Il ricordo, Henri de Régnier |
“Quando arrivai a
Esparnan, ero molto malato. Mi erano state raccomandate le acque di quella
stazione termale dei Pirenei, e io mi ero deciso, senza peraltro fidarmi più di
tanto, a seguire le prescrizioni del medico. Temevo proprio che nessuna cura
potesse aver ragione dello stato di estrema depressione nervosa che avevano
prodotto in me certi avvenimenti intimi sui quali è inutile insistere. Tutto
ciò che posso dire è che ne avevo profondamente e crudelmente sofferto, e nel
ricordo la ferita era ancora aperta, nel punto più sensibile di me stesso.”
Ci sono piccole case
editrici che si occupano di grandi autori e pubblicano perle della letteratura
mondiale. Una di queste è la pistoiese Via del Vento Edizioni, fondata nel 1991
da Fabrizio Zollo con l’intento di pubblicare testi inediti e rari di grandi
letterati italiani e stranieri del Novecento. Da allora sono innumerevoli i
testi pubblicati e le collane sono oggi ben quattro (due delle quali cessate di
recente).
“Il ricordo” (novembre
2016, collana «Ocra gialla», testi inediti e rari del Novecento, cura e
traduzione di Angela Calaprice), libretto di pregiata fattura, edito in sole
duemila copie singolarmente numerate, è una raccolta di tre racconti dello
scrittore e poeta francese Henri de Régnier (1864-1936), tra
i fondatori del simbolismo e del verso libero (e marito della poetessa Marie de
Heredia nota con lo pseudonimo maschile di Gérard d’Houville utilizzato per le
sua pubblicazioni), inedito in Italia.
“Il ricordo”, “Il ritorno
dei Re Magi, “Il segreto della felicità” sono racconti di fantasia che non si
distaccano però completamente dalla realtà, il primo e il terzo in particolare.
Ne “Il ricordo” un uomo
ricorda con sofferenza la donna amata, propensa, ahimè, al libertinaggio. Un
amore che lo porta alla perdita di quella felicità tanto agognata. Impossibile
non ricollegare il racconto alle vicissitudini personali dell’autore.
Henri de Régnier |
“Il ritorno dei Re Magi”
presenta questi tre personaggi in maniera inedita, tre re sì, ma tre uomini con
aspirazioni, vizi e difetti che compiono il viaggio di ritorno a casa dopo aver
incontrato il Figlio di Dio.
“Il segreto della
felicità” completa la racconta con la storia di due fratelli segregati dal
padre califfo i quali, quando il padre muore, si ritrovano con una libertà che
non è fonte di felicità come avevano sempre immaginato. Il fratello minore
decide così di intraprendere un viaggio alla ricerca di questa misteriosa
felicità.
“Chi avrebbe detto, quando
eravamo prigionieri di nostro padre, che la sua morte non sarebbe stata per noi
l’inizio della felicità? Non desideravate voi forse il potere? Non desideravo
forse io la libertà? Ora voi siete potente e io libero, ed ecco che, se voi vi
lamentate della vostra sorte, nemmeno io sono contento della mia.”
Potremmo dire che la felicità
è il filo conduttore dei tre racconti, quella ricercata dai diversi
protagonisti e chissà, forse dallo stesso Henri de Régnier.
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