giovedì 26 aprile 2018

“Un ragazzo normale” di Lorenzo Marone: quando la verità e la cultura sono i veri supereroi di questo mondo

Un ragazzo normale, Lorenzo Marone
“A ogni modo, questa è stata la mia infanzia, la mia vita da adolescente: uno stare tutti insieme, il respiro di uno sulla guancia dell’altro, senza alcuna possibilità di avere un momento e un luogo che fossero davvero miei. Fu proprio quella situazione di eterna condivisione a spingermi a isolarmi, a farmi rifugiare in un mondo solo mio che viveva di vita propria, e in quel mondo, in quei frangenti, imparai a non avvertire più il russare di papà, a non sentire le telenovele della nonna, i dibattiti politici del nonno o il ruminare rumoroso con il quale Bea masticava il solito chewingum. Il giorno che pensai di diventare un supereroe, non sapevo che, in realtà, io supereroe in parte già lo ero.”
Mimì ha dodici anni e vive in un condominio del Vomero, a Napoli, con i genitori, la sorella e i nonni. Lì va a scuola, gioca con l’amico Sasà, colleziona annunci funebri (attirato dai soprannomi che i morti avevano in vita), si innamora di Viola e conosce Giancarlo, il suo supereroe che gira con una Mehari verde. 

Quello non è un anno qualunque, è il 1985 e Giancarlo è Giancarlo Siani, giovanissimo giornalista de “Il mattino” ucciso dalla Camorra davanti al palazzo di Mimì. Ma non finisce qui, ci sono anche i libri, quelli dentro i quali Mimì ama perdersi, che si tratti di romanzi, di enciclopedie o di fumetti.

Ho scoperto Lorenzo Marone con “Magari domani resto” e mi sono innamorata di Luce e di quella prosa così riconoscibile e intima. Non potevo quindi non leggere “Un ragazzo normale” (Feltrinelli, febbraio 2018) e, come avevo previsto, ancora una volta mi sono innamorata del protagonista, Mimì. Un bambino come tanti in possesso di una spiccata intelligenza e di una passione per la cultura, nonostante la giovane età.

“Quei libri sono stati il mio prima mattone, la struttura sulla quale ho appoggiato la costruzione della mia vita, la mia pietra angolare. È merito di quei cinquanta volumi se sono diventato ciò che sono, merito di quelle sere passate con gli occhi infilati nelle pagine.”

Lorenzo Marone
Ci sono i grandi classici della letteratura, i fumetti più conosciuti, la musica, i film e i cartoni animati degli anni Ottanta. Ci sono ragazzi che hanno voglia di vivere un’estate spensierata, rimanendo aggrappati ad un qualcosa che non si sa quanto durerà.

“Allora non potevo saperlo, ma in seguito ho capito che le cose straordinarie, quelle che resteranno per sempre nella tua vita, arrivano spesso in punta di piedi e all'improvviso, senza tuoni e particolari avvisaglie. Proprio come una nevicata.”

È vero, è un romanzo in cui non accade tanto ma è forse proprio questo a renderlo così bello, con quell'atmosfera sospesa nella quale tutti possono sognare e durante la quale tutto potrebbe accadere.

E poi Mimì è tutto nel romanzo, nonostante gli accenni alla camorra e il ricordo di Siani questo non vuole essere il classico libro sulla Napoli bagnata dal sangue delle cosche ma una storia di formazione con protagonista un ragazzino che si rende conto di dover presto dire addio all'ingenuità aprendosi al mondo degli adulti, con tutti i pro e i contro.

“Un ragazzo normale” è tanto reale quanto trasognato, è forte, crudo quando deve esserlo e commuove dal profondo del cuore, un po’ per la storia di Siani e un po’ per il ricordo dei dolori dell’infanzia ormai trascorsa e di quelli dell’età adulta ancora in corso.


“Ho sentito dire che i dolori ti restano sul volto e ti rubano il sorriso, invece io credo che siano molto più riconoscibili le rinunce. Sono loro a deformare i lineamenti, spesso a incattivirli, loro a prendersi un pezzetto di pelle ogni volta.”

