Ready Player One |
“La realtà è l’unica cosa reale.”
Alcuni lo definiscono un
capolavoro, altri una schifezza totale, io dico che la via di mezzo è la
migliore e che dipende anche da come, con quale tecnologia, vedete il film.
Inizialmente non ero
troppo interessata alla pellicola, poi ho cominciato a leggere recensioni
positive e ho capito che vi erano un sacco di rimandi ai mitici anni Ottanta, i
miei anni. Inoltre come potevo resistere alla proiezione IMAX 3D?
“Ready Player One” (Stati
Uniti d’America, 2018) è l'adattamento cinematografico
dell’omonimo romanzo
scritto da Ernest Cline, un film fantascientifico distopico ambientato nel 2045
a Columbus. La popolazione è in pessime condizioni per via di inquinamento e sovrappopolamento.
A causa di ciò le persone passano più tempo nei mondi virtuali che nella realtà
e frequentano OASIS, un incredibile mondo ideato da James Halliday (Mark
Rylance), da poco morto. In palio c’è la sua eredità e a conquistarla sarà
colui che troverà le tre chiavi.
Visto in 3D IMAX “Ready
Player One” è veramente spettacolare.
Si tratta di un’esperienza unica ed immersiva che porta lo spettatore dentro un mondo utopico (ma non troppo) in cui la realtà virtuale è la protagonista.
È un po’ come trascorrere qualche ora dentro un videogioco che ci trasporta dal futuro al passato grazie alle infinite citazioni proposte da Spielberg: ci sono tutti, dalla mitica Atari all’ancora più mitica DeLorean di Ritorno al futuro, da King Kong a Godzilla, da Batman a Lara Croft, dal Gigante di ferro a Shining (bellissima la parte ambientata nell’Overlook Hotel!!), solo per citarne alcuni. Ci sono persino Chucky (la bambola assassina) e Blanka e Chun-Li di Street Fighter!
Si tratta di un’esperienza unica ed immersiva che porta lo spettatore dentro un mondo utopico (ma non troppo) in cui la realtà virtuale è la protagonista.
È un po’ come trascorrere qualche ora dentro un videogioco che ci trasporta dal futuro al passato grazie alle infinite citazioni proposte da Spielberg: ci sono tutti, dalla mitica Atari all’ancora più mitica DeLorean di Ritorno al futuro, da King Kong a Godzilla, da Batman a Lara Croft, dal Gigante di ferro a Shining (bellissima la parte ambientata nell’Overlook Hotel!!), solo per citarne alcuni. Ci sono persino Chucky (la bambola assassina) e Blanka e Chun-Li di Street Fighter!
“Ready Player One”,
uscito nelle sale cinematografiche il 28 marzo 2018, è per i più giovani, che
non coglieranno, se non in rari casi, la gran parte delle citazioni, ma
ameranno l’atmosfera da videogioco, e per i meno giovani che sguazzeranno tra i
piacevoli ricordi del passato.
Sicuramente manca un
approfondimento dei personaggi e certi fatti (come la causa della povertà e della morte di tanti cittadini) vengono solamente accennati, ma siamo certi che
avrebbe aggiunto qualcosa alla trama? Con il rischio poi di trasformarlo in un
film con ribellioni del popolo e proteste pseudo politiche?
I due protagonisti (Tye
Sheridan e Olivia Cooke) poi sono tratteggiati in maniera piacevole e fornendo
loro le caratteristiche essenziali per il film.
Splendidi i costumi, così
come la colonna sonora di Alan Silvestri (compositore, fra gli altri, di
“Ritorno al futuro”) e gli incredibili effetti speciali ad opera di Neil
Corbould.
I 140 minuti scorrono
rapidamente ma probabilmente un piccolo taglio alla parte iniziale non sarebbe
stato così male.
“Ready Player One” è la
parabola dei giorni nostri in cui le persone si rifugiano nel virtuale per
sfuggire ad una realtà non sempre piacevole e per questo motivo oltre che
divertire fa anche riflettere sulla vita che stiamo vivendo e su quella che ci
aspetta, in un futuro non troppo lontano.
E sicuramente fa venir voglia di
tornare a giocare con tutti quei videogiochi che allietavano le nostre giornate
da piccoli e con quelli che ancora oggi divertono piccoli e grandi.
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