“Io sono proprio come mi vuole il mondo e vivo esattamente la vita che è stata progettata per me in qualche sala riunioni californiana. Questa è la mia ribellione: realizzare il sogno osceno di chi dice di preoccuparsi per me.”
I romanzi atipici, quelli
che hanno una struttura differente dai romanzi classici sono forse quelli che
meglio vengono recepiti dai più giovani, soprattutto da chi non ha l’abitudine
consolidata di leggere. Ciò non sminuisce ciò che è stato scritto ma è
probabilmente l’argomento a prediligere tale forma.
Sì, perché “Confessioni di
un neet” (Fazi Editore, Collana Le Meraviglie, settembre 2018) scritto da Sandro Frizziero è così attuale e
così divertente, lo definirei perfino tragicomico, che la sua lettura è non obbligatoria ma necessaria.
Protagonista di questo
libro è, come dice il titolo, è un neet (acronimo utilizzato per indicare i giovani
che non studiano, non lavorano e che non sono impegnati in attività di
formazione) che vive a Chioggia, nella sua cameretta all'interno della casa dei
genitori.
Questo è il suo regno e ne esce solamente per esigenze veramente
imprescindibili come mangiare o andare in bagno. A farle compagnia le gatte
Asia e Nina che non mancano di esprimere le loro idee con schiettezza a quell'inquilino capitato lì non per loro volontà. Lui non è interessato al lavoro, fonte di
stress e umiliazione, non intende uniformarsi ad una società che sta collassando
e che tutti criticano, vuole solamente digitalizzarsi e divenire un tutt'uno con ciò che davvero importa oggi.
“Confessioni di un neet”
si spaccia per diario di un ragazzo annoiato ma in realtà è la feroce satira
della società che stiamo vivendo, fatta di social networks, di selfies, di ignoranza digitale
e non solo. Come non desiderare starne fuori?
”Insomma, sono un bravo
ragazzo. Forse lo state già capendo. Noi NEET siamo i più rivoluzionari di
tutti e mai e poi mai vorremmo interagire con la società da cui siamo
valorosamente e orgogliosamente fuori.”
Sandro Frizziero |
Che poi quello che si sta
creando ultimamente è proprio un sentimento contrario nei confronti dei social,
sentiamo sempre più giovani affermare di essere stanchi di stare perennemente
collegati, in parte per la ripetitività dei gesti, in parte per la mania, e possibilità, di
controllo sempre maggiore.
“Quando finalmente sarà
diventato pura mole di dati potrò essere ovunque, e sentirmi pienamente
inserito nel flusso di big data che domina il mondo.”
Ma tra tanta ironia e
riflessione di vario tipo ad avere sempre e comunque ragione sono gli splendidi
felini che non fingono, si esprimono con saggezza e offrono la loro
compagnia desiderando in cambio solamente acqua e croccantini.
“Un animale, il gatto,
che ti guarda con lo spirito di chi ti ha fregato, di chi te l’ha fatta sotto
il naso e, per questo, meritevole di rispetto.”
“Confessioni di un neet”
fa morire dal ridere ma tra una risata e l’altra anche il lettore meno attento
si troverà a fare i conti con la realtà, si riconoscerà in determinati
comportamenti e chissà che non decida di praticare un minimo di astinenza o, al contrario, di trasferirsi in rete emulando il nostro neet!
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