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lunedì 23 aprile 2018

“L’ostaggio” di Nicola Rocca: un nuovo intrigante racconto noir dal finale imprevedibile

“Rino Falcone aveva le idee chiare, sapeva dove sarebbe arrivato. In breve tempo passò da bottini di poche centinaia di euro a furti da professionista, che gli rendevano ogni volta qualche migliaio di euro. Ma lui, che nel frattempo si era guadagnato il soprannome di Boss, voleva di più. Due o tre mila euro a colpo era ancora roba da miserabili. Così, si era buttato nel mondo delle gioiellerie e infine delle grosse banche. Era stato con quelle che aveva sentito calzargli a pennello il soprannome. Il boss.”
Rino Falcone poteva avere una vita semplice e tranquilla, come quella del padre che lavorava onestamente da una vita e amava estinguere i propri debiti in tempo. Ma il figlio no, lui non aveva mai voluto sentir parlare di sporcarsi le mani e di duro lavoro. L’ideale era un lavoro poco faticoso ma dalle grandi soddisfazioni economiche. Perché non buttarsi quindi nel mondo della droga e poi in quello delle rapine? Rino era furbo ma un colpo gobbo di un nemico lo fece finire in prigione, perdendo tutto. 

Scontata la pena Rino è solo e soprattutto senza un soldo, il boss ormai non c’è più. Fino a
L'ostaggio, Nicola Rocca
quando un giorno non riceve un pacco indirizzato proprio a lui, qualcuno gli chiede di ‘seguire le istruzioni’. Chi sarà mai? E cosa vuole da lui? Certo, se si trattasse di poter guadagnare un bel gruzzoletto… Ma se invece fosse una trappola?

L’ostaggio” (ENNEERRE, aprile 2018) è il nuovo racconto noir di Nicola Rocca, scrittore bergamasco che ha abituato i suoi lettori a storie intriganti e caratterizzati da colpi di scena quasi sempre inaspettati.

Il cognome Falcone ci riporta immediatamente al noto magistrato antimafia italiano ma qui di legale non c’è nulla. Quella di Rino è una vita spesa in affari poco leciti, il cui unico intento è arricchirsi. Ma la ruota prima o poi gira per tutti e tutti noi, primo o dopo, abbiamo l’occasione per redimerci o di tentare di modificare il nostro cammino.

Una narrazione veloce, intrigante, un personaggio interessante e ben delineato, un finale che lascia un sorriso di complicità sul viso del lettore.

E in attesa di vedere pubblicato il prossimo romanzo, che sono certa arriverà presto, non ci resta che rileggere qualche suo vecchio racconto e i primi romanzi.  


A breve ci saranno infatti piacevoli novità, parola di Nicola Rocca!

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Biografia di Nicola Rocca:



Nicola Rocca
Nicola Rocca nasce a Bergamo il 23 settembre 1982 e vive a Sotto il Monte. 

Esordisce nel mondo della narrativa, nel dicembre del 2013, con “FRAMMENTI DI FOLLIA” (Editrice GDS), un’antologia di racconti thriller/noir (finalista al Premio Giuseppe Matarazzo 2013). Nell’estate del 2014 pubblica “CHI ERA MIO PADRE?” (Silele Edizioni), il suo primo romanzo thriller, che nel gennaio del 2015 scala le classifiche di Amazon, rimanendo in vetta per più di tre settimane.

A quel punto decide di autopubblicarsi, e lo fa con alcuni brevi racconti in formato digitale (Cold Case; L’unica soluzione possibile; Un ragazzo sveglio; Un impellente bisogno, Prato Gol (Un maledetto figlio di Puttana). 

Soddisfatto, crea il marchio Enneerre, con il quale pubblica LA MORTE HA L’ORO IN BOCCA (2015), il suo secondo romanzo e DUE GOCCE D’ACQUA (2016), il suo terzo romanzo. Nel giugno del 2017 esce la seconda edizione di CHI ERA MIO PADRE?, con il marchio Enneerre.
IL BURATTINAIO, che l’autore ama definire un esperimento, è il suo quarto romanzo. 


venerdì 20 aprile 2018

Novità editoriale: “Burning” (Amethyst #2) di Silvia Castellano: un paranormal romance tra misteri, amore e pericoli di morte




“Se un cuore spezzato continua a bruciare significa che è ancora vivo”

Angel Watson credeva di essere una normale sedicenne e quando conobbe e si innamorò di Josh Cohen, bellissimo ragazzo metà vampiro metà licantropo, non immaginava tutto ciò che sarebbe accaduto dopo. Vampiri assetati del suo sangue e mutazioni fisiche faranno capire ad Angel che qualcosa di molto più grande l’attende perché lei è l’Ametista e un destino ben preciso la attende.

