Il filo di Elisa, Vittoria Silvestrini |
“Camminavo con il naso per aria, riempiendo le mie narici e i miei polmoni dell’odore primaverile che tanto amavo. Mi sentivo il cuore leggero, e con esso il mio intero corpo; era come se i miei piedi si staccassero dal marciapiede e mi permettessero di volare sopra i tetti di Lecco, come Margherita vola sopra i tetti di Mosca.”
Lecco, 1996. Elisa è una giovane ragazza che frequenta il Liceo Linguistico della sua città. La passione per le lingue e per le altre culture l’ha sempre caratterizzata e nonostante la perdita dei genitori in tenera età la sua vita con la zia, che si prende cura di lei come una madre, è felice.
Manca però qualcosa nella sua vita, un ragazzo
che la faccia sentire importante e che la ami davvero. Sembra tutto perfetto
quando conosce Sasha, il ragazzo russo trasferitosi a Lecco con la famiglia, se non
fosse per l’invidia di qualcuno che vuole rovinare ogni cosa.
“Il filo di Elisa” (Independentlypublished, giugno 2023) è il romanzo di esordio di Vittoria Silvestrini,
anch’essa, proprio come Elisa, appassionata di lingue straniere e culture di
ogni parte del mondo, con una predilezione per l’emisfero orientale, e
viaggiatrice instancabile.
Una storia d'amore adolescenziale
che nasce con naturalezza e in modo del tutto non artificioso. Un ragazzo e una
ragazza che si incontrano nel posto giusto al momento giusto, quando entrambi
desideravano solo essere amati e compresi.
Tutto si complicherà a
causa di un vecchio spasimante che, come purtroppo capita anche nella nostra
realtà, aspetto questo molto attuale del romanzo, non riesce a farsene una
ragione del fatto che lei abbia una vita anche senza di lui.
“Coraggiosamente,
raccontai per filo e per segno tutta la storia, partendo dalle dicerie sulla
famiglia di Sasha, passando per le minacce fisiche ed epistolari, fino ad
arrivare agli ultimi eventi.”
Vittoria Silvestrini |
Un buon esordio per la
Silvestrini, classe 1997, laurea magistrale in Comunicazione, Informazione,
Editoria, che ci regala bellissime descrizioni della Lecco che l’ha vista
nascere ed una storia d’amore pura e genuina come poche di questi tempi.
“E ora mi ritrovavo a
parlarle di quel ragazzo meraviglioso venuto dal freddo, il mio principe
azzurro. Aleksandr. Sasha. Sapevo che la Russia nella sua lunga storia aveva
avuto dei sovrani con questo nome, e questo lo rendeva ancora più speciale. Il
ragazzo che amavo aveva un nome regale, anzi, imperiale.”
“Il filo di Elisa” è l’ideale
per chi ha voglia di una lettura leggera e non troppo lunga (poco più di centro
le pagine), nonostante alcuni dialoghi un po’ troppo forzati, e che tendono
talvolta a cadere nell’eccessiva colloquialità, che non rovinano però la
godibilità della storia.
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Ottima descrizione 👌
RispondiEliminaGrazie!! 😊
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