martedì 27 giugno 2023

“Il filo di Elisa” di Vittoria Silvestrini: amori e gelosie in una storia di amore puro e autentico

Il filo di Elisa, Vittoria Silvestrini

“Camminavo con il naso per aria, riempiendo le mie narici e i miei polmoni dell’odore primaverile che tanto amavo. Mi sentivo il cuore leggero, e con esso il mio intero corpo; era come se i miei piedi si staccassero dal marciapiede e mi permettessero di volare sopra i tetti di Lecco, come Margherita vola sopra i tetti di Mosca.”

Lecco, 1996. Elisa è una giovane ragazza che frequenta il Liceo Linguistico della sua città. La passione per le lingue e per le altre culture l’ha sempre caratterizzata e nonostante la perdita dei genitori in tenera età la sua vita con la zia, che si prende cura di lei come una madre, è felice. 

Manca però qualcosa nella sua vita, un ragazzo che la faccia sentire importante e che la ami davvero. Sembra tutto perfetto quando conosce Sasha, il ragazzo russo trasferitosi a Lecco con la famiglia, se non fosse per l’invidia di qualcuno che vuole rovinare ogni cosa.

“Il filo di Elisa” (Independentlypublished, giugno 2023) è il romanzo di esordio di Vittoria Silvestrini, anch’essa, proprio come Elisa, appassionata di lingue straniere e culture di ogni parte del mondo, con una predilezione per l’emisfero orientale, e viaggiatrice instancabile.

Una storia d'amore adolescenziale che nasce con naturalezza e in modo del tutto non artificioso. Un ragazzo e una ragazza che si incontrano nel posto giusto al momento giusto, quando entrambi desideravano solo essere amati e compresi.

Tutto si complicherà a causa di un vecchio spasimante che, come purtroppo capita anche nella nostra realtà, aspetto questo molto attuale del romanzo, non riesce a farsene una ragione del fatto che lei abbia una vita anche senza di lui.

“Coraggiosamente, raccontai per filo e per segno tutta la storia, partendo dalle dicerie sulla famiglia di Sasha, passando per le minacce fisiche ed epistolari, fino ad arrivare agli ultimi eventi.”

Vittoria Silvestrini
La protagonista è una sognatrice che non dimentica però l’importanza dell’istruzione, degli affetti e dell’ampliare i propri orizzonti senza discriminazioni.

Un buon esordio per la Silvestrini, classe 1997, laurea magistrale in Comunicazione, Informazione, Editoria, che ci regala bellissime descrizioni della Lecco che l’ha vista nascere ed una storia d’amore pura e genuina come poche di questi tempi.

“E ora mi ritrovavo a parlarle di quel ragazzo meraviglioso venuto dal freddo, il mio principe azzurro. Aleksandr. Sasha. Sapevo che la Russia nella sua lunga storia aveva avuto dei sovrani con questo nome, e questo lo rendeva ancora più speciale. Il ragazzo che amavo aveva un nome regale, anzi, imperiale.”

“Il filo di Elisa” è l’ideale per chi ha voglia di una lettura leggera e non troppo lunga (poco più di centro le pagine), nonostante alcuni dialoghi un po’ troppo forzati, e che tendono talvolta a cadere nell’eccessiva colloquialità, che non rovinano però la godibilità della storia.

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