Le congetture di Bonelli, Cristina Biolcati |
“Ci hanno appena chiamato i rapitori. Non vogliono assolutamente che venga avvertita la polizia, altrimenti lo uccidono. Esigono due milioni di euro entro domani sera. Dicono anche che se facciamo tutto per bene, lo rilasceranno e non gli faranno alcun male. Annelise sentì la stanza roteare e inghiottirla. Avrebbe voluto dire tante cose. Ma come era potuto accadere? Dove era successo? Chi aveva potuto fare una cosa simile?”
Quando il figlio di un
noto gioielliere scompare viene ingaggiato l’investigatore Bonelli, con la speranza
che questo risolva il caso senza necessità di coinvolgere la polizia. Pare si
tratti di rapimento e la moglie Annelise non ha intenzione di restare con le
mani in mano. Lei e Bonelli si ritrovano ad investigare insieme e a fare coppia
in modo più ravvicinato di quanto avrebbero immaginato. Ma che fine ha fatto
Renato Malaspina? E Bonelli è davvero un investigatore? Con chi parla in modo
così losca al telefono?
Dopo infiniti racconti e
innumerevoli poesie la veneta Cristina Biolcati ci ha regalato il suo primo
romanzo, un thriller italiano coinvolgente, dallo stile riconoscibile e con una
protagonista femminile forte e interessante.
“Le congetture di Bonelli”
(Delos Digital, marzo 2020) principia come il più classico dei thriller, con un
mistero ed un investigatore che viene chiamato ad indagare. Con l’avanzare
delle pagine compare Annelise, la vera protagonista, e lei ribalta tutto, donando un tocco più femminile
a tutto ciò che accade, mettendo a disposizione il suo intuito e il suo essere
passionale in ogni momento della vita.
Non mancano morti e sangue, da thriller che si rispetti e per accontentare i lettori di tutti i gusti.
Cristina Biolcati |
“Bonelli cacciò un urlo
rauco e intimò ad Annelise di non avvicinarsi. Quando lei avanzò, nonostante
tutto, vide un braccio spuntare. Una mano femminile con unghie laccate di
rosso. Si coprì gli occhi e andò a sedersi poco distante, incapace di
controllare il respiro. Mentre era incerta se vomitare o riuscire a
trattenersi, udì Ernesto urlare a sua volta, come un animale ferito. E Bonelli
che gli chiedeva di chi fosse quel cadavere.”
Oltre alle indagini risulta
coinvolgente l’appassionante storia d’amore che si sviluppa parallelamente alla
scoperta degli indizi che porteranno alla risoluzione del caso.
“Si baciarono, come
fossero due disperati aggrappati ad un ramo che riaffiora dalle sabbie mobili.
E questa volta fu un baci o appassionato, che andò oltre la stanchezza e la
lucidità. Due esseri simili e soli, che si erano ritrovati e si attraevano.”
Niente è come sembra, i
colpi di scena si susseguono dalla prima all'ultima pagina e annoiarsi o
volersi fermare nella lettura è impossibile.
Ben scritto, dall'intreccio ben sviluppato e non prevedibile, con quel tocco di ironia che non guasta mai e che diverte, questa è la lettura perfetta per gli amanti
del genere, ma non solo.
Di positivo ha proprio
questo: si presta ad essere inserito in diversi generi, non limitandosi al
thriller, conquistando così l’apprezzamento di una più ampia gamma di lettori, coloro
che amano i romanzi vivi, mai statici, dal finale difficilmente intuibile e con
la possibilità (auspicata da tutti coloro che ameranno questo primo romanzo) di
un secondo capitolo.
Insomma, un esordio nel
mondo del romanzo niente male per una scrittrice che ci aveva ben abituato con
le sue storie e i versi sempre appassionati e credibili.
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