
Una storia dolorosa raccontata
con insolita leggerezza, per una tematica di questo tipo, grazie ad una
scrittura mai pesante, mai ferruginosa ma scorrevole e densa di positività.
“La felicità sta nelle
piccole cose. Sta nel tenere tua sorella per mano. Sta nel cantare con lei a
squarciagola. Sta nel vederla sorridere quando, orgogliosa e grata, tiene in
mano il suo primo casco appena acquistato, impaziente di indossarlo subito.”
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Claudia Lizzio |
Sono le parole di una
sorella che la malattia l’ha vissuta attraverso Ginevra e che ha poi deciso di
dedicarcisi in modo professionale, forse per restituire un po’ di quel bene che
ha visto arrivare negli anni dal personale medico ed infermieristico.
Numerose sono poi le riflessioni esistenziali che in una situazione simile sono inevitabili; impossibile non
domandarsi il perché di determinati eventi, il perché della malattia che
sopraggiunge improvvisa o persino alla nascita quando non vi erano sospetti di
alcun tipo.
Il sorriso è un po’ la
parola chiave di tutto, di Ginevra, di chi le vuole bene, di chi ama la vita
come lei e di chi decide di prendere in mano questo libro sapendo che non sarà
semplice ma che potrà rimanergli nel cuore con amore, forza e tanto coraggio.
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