lunedì 23 aprile 2018

“L’ostaggio” di Nicola Rocca: un nuovo intrigante racconto noir dal finale imprevedibile

“Rino Falcone aveva le idee chiare, sapeva dove sarebbe arrivato. In breve tempo passò da bottini di poche centinaia di euro a furti da professionista, che gli rendevano ogni volta qualche migliaio di euro. Ma lui, che nel frattempo si era guadagnato il soprannome di Boss, voleva di più. Due o tre mila euro a colpo era ancora roba da miserabili. Così, si era buttato nel mondo delle gioiellerie e infine delle grosse banche. Era stato con quelle che aveva sentito calzargli a pennello il soprannome. Il boss.”
Rino Falcone poteva avere una vita semplice e tranquilla, come quella del padre che lavorava onestamente da una vita e amava estinguere i propri debiti in tempo. Ma il figlio no, lui non aveva mai voluto sentir parlare di sporcarsi le mani e di duro lavoro. L’ideale era un lavoro poco faticoso ma dalle grandi soddisfazioni economiche. Perché non buttarsi quindi nel mondo della droga e poi in quello delle rapine? Rino era furbo ma un colpo gobbo di un nemico lo fece finire in prigione, perdendo tutto. 

Scontata la pena Rino è solo e soprattutto senza un soldo, il boss ormai non c’è più. Fino a
L'ostaggio, Nicola Rocca
quando un giorno non riceve un pacco indirizzato proprio a lui, qualcuno gli chiede di ‘seguire le istruzioni’. Chi sarà mai? E cosa vuole da lui? Certo, se si trattasse di poter guadagnare un bel gruzzoletto… Ma se invece fosse una trappola?

L’ostaggio” (ENNEERRE, aprile 2018) è il nuovo racconto noir di Nicola Rocca, scrittore bergamasco che ha abituato i suoi lettori a storie intriganti e caratterizzati da colpi di scena quasi sempre inaspettati.

Il cognome Falcone ci riporta immediatamente al noto magistrato antimafia italiano ma qui di legale non c’è nulla. Quella di Rino è una vita spesa in affari poco leciti, il cui unico intento è arricchirsi. Ma la ruota prima o poi gira per tutti e tutti noi, primo o dopo, abbiamo l’occasione per redimerci o di tentare di modificare il nostro cammino.

Una narrazione veloce, intrigante, un personaggio interessante e ben delineato, un finale che lascia un sorriso di complicità sul viso del lettore.

E in attesa di vedere pubblicato il prossimo romanzo, che sono certa arriverà presto, non ci resta che rileggere qualche suo vecchio racconto e i primi romanzi.  


A breve ci saranno infatti piacevoli novità, parola di Nicola Rocca!

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Biografia di Nicola Rocca:



Nicola Rocca
Nicola Rocca nasce a Bergamo il 23 settembre 1982 e vive a Sotto il Monte. 

Esordisce nel mondo della narrativa, nel dicembre del 2013, con “FRAMMENTI DI FOLLIA” (Editrice GDS), un’antologia di racconti thriller/noir (finalista al Premio Giuseppe Matarazzo 2013). Nell’estate del 2014 pubblica “CHI ERA MIO PADRE?” (Silele Edizioni), il suo primo romanzo thriller, che nel gennaio del 2015 scala le classifiche di Amazon, rimanendo in vetta per più di tre settimane.

A quel punto decide di autopubblicarsi, e lo fa con alcuni brevi racconti in formato digitale (Cold Case; L’unica soluzione possibile; Un ragazzo sveglio; Un impellente bisogno, Prato Gol (Un maledetto figlio di Puttana). 

Soddisfatto, crea il marchio Enneerre, con il quale pubblica LA MORTE HA L’ORO IN BOCCA (2015), il suo secondo romanzo e DUE GOCCE D’ACQUA (2016), il suo terzo romanzo. Nel giugno del 2017 esce la seconda edizione di CHI ERA MIO PADRE?, con il marchio Enneerre.
IL BURATTINAIO, che l’autore ama definire un esperimento, è il suo quarto romanzo. 


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