“Si dovrebbe, almeno ogni giorno, ascoltare qualche canzone, leggere una bella poesia, vedere un bel quadro, e, se possibile, dire qualche parola ragionevole.” (J. W. von Goethe)
Eccoci al terzo
appuntamento con la poesia del romano Marco Giuli.
“I miei sbagli” è una delle cinquanta liriche della raccolta “L'anima de li pensieri mia” (gennaio 2021, autopubblicazione disponibile su Amazon).
Marco Giuli |
Per saperne di più su questa e sull’autore andate a leggere l’intervista che trovate qui.
Questa lirica si mostra come una sorta di esame di coscienza nel quale l’autore ripensa a quanto fatto in passato, a quanto avrebbe potuto fare, all'amore, ai rimorsi e alla consapevolezza del valore degli errori commessi.
Marco Giuli sa di aver sbagliato ma sa anche che da questo si può imparare e che ogni errore lo ha portato ad essere ciò che è oggi.
Un
insegnamento sul passato, una nuova speranza per il presente e per il futuro.
Sai Erichè, ne ho combinate tante in questi anni
e se me guardo indietro avoja a raccontare
se faccio un bilancio di gioie e di danni
rischio soltanto di farmi del male.
Non so mai stato un figlio perfetto
E Dio solo sa quanto avrei voluto
che per timidezza non mostravo il mio affetto
nemmeno quando, porca miseria, avrei potuto.
Non sono mai stato un bravo fidanzato
anche se di amore ce ne ho messo tanto
anzi a volte per il troppo amor dato
ho perso le persone che avevo accanto.
E se ce penso bene, sai Erichè,
non sono mai stato come avrei voluto
ho perso anni a domandarmi perché
raccogliendo risposte nel tempo perduto.
Perché in fondo me chiedo, e sta volta davvero
che se so fatto così un motivo ce sarà
Ringrazio Iddio e ne vado fiero
di tutti gli sbagli che me farà fa.
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