venerdì 4 agosto 2023

“29 virgola 9 periodico” di Sara Pollini: alla ricerca della felicità sulle tracce della Beat Generation

29 virgola 9 periodico, Sara Pollini

“Doveva partire. L’ispirazione sarebbe arrivata solo se avesse saputo coltivarla. Se avesse respirato aria intrisa di fiumi e ribellione. Se avesse mangiato poesia e bevuto assenzio, se avesse guardato lo stesso cielo che guardavano Jack Kerouac, Allen Ginsberg e William Burroughs, giusto in tempo per perdersi di nuovo al calare della notte. Doveva bere whisky soda dagli stessi bicchieri, pisciare birra nella stessa latrina. Doveva sentire la vita sulla pelle. Anzi, sotto.”

Giovanni compirà trenta anni tra pochi mesi e questo lo ossessiona così tanto da portarlo a riflettere sul suo passato e presente, arrivando alla conclusione di non aver mai combinato niente di davvero rilevante. Il suo intento è di fare qualcosa che lo porti alla felicità tanto agognata e di allontanarsi da una famiglia per lui opprimente. 

Va detto che è un ragazzo molto particolare con una passione per tutto ciò che è sregolato, tra queste la Beat Generation, il movimento culturale che si sviluppò in America negli anni Cinquanta con Jack Kerouac tra i principali esponenti.

Giovanni vorrebbe emularne i passi ed è così che partorisce un’idea che è certo gli cambierà la vita: partire per San Francisco, fare ciò che Kerouac e compagni facevano, frequentare gli stessi luoghi e perfino scrivere un romanzo.

Sarà un viaggio da sogno ma il risveglio, una volta giunto a destinazione, non sarà dei migliori, e ben poco risulterà come lo aveva immaginato. Inoltre, le abitudini sfrenate di Kerouac non sono per tutti e il famoso scrittore è a proprio causa di queste che morì precocemente.

Riuscirà Giovanni a trovare l’ispirazione e la felicità desiderate? E, soprattutto, riuscirà a scrivere il libro che potrebbe cambiargli la vita?

“29 virgola 9 periodico” (Porto Seguro, 2023) è il primo romanzo della milanese Sara Pollini che di mestiere scrive slogan e altre cosette per le auto, le birre e i mobili svedesi.

Una storia nella quale il viaggio fisico incontra quello mentale, all’inseguimento di un qualcosa che chissà se esiste ancora.

“Doveva avere una vita più interessante, una vita on the road. Il resto sarebbe arrivato.”

Giovanni potrebbe essere uno di noi, nei momenti di incertezza delle nostre esistenze, quando capire chi fossimo e cosa volessimo sembrava la cosa più complicata che avremo dovuto affrontare.

Sara Pollini
“29 virgola 9 periodico” è anche un bellissimo viaggio in una San Francisco magica, con il suo iconico Golden Gate Bridge, le stradine che nascondono localini fuori dal tempo e l’immenso Oceano Pacifico.

Ma non è solo questo, è anche il faccia a faccia con le insidie della quotidianità sempre pronte a ghermire chi, come Giovanni, si scopre fragile e non ancora pronto a prendere decisioni importanti.

“Ma poi la sua mente si rimise a macinare ipotesi. Forse era il segno che aspettava, la conferma che era davvero lui, l’erede moderno della Beat Generation.”

Droga e alcol, amici poco affidabili e festini senza fine: il nostro amico, non lo si può non considerare tale dopo averlo accompagnato per quasi duecento pagine, si sarebbe dovuto comportare in modo differente o noi avremo compiuto le stesse scelte, al suo posto?

Giudicare qualcuno non è mai corretto ma il finale dolceamaro ci porta sicuramente a riflettere su quanto accade, sul mondo che stiamo vivendo, sul disorientamento nostro e di tutti quei giovani che faticano a trovare un posto nel mondo e che troppo spesso si ritrovano vittime dell’emulazione scordando di coltivare la propria personalità.

Un romanzo scorrevole, piacevole, ironico e divertente quanto basta, con una scrittura che potrà certamente essere affinata e ulteriormente potenziata.  

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