mercoledì 21 dicembre 2022

Mio fratello Vincent – Ricordi personali di Elisabeth van Gogh: la storia del genio olandese vista con gli occhi della sorella

Mio fratello Vincent - Ricordi personali, Elisabeth van Gogh

“La fronte prominente e già solcata di rughe leggere, con le sopracciglia contratte per l’intensità delle sue riflessioni, sopra occhi piccoli e infossati di colore cangiante, fra il blu e il verde, a seconda della profondità dell’impressione che suscitava in lui la presenza di tutto ciò che lo circondava. Già in così giovane età, dal suo aspetto sgraziato emergeva la profondità di tutto il suo essere. I suoi fratelli e sorelle gli erano estranei; la sua stessa persona gli era estranea, come lo era la sua giovinezza. Non ancora adulto, il suo genio era già totalmente presente in lui, ma lui non ne era consapevole, come un neonato che non sa che cos’è una madre, benché ne riconosca la voce.”

Forse pensavate di aver letto tutto su Vincent van Gogh ma il materiale su di lui è veramente tanto. Inoltre, si parla spessissimo del fratello Theo ma quasi mai della sorella Elisabeth, quarta di sei fratelli della famiglia Van Gogh. Quest’ultima scrisse un testo che riassumeva la vita del fratello toccando le varie tappe del suo percorso esistenziale e artistico.

“Mio fratello Vincent – Ricordi personali” (Via del Vento Edizioni, collana <<I quaderni di Via del Vento>>, seconda edizione, ottobre 2022) di Elisabeth van Gogh (1859-1936), libretto di pregiata fattura, edito in soli mille esemplari singolarmente numerati rappresenta una selezione dal testo originale tradotto direttamente dall’olandese da Francesca Degani.

La narrazione ha inizio ai diciassette anni di Vincent che già allora mostrava la sua profondità e quella timidezza che si diradava nelle numerose lettere che scriveva ai genitori. 

L’arte l’aveva nel sangue e qualunque lavoro intraprese andò avanti solamente se vi era la possibilità di svolgerlo con passione e creatività.

Finì persino in una regione di minatori del Belgio a fare il missionario.

Frequentava i quartieri meno abbienti, osservava la gente comune, amava la natura, i suoi colori, imparava lingue straniere con facilità impressionante, e combatteva con i mostri della malattia che poi un giorno lo portarono via fisicamente da questo mondo.

Elisabeth van Gogh
I genitori non apprezzavano la sua arte ma non gli negarono mai il loro aiuto e non lo fece neppure il caro fratello Theo.

Colpisce il distacco di Elisabeth nel raccontare quel fratello così particolare ma ogni parola trasuda di amore per lui, di rispetto e ammirazione per quello che già allora aveva (e non solamente lei) intuito essere un genio.

Un libretto prezioso, da conservare con cura, che ci mostra un Vincent van Gogh inedito, da leggere e rileggere e del quale godere appieno grazie ai numerosi e significativi (oltre che bellissimi) disegni qui presenti.

Ci sono piccole case editrici che si occupano di grandi autori e pubblicano perle della letteratura mondiale. Una di queste è proprio l’italiana, o meglio pistoiese, Via del VentoEdizioni, fondata nel 1991 da Fabrizio Zollo con l’intento di pubblicare testi inediti e rari di grandi letterati italiani e stranieri del Novecento. Da allora sono innumerevoli i testi pubblicati, le collane sono oggi ben quattro, e quale migliore occasione, queste feste natalizie, per dedicarci a simili preziose letture?

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