lunedì 5 dicembre 2022

“Crimini d’Asia” di Serena Lavezzi: una bellissima raccolta di coinvolgenti gialli tra Cina, Giappone e Corea

Crimini d'Asia, Serena Lavezzi

“Ero ancora ragazzo quando un vecchio vicino di casa coreano mi parlò del lago Kiongp’o. Mi disse che quello era un luogo unico, in cui si potevano ammirare cinque lune contemporaneamente. Una in cielo, una riflessa nel lago, una nel bicchiere di liquore, un’altra ancora nell’anima dell’amata e l’ultima negli occhi di chi si sta guardando.”

Tra i tanti libri che mi hanno fatto compagnia questa torrida estate c’è stata una bellissima raccolta di racconti ambientati in Cina, Giappone e Corea che mi ha dato qualche brivido freddo. 

Normalmente preferisco i romanzi ma se i racconti sono davvero belli e ben scritti come questi allora non m’importa!

“Crimini d’Asia” mi ha conquistato fin dalla prima pagina ed è stato bello ritrovare lo stesso riconoscibile della piemontese Serena Lavezzi che ho conosciuto, e amato, con il racconto “La stazione termale” (Milena in love, 2021) e il saggio “Dall’Hokkaidōal Kyūshū - Scrittori giapponesi moderni e contemporanei” (Edizioni Stilnovo, 2021).

“Forse era questa la pista giusta. L’indizio lasciato dal poliziotto in pensione non era un indizio, ma un avvertimento, una confessione.”

I racconti sono tutti differenti fra loro ma hanno in comune la presenza di crimini, più o meno efferati o premeditati. 

Nel primo un giovane universitario appassionato di crimini e serial killer tenta di risolvere un delitto; nel secondo un figlio torna a casa per il funerale del padre e scopre che questo ha lasciato delle lettere che svelano un segreto alquanto inquietante. 

Tra le altre storie troviamo una donna rinchiusa in un manicomio criminale raccontare la sua triste e tragica storia; un poliziotto in pensione non riesce e liberarsi da un vecchio omicidio tanto da arrivare ad un gesto estremo; una figlia viene rapita e la madre con il suo cane fanno di tutto per trovarla; un bambino scompare misteriosamente e nessuno riesce a capire chi sia stato; due coppie di sposi vivono una tragedia che si consuma in cinque atti.

Serena Lavezzi

“Nel monolocale la maggior parte dello spazio, pareti incluse, è stipato di libri. Mi piace leggere. Alcuni sono testi per la scuola naturalmente, ma tanti altri sono letture personali. Ho una passione per gli omicidi.”

Ogni storia è a sé e a differenziarsi è anche la struttura, sempre particolare, originale e così ancora più coinvolgente.

Le trame sono ben pensate ed ogni dettaglio mostra la cura e la preparazione dell’autrice che dell’amore per la letteratura dei Paesi asiatici protagonisti ne ha fatto una professione.

Una raccolta da non perdere da parte di coloro che amano i gialli intriganti e le storie ambientate in luoghi e realtà poco noti e lontani da noi e per questo ancora più interessanti ed affascinanti e talvolta persino commoventi.

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