“La poesia, nel passato, era al centro della nostra società, ma con la modernità si è ritirata ai suoi margini. Io penso che l'esilio della poesia sia anche l'esilio del meglio del genere umano.” Octavio Paz
Dicembre è
arrivato e anche quest’anno volge al termine.
Il Natale è
alle porte e tutti abbiamo negli occhi le luci degli alberi e delle decorazioni
natalizie. Ma non è solo questo, è anche una malinconia che ci pervade in
maniera quasi inspiegabile.
È forse il
periodo dell’anno più complicato, quello durante il quale i pensieri, non
sempre positivi, riemergono, e la tristezza tenta di avvolgerci senza che noi
possiamo farci qualcosa.
Ma è anche
quello nel quale la speranza si fa viva ed è ad essa che ci appigliamo per
qualcosa di migliore e un pizzico di meritata serenità.
“Le luci ebbre”
è la poesia natalizia di Cristina Biolcati che ancora una volta ringrazio.
Versi potenti che
dalla ruvidezza sfociano in delicato amore.
![]() |
Cristina Biolcati |
A ciascuno la
propria interpretazione e... Buone Feste a tutte e tutti!
A Natale, colmeremo la fame di colori,
col maglioncino rosso e blu.
Sarà bello. Un manto di neve sui fiori
vorticherà nella sfera di vetro.
Tu fingerai di non vedere la notte
allungare le sue ombre di morte,
coi lupi neri alle porte che sostano
però non chiedono di entrare.
E poi allora sentirai un tocco,
come ruvida carezza scalfita.
Girerai la testa, ebbra di festa,
ignorando la bestia che ululava.
Come saggia protesta scorderai
di avere odiato i colori cupi.
Fra il rosa, il celeste e il giallo
riconoscerai quel tenue avvallo
che ti ha fatto arretrare.
Son tutte belle le luci, amore mio,
non temere. Gioia può esserci
anche in un temporale.
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