Gli abissi dei porci, Alessandro Montoro
“All’interno della stanza rischiarata, in quella che poteva benissimo essere una delle cabine a bordo dell’ammiraglia, contemplai una vita aliena viva e pulsante. Una polvere rossa ricopriva ogni superficie come un velo cremisi, un piccolo deserto in miniatura con tanto di dune e valli scolpite da venti impossibili.”
È un giorno come gli altri quando Marcus Talon, matematico svizzero abitudinario, viene prelevato dalla Coalizione della Terra Unita. Qualcosa di inaspettato e di non identificato è precipitato nella Fossa delle Marianne e tutto ciò che si ha è un segnale sconosciuto ed incomprensibile.
È questo il motivo per il quale sono stati
radunati i più importanti studiosi in ogni campo e solamente quando tutti
saranno arrivati si procederà ad indagare più a fondo e con le giuste
strumentazioni; si cerca di osservare quella che sembra una cabina di un mezzo
di trasporto e nel momento in cui le immagini diventano più nitide tutti
trasaliscono. Quanto visto riporta Talon ad una serie di fantascienza, Tiefseeschweine,
vista qualche tempo prima sulla piattaforma di una pay-tv.
Le due cose hanno a che
fare l’una con l’altra? E cosa sta accadendo realmente? La Terra è in pericolo
e un’epidemia sembra stia per esplodere da un momento all’altro.
Riusciranno a fare
qualcosa Talon e gli altri studiosi? E chi o cosa sono quegli esseri nella
profondità dei mari?
“Gli abissi dei porci” (Delos Digital, marzo
2023) è il primo romanzo di Alessandro Montoro (collana Nuova Frontiera –
Fantascienza) classe 1990, consulente per una grande multinazionale di IT che
negli anni ha ricevuto diversi riconoscimenti per i suoi scritti, vanta la pubblicazione
di due suoi racconti nella collana Urania Collezione Mondadori e si è
recentemente classificato tra i finalisti del Premio Odissea 2023.
Un’odissea vera e propria
ambientata in quello che potrebbe essere la nostra realtà, immaginando che
questa possa essere sconvolta improvvisamente da qualcosa di simile ma ben più
grave dell’epidemia da noi appena vissuta.
“Era impossibile essere
intrappolati nel sogno della malattia e non avere alcun modo di accorgersene?
Stavo vivendo davvero la mia vita? Se la realtà era ciò che il mio cervello
interpretava come vero, non potevo eliminare questa ipotesi.”
Osserviamo passo passo
ciò che accade, ci caliamo anche noi negli abissi e come Talon e colleghi
rimaniamo stupiti dalla sconvolgente scoperta. E sempre con loro attraversiamo
il precipitare degli avvenimenti e l’isolamento al quale il mondo intero è
costretto. Alessandro Montoro
Sorridiamo per quel tocco
di ironia che non gusta per nulla e ci domandiamo che fine faremo se capitasse
oggi qualcosa del genere.
La fantasia di Montoro
non ha fine e tra porci e fragole la realtà che ci regala in questo suo lavoro fantascientifico, godibile anche da coloro che normalmente non prediligono tale
genere letterario, è davvero assurda e inimmaginabile.
“Prima avevamo questo bel
verde naturale sempre davanti agli occhi, ovunque andavamo, ma nessuno lo
vedeva davvero.”
Un viaggio verso luoghi e
mondi, malattie e invasioni che si scontrano con l’eterno dubbio sulle nostre
esistenze: è realtà quella che conosciamo o stiamo sperimentando ciò che
qualcuno ha deciso per noi?
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