lunedì 26 luglio 2021

“La stazione termale” di Serena Lavezzi: una delicata storia d’amore giapponese tra fiori e origami

La stazione termale, Serena Lavezzi

“Io ascolto tutto. Le sue parole mi avvolgono, sono lusingata e tremendamente imbarazzata da queste attenzioni. Cosa si risponde quando qualcuno che non si conosce si affaccia sulla nostra anima senza preavviso? E quando, senza timore, traduce ciò che anche gli occhi tentano di nascondere?”

Yukiko ha deciso di cambiare vita, di lasciare una città ed un lavoro che non le permettevano di esprimere il meglio di sé e quasi per caso si ritrova a lavorare in una stazione termale, in un piccolo villaggio giapponese. Qui si occupa di tenere pulito il cortile e tenere in ordine la veranda principale, quella che gli ospiti vedono appena arrivati.

Un giorno giunge alle terme un famoso maestro di origami che rimane colpito dalla giovane ragazza. Lei non se ne rende conto immediatamente e quando i due cominciano a conoscersi Yukiko comprende che qualcosa di speciale di quell’uomo l’affascina, come mai le era capitato prima. È in quel momento che un nuovo sentimento nasce dando il via ad un bellissimo viaggio tra le stagioni e le tradizioni di un luogo magico e quieto.

“La stazione termale”, una delle ultime pubblicazioni della scrittrice piemontese Serena Lavezzi, è uno dei quattro libretti facenti parte della collana Milena in love - Colpo di fulmine. Quattro storie che raccontano l’amore in luoghi e sfaccettature differenti, seconda la sensibilità propria delle singole autrici italiane.

Nello specifico “La stazione termale” ci introduce nel Giappone delle terme, una pratica millenaria ed una tappa obbligatoria per chi decide di visitare l’affascinante Paese del Sol Levante.  

Serena Lavezzi
È il luogo ideale per chi cerca serenità e desidera vivere un’esperienza che si potrebbe definire quasi mistica.

È il luogo nel quale Yukiko si rifugia e che potrebbe donarle quelle sensazioni e sentimenti da tanto desiderate.

“Come saprà io lavoro con la carta, che non è poi molto diverso dall’avere a che fare con i fiori. Delicatezza e forza servono in misura eguale e lei è dotata di entrambe, a mio parere.”

Un racconto breve, poco più di quaranta pagine, denso però di emozioni, di delicatezza, di leggerezza, ben scritto, l’ideale per una bella lettura estiva che al suo termine lascia un sorriso sulle nostre labbra e un fremito nel nostro cuore.

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