mercoledì 14 novembre 2018

“Leone” di Paola Mastrocola: una storia senza tempo tra poesia, desideri e voglia di rivalsa

Leone, Paola Mastrocola

“Adesso era una di quelle mamme che aspettano i figli davanti a scuola, com'era stato possibile? Era questo stupore che andava a godersi ogni volta, il martedì. Lo vide uscire tra gli ultimi, correva piano, quasi al rallentatore. Guardava ovunque tranne che davanti, dove l’avrebbe vista. Sempre così. Spaesato, perso. Un bambino che sembrava essersi perso di notte nell’era dei dinosauri. O era solo la sua apprensione di madre?”
Leone, un nome importante simbolo di forza e coraggio, ma il nostro Leone coraggioso non lo è per nulla né gli interessa esserlo. Leone ha sei anni, frequenta la prima elementare e ha una mamma giovane, Katia, che si è separata dal marito e lavora sempre. 

La nonna materna di Leone da qualche mese non c’è più e lui ne sente tanto la mancanza ma è un bambino che pensa tanto e così a volte preferisce tenersi dentro le cose e non dirle a nessuno. Un giorno però accade che la madre vede Leone pregare in strada, in mezzo alla gente, come se niente fosse. Perché Leone prega? E da quanto tempo lo fa? Che vergogna per quella madre sempre così discreta… E se poi arrivasse addirittura un diluvio universale in versione ridotta ma altrettanto sconcertante?

“Leone” (Einaudi, ottobre 2018) è l’ultimo romanzo della torinese Paola Mastrocola, una storia dal sapore fiabesco ricco di quella delicatezza che permea da sempre la sua scrittura.

Leone è un bambino delizioso, timido come tanti ma molto più maturo della sua età. Adora la madre ma si rende conto che non sarebbe in grado di comprendere alcuni suoi ragionamenti, inoltre lei è sempre così indaffarata e ha dimenticato cosa significa godersi la vita.

Perché la madre si agita tanto nel vedere Leone pregare? Forse non lo faceva anche lei da
Paola Mastrocola
piccola?

Katia non ha tempo ed è stata travolta dalla vita che le ha fatto dimenticare cos'era e cosa desiderava. Leone è la sua possibilità di tornare bambina, di riprendere le redini di un’esistenza dalle mille sfaccettature.

“Leone” è attualità e poesia, è l’esempio di come la frenesia ci porti a rinchiuderci in noi stessi ignorando gli altri e tutto ciò che di bello abbiamo intorno.

Leone ci insegna che non è mai troppo tardi per sognare, che andare oltre le apparenze non è mai sbagliato, così come non è mai sprecato il tempo dedicato alla riflessione e alle persone che più amiamo.

“Leone” è magico ed intenso, un romanzo senza tempo che si fa divorare, che commuove, che porta il lettore indietro nel tempo e lascia un leggero e piacevole sorriso sulle sue labbra.  

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