Il suono delle sue ferite, Cristina Biolcati |
“Un tonfo, fortissimo. Dopo aver recuperato il cappello della tolda, Pardini si rialzò di botto e si girò a guardare gli altri. Vide i loro volti, seguì i loro sguardi e comprese. Uomo in mare! Il grassone, padre di famiglia, arrancava e si agitava in maniera scomposta nelle acque oceaniche della Grande Baia Australiana, a pochi metri da lui, ci stava uno dei predatori più temuti dei mari.”
Port Lincoln, Australia meridionale. Un gruppo di turisti italiani si prepara a salpare verso le Neptune Islands con la speranza di avvistare qualche squalo bianco e di poter sperimentare un eventuale incontro ravvicinato.
Tra i partecipanti alla gita in
mare l’ispettore Pardini che si trova lì per colpa del cognato che ha deciso di
regalargli un viaggio da lui poco gradito. Poi però qualcosa accade, un uomo finisce
in mare e non c’è scampo per lui. Quello che parrebbe un semplice incidente non
convince Pardini che decide di sfoderare le sue doti investigative con la speranza
di risolvere il caso e, perché no, ottenere, al ritorno a casa, il
riconoscimento che merita.
“Quel mare che odiava era
lì, ma non gli avrebbe rovinato la vita. Se solo avesse alzato gli occhi,
avrebbe visto un ragazzino affacciato a un balcone, su al terzo piano. Paolo
Cordioli non dormiva e, nascosto dietro le tende voluminose di quella stanza
d’albergo, aveva visto tutto.”
“Il suono delle sue ferite”
(Delos Digital, collana Delos Passport, giugno 2021) è il nuovo romanzo di
Cristina Biolcati, scrittrice e poetessa ferrarese e padovana d’adozione.
Dopo “Le congetture di Bonelli” Cristina è tornata con un giallo in piena regola, stavolta ambientato in Australia e ancora una volta con un protagonista ben delineato ed una scrittura abile e riconoscibile.
“Il suono delle sue ferite” ci porta in pieno mare ad indagare su una morte che parrebbe priva di misteri ma è sufficiente immedesimarsi nei ragionamenti di Pardini per comprendere quanto i più piccoli dettagli siano importanti e possano cambiare ciò che vediamo.
Cristina Biolcati |
“Perché si uccide? Questa
era la domanda da farsi. La risposta? Per denaro, per vendetta, oppure per
amore. Ne era ben consapevole Pardini e con quell’idea affrontò in silenzio la
fine di quel viaggio assurdo.”
Un romanzo breve che
racchiude in sé diverse riflessioni, in parte sul presunto delitto ma
soprattutto sulla vita dell’ispettore italiano.
Perché a rendere particolare
questa storia non è tanto la gita in mare alla ricerca degli squali ma ciò che,
verso la fine, intuiamo del protagonista e di ciò che davvero gli sta a cuore.
Che il suo essere
continuamente sarcastico nasconda dell’altro? O forse lui è proprio come ama
mostrarsi, sempre scorbutico e persino presuntuoso?
L’ironia e il ritmo
incalzante fanno divorare “Il suono delle sue ferite” e anche stavolta Cristina Biolcati ci porta nel suo mondo fatto di azione, di amore, non a caso, per gli
squali bianchi, di sensibilità profonda e di storie sempre nuove e
indimenticabili.
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