mercoledì 26 febbraio 2020

“La trasparenza del camaleonte” di Anita Pulvirenti: una storia di rinascita, di amore e di Asperger

La trasparenza del camaleonte, Anita Pulvirenti

“Carminia, quando esce di casa, indossa sempre un paio di occhiali da sole. Perché se qualcuno le parla, non riesce a guardarlo negli occhi. Per questa ragione dicono di lei che sia poco socievole, timida quando va bene, acida o antipatica nella peggiore delle ipotesi. Il problema, invece, è che nessuno la conosce davvero.”
Sentirsi strane e non capire perché. A volte proviamo a spiegare le nostre ragioni ma quanti sono disposti ad ascoltarci?

Questa è la storia di Carminia, una quarantenne che vive sola in città e lavora in ufficio come dipendente. Le sue giornate sono ben organizzate in ogni minimo dettaglio ed è sufficiente che anche solo una piccola cosa venga modificata per andare in crisi. 

Lei è sempre stata così, gli altri l’hanno sempre giudicata strana ma ormai se ne è fatta l’abitudine. I momenti nei quali può davvero essere se stessa sono quelli nei quali è nel suo appartamento o dalla nonna sull’isola. Poi un giorno entra in un bar molto particolare e lì prova delle sensazioni nuove che non comprende subito. Potrebbe essere la via verso nuove scoperte, nuove consapevolezze e chissà, verso la serenità.

La trasparenza del camaleonte” (DeA Planeta, gennaio 2020), romanzo d’esordio della quarantenne siciliana Anita Pulvirenti, è una bellissima storia di rinascita e di rivincita nei confronti di una vita dimostratasi per troppo tempo crudele ed oscura.   

“Da piccola si diceva che era nata nel secolo sbagliato. Ma tutti i secoli sarebbero stati sbagliati per lei. L’unica situazione in cui avrebbe potuto sentirsi appagata, e socialmente integrata, forse, sarebbe stata nel neolitico: avrebbe avuto un orto, una grotta tutta per sé e pochi altri primitivi con cui interagire. Nessun doppio senso, proverbi o espressioni facciali da decodificare. Certo, anche scomodità, ma potendo scegliere…”
Anita Pulvirenti

Carminia ha imparato l’arte della trasparenza, adeguandosi alle varie situazioni proprio come un camaleonte, in grado di mimetizzarsi ovunque. 

Vorrebbe poter diventare trasparente e andare oltre il dolore, perché nessuno mai ha provato a capirla veramente. 

Ma è bellissimo osservare il cambiamento che le si offre dinanzi nel momento in cui scopre che, a differenza di quanto le avevano detto i vari specialisti, ha la sindrome di Asperger

Finalmente una motivazione reale per tante cose, per i suoi comportamenti e la consapevolezza che non c’è niente di sbagliato in lei.

Un romanzo scorrevole, una storia molto bella e delicata, un’occasione per imparare qualcosa di più sull'Asperger al di là dei luoghi comuni e delle false dicerie.

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giovedì 6 febbraio 2020

“La volontà del male” di Dan Chaon: quando bene e male, realtà e finzione si fondono senza via di uscita

La volontà del male, Don Chaon

“Il corpo sbatté contro rocce e rami, strusciò sulla ghiaia, ma rimase quasi intatto. In aprile, quando le due matricole del college videro il volto del ragazzo attraverso il sottile strato di ghiaccio tra le canne, dalla riva del vecchio laghetto dove si andava a pattinare, scambiarono il cadavere per un manichino gettato via, o una maschera di Halloween. Stavano raccogliendo campioni d’acqua per il corso di Biologia, e in quel momento si sentivano più inclini alla scienza che alla superstizione. Una delle ragazze si chinò e toccò la guancia del cadavere con il gommino della matita.”

Il male e il bene, la nostra volontà e quella degli altri: che certezza abbiamo in relazione a ciò che ci accade quotidianamente e a ciò che ci è accaduto nel passato

Vi siete mai chiesti se il passato che ricordate, dal più remoto ad oggi, è frutto della vostra esperienza o di ciò che vi è stato raccontato da altri? Quante volte avete riflettuto su fatti della vostra infanzia e avete affermato ‘certo che me lo ricordo’? Ma di quel fatto non vi aveva parlato più volte vostra madre? E non potrebbe averlo fatto talmente tante volte da essersi sedimentato in un piccolo cassetto del vostro cervello tramutandolo involontariamente in un ricordo che ricordo non lo è mai stato?

È su ragionamenti di questo genere che si basa il romanzo “La volontà del male” (NN Editore, 2019, traduzione di Silvia Castoldi) dello statunitense Dan Chaon.

Protagonista Dustin Tillman, i cui genitori e zii vennero uccisi trent’anni prima dal fratellastro Rusty. Quest’ultimo venne condannato grazie alle testimonianze dello stesso Dustin e della cugina Kate. Quella storia era ormai lontana nel tempo ma quando Rusty viene rilasciato perché tutte le accuse su di lui sono cadute si riapre una voragine che mette a rischio la vita di tutti. Dustin ora è sposato, ha due figli e svolge la professione di psicologo. Improvvisamente appare poi Aqil, un ex poliziotto che sta indagando sulla scomparsa di alcuni giovani ragazzi e che è convinto sia opera di un serial killer. Dustin precipita in una confusione che potrebbe coinvolgere tutti e portarlo a scelte né semplici né coscienziose.

“La volontà del male” è un thriller che tiene il lettore incollato alle pagine dalla prima all'ultima.
Sto parlando di quasi cinquecento pagine, un po’ tantine in genere ma non in questo caso
Dan Chaon
per il quale erano necessarie. 

Senza sarebbe stato complicato farsi un’idea generale di tutti i fatti e personaggi. La maestria dell’autore sta proprio in questo, nell'aver creato una serie di intrecci ben organizzati nelle quali ascoltiamo le voci di tutti.

“Stai bene quando sei fuori da te stesso! Ti premi dentro un’altra vita e anche lei preme dentro di te, e poi la pressione si stabilizza: alcune parti di te sono state sostituite, o quantomeno diluite. Per il momento, tutte le cose che strisciavano in lenti cerchi interminabili attorno alla circonferenza della tua mente sono stata spazzate via, dentro uno scarico. Stai indagando, e l’indagine ti stringe tra le braccia e focalizza la tua attenzione.”

Non ci sono solamente un protagonista e l’autore ma sono presenti le voci di tutti i soggetti coinvolti e anziché creare confusione questo procura quel qualcosa in più ad un romanzo davvero intenso dal punto di vista della trama.

Dopotutto nei romanzi come nella vita ascoltare tutti i punti di vista è importante proprio per riuscire a comprendere ogni piccolo aspetto della questione.

“La volontà del male” è tanto avvincente quanto inquietante. Proverà (e a volte ci riuscirà) a togliervi il sonno la notte e a tormentare le vostre giornate.

Vi domanderete chi ha fatto cosa in questa storia e se ciò che eravate certi di aver fatto voi in passato non sia invece mai accaduto.

Gli amanti del genere ne rimarranno conquistati e tutti gli altri desidereranno non approdare mai all'ultima pagina.

Buona lettura!

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