Questo era il primo capitolo della trilogia di “Amethyst”, il genere è Paranormal Romance, e per chi attendeva il prosieguo delle vicende di Angel, eccovi accontentati.

Il 9 aprile 2018 è infatti uscito, in formato digitale, Burning” (Amethyst #2), della giovanissima bolzanina Silvia Castellano, presto disponibile anche in cartaceo. Cosa vi aspetta in questa nuova avventura? 

Ecco una piccola anteprima:

Angel Watson non è più una ragazza normale. Ha scoperto di essere oggetto di una profezia, il suo corpo ha subito diversi mutamenti, molte sue certezze sono state messe in discussione. Dopo aver rischiato di morire in un'imboscata organizzata dal re dei vampiri, inoltre, ha capito di non potersi fidare di nessuno. Purtroppo, però, questo è solo l’inizio: la ragazza deve superare molti altri ostacoli, perché il pericolo è dietro ogni angolo. Le sue certezze, inoltre, vengono messe in discussione da alcune rivelazioni inaspettate. Ad aiutarla, però, ci sono i suoi fratelli e gli alleati di sempre, come il suo amato Josh e l’irruente Aaron, ma anche nuovi amici.

Tra viaggi, sfide e avversità, Angel dovrà dimostrare di essere forte e degna del proprio destino, ma anche di saper fare scelte importanti. Di vita o di morte.

Curiosi? Bene, non resta che cliccare sui riferimenti qui sotto e scaricare la vostra copia digitale! E qualora preferiste il cartaceo non ci sarà ancora tanto da attendere.
Buona lettura!



TITOLO: Burning (Amethyst #2)
AUTORE: Silvia Castellano
GENERE: Paranormal Romance
EDITORE: Self Publishing
NUMERO DI PAGINE: 448
PREZZO ED. DIGITALE: 1,99 €
PRESTO IN EDIZIONE CARTACEA!
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Biografia di Silvia Castellano

Silvia Castellano è nata nel 1991 a Bolzano, dove vive tuttora con i genitori e il fratello minore. Si è laureata in Anglistica e Italianistica all’Università di Innsbruck, in Austria, e ora sta frequentando la laurea magistrale in Letteratura Comparata nello stesso istituto. È da sempre una lettrice accanita e il primo libro di cui si è innamorata è “Matilde” di Roald Dahl. Ha iniziato a scrivere racconti di genere fantastico a dieci anni, ma, prima del 2012, i suoi scritti sono stati pubblicati solo su alcuni forum. Il suo romanzo d’esordio è “Amethyst”, primo volume di una trilogia paranormal romance, uscito nel 2014. Nello stesso anno ha pubblicato la raccolta di racconti “See Who I Am”. Ha anche partecipato come autrice alle antologie “Solo una goccia”, “Lettere d’amore” e “1000 parole”, tutte edite dalla casa editrice Montecovello, e all’antologia benefica “Only Hope”, di cui è stata anche promotrice. Il testo con cui ha partecipato al concorso legato a “Lettere d’amore” si è classificato al secondo posto.
Oltre a dedicarsi allo studio e alla scrittura, fa parte dello staff del blog “A Rainbow of Passions”. Nel tempo libero le piace cantare, ascoltare musica country e guardare serie televisive. In passato ha studiato anche danza e recitazione.


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mercoledì 18 aprile 2018

“Non si uccide per amore” di Rosa Teruzzi: una nuova intima indagine investigativa tra fiori e amori mai appassiti

Non si uccide per amore, Rosa Teruzzi

“Alla fine, Libera sbucò in piazza Dumo. Il sole non era ancora sorto, ma già decine di persone la stavano attraversando come formiche operaie indaffarate, gettando solo uno sguardo di sfuggita alla mole imponente della Galleria e alle guglie della cattedrale. Come ogni volta che le ammirava, Libera sentì che il cuore le si gonfiava per il senso di amore e appartenenza. Ogni miracolo era possibile in una città come questa.”
Libera, la fioraia del Giambellino i cui bouquet si dice portino fortuna, è in piena crisi esistenziale. Il lavoro non manca ma da quando quel biglietto ingiallito è stato ritrovato nella tasca di quella vecchia camicia a quadri nulla è come prima e anche quelle poche certezze acquisite nel tempo sono svanite. 

