Leone, Paola Mastrocola |
“Adesso era una di quelle mamme che aspettano i figli davanti a scuola, com'era stato possibile? Era questo stupore che andava a godersi ogni volta, il martedì. Lo vide uscire tra gli ultimi, correva piano, quasi al rallentatore. Guardava ovunque tranne che davanti, dove l’avrebbe vista. Sempre così. Spaesato, perso. Un bambino che sembrava essersi perso di notte nell’era dei dinosauri. O era solo la sua apprensione di madre?”
Leone, un nome importante
simbolo di forza e coraggio, ma il nostro Leone coraggioso non lo è per nulla
né gli interessa esserlo. Leone ha sei anni, frequenta la prima elementare e ha
una mamma giovane, Katia, che si è separata dal marito e lavora sempre.
La
nonna materna di Leone da qualche mese non c’è più e lui ne sente tanto la
mancanza ma è un bambino che pensa tanto e così a volte preferisce tenersi
dentro le cose e non dirle a nessuno. Un giorno però accade che la madre vede
Leone pregare in strada, in mezzo alla gente, come se niente fosse. Perché
Leone prega? E da quanto tempo lo fa? Che vergogna per quella madre sempre così
discreta… E se poi arrivasse addirittura un diluvio universale in versione
ridotta ma altrettanto sconcertante?
“Leone” (Einaudi, ottobre
2018) è l’ultimo romanzo della torinese Paola Mastrocola, una storia dal sapore
fiabesco ricco di quella delicatezza che permea da sempre la sua scrittura.
Leone è un bambino
delizioso, timido come tanti ma molto più maturo della sua età. Adora la madre
ma si rende conto che non sarebbe in grado di comprendere alcuni suoi
ragionamenti, inoltre lei è sempre così indaffarata e ha dimenticato cosa
significa godersi la vita.
Perché la madre si agita
tanto nel vedere Leone pregare? Forse non lo faceva anche lei da
piccola?
Paola Mastrocola |
Katia non ha tempo ed è
stata travolta dalla vita che le ha fatto dimenticare cos'era e cosa
desiderava. Leone è la sua possibilità di tornare bambina, di riprendere le
redini di un’esistenza dalle mille sfaccettature.
“Leone” è attualità e
poesia, è l’esempio di come la frenesia ci porti a rinchiuderci in noi stessi
ignorando gli altri e tutto ciò che di bello abbiamo intorno.
Leone ci insegna che non
è mai troppo tardi per sognare, che andare oltre le apparenze non è mai
sbagliato, così come non è mai sprecato il tempo dedicato alla riflessione e
alle persone che più amiamo.
“Leone” è magico ed
intenso, un romanzo senza tempo che si fa divorare, che commuove, che porta il
lettore indietro nel tempo e lascia un leggero e piacevole sorriso sulle sue labbra.
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