Il cacciatore di sogni, Sara Rattaro |
“E così, mentre mio fratello e decine di altri passeggeri cercavano di ottenere l’autografo di Diego Armando Maradona, mia madre sfogliava una rivista di viaggi e l’aereo conquistava il cielo, io ho ascoltato la parte più emozionante della storia più bella del mondo, la storia di Albert Sabin, l’uomo che salvò il mondo.”
Esiste una serie di libri
che narrano storie di persone divenute famose per diverse ragioni: si può
trattare di un personaggio storico, di uno scrittore, di uno scienziato, di un
calciatore o altro. Non parlo di semplici biografie ma di libri scritti per
bambini o ragazzi, dal linguaggio discorsivo e l’atmosfera sognante. I libri
scolastici, a volte noiosi, possono essere messi da parte e tutti possono scoprire grandi storie con leggerezza.
Sara Rattaro si è
cimentata stavolta con un genere differente dal solito e ha raccontato una
storia bellissima, anzi due: quella di Luca, un bambino che sogna di fare il
pianista, e quella di Albert Sabin, medico che ha salvato il mondo da quella
terribile malattia che era la poliomielite.
Luca si trova in Spagna con la
madre e il fratello e si è rotto una mano. A causa di questo piccolo incidente
sono costretti a posticipare il volo del ritorno ed è su quell'aereo che li
riporterà in Italia che avvengono due incredibili incontri: uno è quello con
Diego Armando Maradona, idolo del fratello, l’altro quello con Bruce, un
signore discreto e somigliante a Babbo Natale che racconta a Luca un’incredibile
storia, quella di Albert Sabin, lo scienziato che salvò letteralmente il mondo.
Ancora una volta la scrittrice
genovese (che con "Splendi più che puoi", Garzanti 2016, si è
aggiudicata il Premio Rapallo Carige per
la donna scrittrice e che più di recente ha travolto i lettori con “L’amore addosso”, Sperling & Kupfer 2017) ha utilizzato la sua penna per regalare
emozioni stavolta con un libro per ragazzi con bellissime illustrazioni in apertura di ogni capitolo.
Sara Rattaro ©Rebecca Mais |
“Il cacciatore di sogni” (Mondadori, ottobre 2017) è proprio questo,
un insieme di emozioni che scaturiscono dall'incredibile racconto di un uomo
che dedicò la sua vita a salvare bambini.
E Luca è uno di quei bambini, pieno
di sogni che rischiano di frantumarsi prima ancora che questi vengano espressi.
“Il cacciatore di sogni”
mostra l’umiltà dei grandi, quelli con la g maiuscola, insegna l’importanza dei
sogni ad ogni età, aiuta a riflettere su ciò che oggi diamo per scontato, come
i vaccini.
Immagino che quest’ultimo non fosse l’intento dell’autrice, ma come
non pensare a tutti coloro che di recente si sono rifiutati di vaccinare i
propri figli rivendicando la libertà di scelta nelle cure mediche pur
consapevoli (oppure no?) delle migliaia di bambini morti a causa di un vaccino
che non esisteva?
“Ho appoggiato la testa
al finestrino. Non riuscivo a staccare gli occhi della bocca di quell’uomo.
Ogni parola, ogni gesto sembravano magici. Ho pensato che non mi sarei alzato
da lì nemmeno se in
quel momento, seduto nelle prime file, ci fosse stato il
mitico Amadeus Mozart. Sarei rimasto lì con Albert e Bruce.”
Albert Sabin |
“Il cacciatore di sogni”
è una storia da leggere con occhi di bambino curioso, ma attenzione: una volta
superata la prima pagina vi sarà difficile staccarvi prima della fine.
Il desiderio di scoprire
cosa accadrà a Luca e chi era questo Sabin che affrontò guerre e tutti coloro
che non gli diedero fiducia vi spingerà a leggere questo libro tutto d’un
fiato.
E al termine rimarrete sorpresi, la commozione avrà il sopravvento e ripenserete
alle imprese dei grandi della storia, quelli grazie ai quali siamo qui oggi, perché hanno sognato senza smettere mai di farlo.
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