Si potrebbe dimenticare tutto e cominciare una nuova vita ma Libera ha bisogno di fare chiarezza per provare a ritrovare la serenità e poi come dire di no alla sua voglia, e a quella della madre Iole, di investigare? Le due detective da Milano viaggeranno fino alla Calabria tra misteri, luoghi magici e… amore.

Per la terza volta Libera, Iole e Vittoria tornano tra le mani (e dentro le menti) dei lettori e sebbene si tratti del terzo capitolo (dopo “La sposa scomparsa” e “La fioraia del Giambellino”, entrambi per Sonzogno) potrebbe tranquillamente essere letto autonomamente.

La stessa indipendenza insita nelle persone delle tre protagoniste, tre donne tanto diverse tra loro, tre generazioni differenti, ma al contempo molto simili.

Non si uccide per amore” (Sonzogno, marzo 2018) di Rosa Teruzzi è forse tra i tre libri quello più sentito, più intimo, nel quale la protagonista indiscussa è Libera, quasi cinquantenne, rimasta vedova troppo giovane, alle prese con una madre figlia dei fiori e una figlia, Vittoria, che non le parla, quasi volesse attribuirle colpe immeritate. 
Rosa Teruzzi

Una donna affascinante, amante dei fiori e della lettura, le cui passioni non si sono mai esaurite ma la cui educazione la porta troppo spesso a chiudersi in se stessa e reprimere le proprie emozioni. Libera ama la bellezza, gode di ogni particolare della natura e della sua città, Milano, con scenari inediti, con la vista delle zone periferiche e ancora una volta con il fascino del casello ferroviario ora divenuto abitazione delle tre donne.

“Era proprio quello che ci voleva. La bellezza, per Libera, rappresentava l’antidoto perfetto alle asperità della vita e al suo gusto amaro.”

Oltre a ciò non mancano le risate: le parti più investigative del romanzo sono intriganti e divertenti, come potrebbe non esserlo con una vecchietta come Iole che si inventa di tutto pur di apparire giovanile e far colpo sugli uomini? Libera non può fare altro che lasciarsi trascinare e anche il viaggio in Calabria, per quanto doloroso, diventa una bellissima avventura che le porterà in posti magici e forse persino tra le braccia dell’amore.

Un romanzo da divorare, con un finale davvero inaspettato, che fa sperare in un graditissimo prosieguo.

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giovedì 12 aprile 2018

Alla scoperta delle librerie e dei librai indipendenti d’Italia: la Libreria Bookbank di Sara Marenghi

 “Entrai nella libreria e aspirai quel profumo di carta e magia che inspiegabilmente a nessuno era ancora venuto in mente di imbottigliare.” Carlos Ruiz Zafón
Cari amici lettori, chi di voi non ama perdersi in una bella libreria in mezzo ai libri, aspirando il profumo di carta e ammirando tutto ciò che di culturale si può trovare all’interno? Io sono tra questi e sono certa che come me vi innamorerete della Libreria Bookbank!

Ci eravamo lasciati con la Libreria Magna Charta di Stefano Ricci a Lavinio, frazione di Anzio, e ancora prima eravamo stati a Villacidro, nel sud ovest della Sardegna, alla Libreria Paese d’Ombre di Gianpiero Carta. Questa volta ci spostiamo in Emilia Romagna, precisamente a Piacenza, nel centro storico, tra vie lastricate e piccoli affascinanti negozi.

La proprietaria della Libreria Bookbank, Sara Marenghi, appassionata lettrice, è stata davvero coraggiosa e si è ritrovata ad intraprendere questo mestiere quasi per caso dopo una serie di peripezie. La libreria voleva lei e basta e ora, da ben quattro anni, è lei ad occuparsene, con la passione che tutti i librai indipendenti investono nella loro attività, una vera e propria scelta di vita.

Nonostante la posizione centrale non è stato così facile per lei farsi conoscere ma con il tempo questo sta cambiando, anche (o forse soprattutto) grazie alle particolarissime e originali iniziative periodicamente organizzate. E grazie anche al canale Youtube.
Leggete l’interessante intervista e innamoratevi ancora una volta delle librerie italiane indipendenti con gli/le incredibili librai/e che dedicano ai loro clienti lettori tanto prezioso tempo!


Benvenuta nel mio blog Sara! È un piacere per me poterti ospitare. Quando e per quale motivo hai deciso di intraprendere il mestiere di libraio?

