venerdì 2 giugno 2023

“Là qualcuno è morto” di Cristina Biolcati: un misterioso delitto irrisolto tra adolescenti e vite stravolte

Là qualcuno è morto, Cristina Biolcati



“Era un mostro che a lungo la nostra città aveva nutrito e il fatto che non fosse mai stato individuato non ci faceva sentire al sicuro. Lo sognavamo acquattato nel buio, negli anfratti della villa. Magari coi denti aguzzi, i canini sporgenti. La pelle marcia di morto che cammina.”

Cinzia Bonutti era una giovane ragazza che desiderava solamente vivere come tutte le adolescenti. Era il 1985 quando venne uccisa e furono il fratello Giuliano e l’amico di quest’ultimo, Pietro, entrambi tredicenni, ad essere ritenuti colpevoli.

Alex Peppe ai tempi era compagno di classe dei due ragazzi e ora che è giornalista continua ad essere ossessionato da quella storia e decide di indagare a fondo per poter scrivere un articolo in occasione del funerale di uno dei presunti assassini.

Le cose si faranno ben più complicate di come immaginava e segreti rimasti tali per troppo tempo metteranno a rischio la sua stessa vita.

“La qualcuno è morto” (Delos Digital, febbraio 2023) è uno degli ultimi racconti lunghi di Cristina Biolcati, scrittrice e poetessa ferrarese e padovana d’adozione, per la collana Delos Crime.

Una storia davvero bella e coinvolgente che si divide tra racconto di formazione e thriller, tra le vite di tre adolescenti e il mistero di una morte sulla quale non si indagò come sarebbe stato necessario fare.

“Quel moccioso conosceva bene l’abitazione, sissignore, perché studiava sempre con Giuliano. Però, neanche il tempo di salire su, al primo piano, che il fantomatico killer si era già dileguato. Ha sempre detto di essere entrato in camera di Cinzia e di averla trovata a terra, colpita a morte. E l’assassino, nel frattempo, dov’era finito? Nessuno potrebbe sparire in così poco tempo. Come abbiamo potuto credere a una cosa del genere?”

Il binomio bene – male è centrale: cosa e chi si annida nelle nostre quotidianità ed è possibile renderci conto delle reali intenzioni delle persone? Come distinguere le bugie dalla verità?

Cristina Biolcati
Ha davvero senso riaprire un caso dopo oltre quarant’anni o è meglio tacere per il bene di chissà chi?

“Faceva paura allora e fa paura ancora adesso il fatto che il male si sia sprigionato nella più sonnacchiosa delle quotidianità, non è vero?”

“La qualcuno è morto” è un crescendo di tensione, una scoperta di indizi che ci conducono piano piano verso la verità e le indagini insieme al protagonista diventano così ancora più intriganti e coinvolgenti.

Un bel racconto il cui unico difetto è quello di essere troppo breve, perché non ci si vorrebbe fermare ancora dopo essere state così coinvolte dalle vicende.

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