Ciao! Mah… che dire… in realtà ci sono proprio inciampata, nel mestiere di libraio. Le mie esperienze lavorative sono le più disparate: giornalista pubblicista con un background in ambito teatrale e organizzazione eventi.
Sono inciampata in Bookbank a causa della mia passione per la lettura. E quando sei un lettore, le librerie di libri usati sono come la luce per una falena: ci voli dentro. I motivi sono semplicemente due: respiri l’odore dei libri mentre ti fai scegliere da quello che comprerai, sai che risparmierai (cosa da non sottovalutare!).
“Mi trasferisco” – mi dice un giorno Anikò libraia fondatrice di Bookbank – “e vendo l’attività”. Una frase detta en-passant, tra una chiacchiera e l’altra. Il campanello ha suonato nella mia testa e dopo incontri e conti mi decido: faccio il salto. “Mi spiace – mi dice quel giorno Anikò – ma ho concluso ieri con una ragazza che si chiama Elena”. La delusione mi ammutolì.
“Voglio proprio vedere chi è ‘sta Elena che mi ha fregato la Bookbank” – ho pensato un giorno e sono rientrata in libreria. Elena – al contrario dei miei pensieri – si è rivelata una persona simpatica e tra un libro e l’altro siamo pure diventate amiche. Molto amiche. “Voglio fare la maestra” – mi dice un giorno Elena – “e vendo l’attività”. Una frase detta en-passant, tra una chiacchiera e l’altra. Il campanello ha suonato nella mia testa e dopo una sola notte passata in bianco mi decido: faccio il salto. Era settembre 2013.


Come e quando è nata la libreria indipendente Bookbank Libri D’altri Tempi? Descrivicela anche fisicamente.

Bookbank (BB per gli amici) è un sogno che abbiamo rincorso, è l’entusiasmo di chi entra in libreria e sgrana gli occhi, sono le nottate passate a inventariare catalogare spostare archiviare, è la curiosità di scovare libri “nuovi”, è l’emozione di trovarsi faccia a faccia con un libro raro e ingiallito, è la fantasia che riempie l’aria e che nasce proprio lì sotto… al termine della scala chiocciola, è l’ansia di arrivare a fine mese, è la gioia di ospitare artisti con le loro opere, è la delusione di un cassetto vuoto, è la felicità di un cuore pieno, è il sapore di torta e focaccia, è il profumo di tè caldo e di vino speziato, è la stanchezza dopo i mercatini, è la felice constatazione che tanti clienti sono diventati tanti amici… bè insomma: BB è un posto meraviglioso!
Ahahah! Fisicamente per me è quasi impossibile descrivertela… è sempre in movimento! Da quando l’ho rilevata (circa 4 anni fa) ad oggi è cambiata tantissimo e cambierà ancora! Eh sì, ho questo difetto: non riesco stare ferma. Comunque sia ci provo. BB è piccola ma disposta su tre piani… anzi due piani e un soppalco. Ha i colori caldi del legno e tutte le pareti coperte da libri. Fuori ci sono fioriere che regalano alla struttura in ferro battuto della libreria un’aria vagamente francese e retrò.
Appena entri sulla sinistra ho allestito un piccolo banco con macchinetta del caffè, dolcetti e spezie. Alle mie spalle ci sono infatti gli scaffali di quella che io chiamo “piccola Bottega letteraria” con marmellate biologiche, vini, miele a KM 0, birre artigianali, spezie, e le famose Tisane Letterarie.
Al piano di sotto (si accede attraverso una scala a chiocciola) c’è lo spazio dove organizzo le varie attività. Alle pareti scaffali di libri (ovviamente) e bel centro un grande tavolo con sedie. Di lato c’è sempre un angolo “buvette”.
Il soppalco è un piccolo gioiello intimo: due poltrone, un tavolino, un vecchio giradischi e
una lampada liberty e qualche valigia sparsa qua e là. Dal soppalco puoi affacciarti sulla libreria, facendo attenzione all’intricato Potus e rose rosse appese che formano il “soffitto” dell’ingresso.
La libreria è nata nel 2005 da un’idea di Anikò, lettrice ungherese che trasferitasi a Piacenza ha pensato di inventarsi un’attività che prima non c’era. Da Anikò è passata Elena e poi a me, Sara. Tre ragazze che hanno sempre inseguito un sogno e la passione dei libri.


La tua libreria è nel centro storico di Piacenza, una delle parti più belle della città. Da chi è composta la tua clientela? Tra questi vi sono anche turisti?

Piacenza è una città strana, chiusa e abitudinaria. Sono in pieno centro storico, a 23 passi dal Corso Vittorio Emanuele (la via dello shopping centrale, per intenderci) eppure i piacentini fanno davvero fatica a girare l’angolo. Pian piano mi sto facendo conoscere, ma è davvero dura. La clientela è davvero varia: dagli studenti in cerca dei classici che servono a scuola, alle maestre per rifornire le biblioteche scolastiche, ragazzi con le idee ben chiare su cosa leggere, e altri che si fanno attrarre dai gadget (autoprodotti e con materiale di riciclo) o dalle Tisane Letterarie. La parte più consistente però riguardano i Lettori (sì proprio con la L maiuscola) che non si fanno attrarre solo dall’ultimo best-seller, ma che si regalano il tempo di spulciare tra gli scaffali.
Sì qualche turista c’è, ma non sempre ci capita per caso. Mi son accorta che grazie ai social c’è chi viene a cercare proprio BOOKBANK!


Curiosando nel sito Internet della libreria ho visto che organizzi sempre tante iniziative di vario tipo, per piccoli e grandi lettori. Quale riscontro hai al riguardo?

Io vengo dal mondo del teatro e per me la LIBRERIA non è un punto di arrivo ma di partenza. L’idea è quella di creare attorno alla Bookbank un mondo fatto di persone che parlano, che imparano, che guardano, che ridono, che si incontrano. Ed è per questo che invento tante attività, laboratori, incontri, mostre d’arte…
Da sempre, per esempio, in BookBank si incrociano scrittura e arte: piccole e preziose esposizioni si alternano tra gli scaffali carichi di libri, moltiplicando le storie e creando nodi continui con l’illustrazione, la fotografia o i collage. E da sempre si viene qui anche per imparare ma soprattutto per sperimentare, per giocare. Laboratori, corsi, incontri in cui si parla di letteratura in inglese (Teatime with Jane) o in francese (Un verre de vin avec Jean Paul) davanti a un tavolo carico di dolci o a un buon bicchiere di vino – e a chi passa per la libreria arriva l’eco delle risate e non può non sorridere, di riflesso.


Bookbank si occupa in particolare di compravendita di libri di seconda mano, fuori catalogo, rari ed antichi. Quale è il motivo di questa scelta? Ed è possibile anche acquistare libri appena pubblicati?

La mia idea (utopica lo so) è quella di ridare vita ai libri. Questo dei libri usati è un mondo così magico che non potrei farne a meno. La bellezza di conoscere le persone e le case dove vado a recuperare i libri, di conoscere le storie che hanno da raccontarti, il profumo della carta, i tesori che ci trovi dentro (lettere, segnalibri, santini, fiori, biglietti del treno, cartoline, biglietti…) e questo secondo me si trasmette anche a chi ci entra. Qui non trovi l’ultimo libro fresco di stampa, qui devi farti trovare dal libro. Ti devi regalare il tempo. E’ questa la filosofia di Bookbank: essere controtendenza a questo mondo che ci vuole sempre di corsa e sempre frenetici.

Oltre ad un bel sito Internet hai anche una pagina Facebook molto seguita e un canale Youtube. Ritieni che il diffondersi delle nuove tecnologie abbia influenzato il tuo mestiere di libraio?  Se sì, in negativo o in positivo?

Vero che l’essenziale è invisibile agli occhi, ma essere visibili conta eccome! E i Social in questo mi hanno (e mi stanno) davvero aiutando. Certo che è un secondo mestiere, perché se vuoi farlo bene allora richiede impegno e dedizione…


Quanti libri leggi in media in un anno? 

Non lo so, di preciso. Leggo per lavoro e per diletto. Ho una media di 1 libro a settimana, ma poi ci sono momenti che riesco dedicarmi più tempo e allora leggo di più.


L’ultimo libro letto? 

“L’uomo di Londra” di Simenon, “Silveberg” di Asimov. Li ho quasi letti in contemporanea.


Per quale motivo un lettore dovrebbe preferire la tua libreria indipendente ad una grande catena? 

Qui ci entri per un libro, ma anche per un caffè, per due chiacchiere, per un consiglio. Decidi
di passare in Bookbank per le tante iniziative che organizzo, perché c’è sempre qualcuno per scambiare opinioni e quattro risate.  Qui trovi due BUONI FELICITA’  unici: “Una libraiatutta per sée “Colibrì”.
E poi qui ci vieni perché è un posto dove si sta bene. Qui ci entri perché ti regali il tempo... e ti pare poco?


Un augurio per il libraio che ti succederà in questa rubrica?

Il nostro mondo è meravigliosoooooooooooooooooo che riempie il cuore (ma non il cassetto! :-) )


Grazie per il tuo tempo Sara e grazie per il tuo lavoro che contribuisce a diffondere il piacere della cultura. La prima volta che capiterò a Piacenza verrò sicuramente a trovarti e spero faccia così anche chi ci sta leggendo.


Alla prossima libreria italiana indipendente!





lunedì 9 aprile 2018

“Le emozioni di un’estate” di Soul Attempt: la follia dell’amore e il valore dell’amicizia


“Se potessi tornare indietro credo che rifarei tutto, anche gli errori che mi hanno portato sino a qui perché, a ogni modo, mi hanno regalato le emozioni migliori. Sono proprio le emozioni, forse, tra le uniche cose nella vita che non possiamo gestire. Vorrei poter spegnere anche un solo istante il flusso di sensazioni che mi invade costantemente, che non mi permette di respirare e che mi fa sentire quasi indifesa.”
Elisa ha diciotto anni e si è appena diplomata. Nonostante la soddisfazione per i successi scolastici non riesce ad essere pienamente felice a causa del tradimento del suo ragazzo con Greta, la sua peggior nemica di sempre. L’amica Manuela pensa quindi di portarla con
sé in vacanza al mare, non dalla zia, come inizialmente concordato, ma in una splendida villa con altri coetanei. Inizialmente Elisa è riluttante ma gli basterà accorgersi della presenza di Bruno, la sua prima cotta adolescenziale, per cambiare idea e decidere di buttarsi in una nuova avventura, nonostante lui abbia la fama di provarci con tutte. 

Le cose non sono semplici come sembrano e a complicare tutto si metterà nuovamente la cara Greta.

Le emozioni di un’estate” (collana Un cuore per capello, PubGold, febbraio 2018), è il romanzo di esordio, di genere Young Adult, nato sulla piattaforma Wattpad, di Soul Attempt.

Si tratta di una storia d’amore, una di quelle da sogno, con un lui bellissimo, dolce e affidabile, nonostante il passato da latin lover. Lei più giovane, ma non di tanto, e diffidente in quanto scottata da poco da un brutto tradimento. E quale migliore location della spiaggia, del mare, per una simile storia?

“Le cicatrici restano sempre e qualche volta tornano a ricordarti che il dolore è sempre lì, dietro l’angolo.”

Una parte iniziale forse un tantino prolissa ma non per questo meno godibile. Che sorpresa quando poi a un certo punto l’atmosfera romantica viene di colpo surclassata da un fatto davvero inaspettato che trasforma il romanzo in un qualcosa di molto simile ad un thriller.

L’amore è il vero protagonista ma non mancano l’amicizia (anche questa da sogno!), la sofferenza, la delusione, la felicità, la tristezza, e tutti quegli umani sentimenti che accompagnano le giornate dei protagonisti.

Un romanzo rosa per i più giovani e per coloro che amano tornare indietro nel passato, tra i ricordi più dolci e romantici. Poco più di trecento pagine che volano via e che lasciano un delicato ricordo nel cuore dei lettori.









TITOLO: Le emozioni di un’estate
AUTORE: Soul Attempt
EDITORE: PubGold, collana Un cuore per capello
GENERE: Young Adult
NUMERO DI PAGINE: 315
PREZZO ED. CARTACEA: 14,19 €
PREZZO ED. DIGITALE: 0,99 €
LINK D’ACQUISTO QUI





Biografia di Soul Attempt

Anna ha un'anima folle, romantica e sognatrice.
Nata in un paesino di provincia, trapiantata in città. Mamma a tempo pieno, lettrice compulsiva con la passione per l'arte digitale e la grafica.

Laureata in Scienze della Comunicazione, ha seguito un Master sulla Multimedialità.

Attratta da tutto ciò che suscita un'emozione.

La scrittura è stata da sempre la via alternativa per raccontare e raccontarsi. Ha sperimentato la poesia e i racconti brevi, alcuni dei quali sono stati selezionati in varie antologie.

 Wattpad è stata una scoperta e il modo migliore per avere un confronto diretto con i lettori.


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