Andiamo a vedere il giorno, Sara Rattaro |
“Appoggiai la testa al suo petto, sulla stoffa che mi separava dal suo cuore, e mi lasciai dondolare. Non c’era nulla da aggiungere, nient’altro da dire. Eravamo lì, io e lui. Sbagliati, senza soluzione, impossibili come lo è il calcolare la probabilità di un evento che non è mai accaduto. Semplicemente noi."
Ogni nuovo libro di Sara
Rattaro è accolto con entusiasmo dai lettori e ogni volta, letta l’ultima
parola dell’ultima pagina la sensazione è quella di aver vissuto qualcosa di
incredibile che non ha fine nel libro ma ne esce fuori lasciando nelle mente, e
nel cuore, tanti pensieri ed emozioni.
È quanto capita anche con
“Andiamo a vedere il giorno” (Sperling & Kupfer) in libreria dal 6 novembre
2018, una sorta di prosecuzione (ma dotato comunque di vita propria) di “Non
volare via” (Garzanti, 2014).
Alice, che è sempre stata
una figlia ed una sorella perfetta, si sposa perché innamorata di quel ragazzo
conosciuto quando era appena adolescente. La vita le aveva già mostrato alcuni
dei suoi volti più oscuri e la voglia di cambiare e comportarsi in maniera
differente dal padre, che aveva tradito la madre, l’ha portata ad essere
perfezionista e a riflettere su tutto ciò che fa. Poi però arriva lui,
inaspettatamente, e la passione la travolge. Uscirne non è semplice e la madre
capisce che deve stare accanto alla figlia, partire con lei per la Francia e
affrontare un viaggio complicato durante il quale entrambe scoprono aspetti
nuovi e inaspettati di una intera vita.
Alice teme quella madre che si è
accontentata ed è riuscita ad andare avanti con chissà quali forze ma le cose
sono bene diverse da come pensa e quel viaggio l’aiuterà a capire che la
perfezione non esiste, mai.
“Eravamo vicine. Io e
lei. Era riuscita a fermare il momento esatto del nostro passaggio di
testimone. Lei nel pieno della sua corsa, io verso l’uscita. Mi chiesi se fosse
vero che a un certo punto ogni madre si ritrova ad affidare la propria identità
di donna giovane alla propria figlia.”
Sara Rattaro non ha
disatteso le aspettative neppure stavolta e forse questo è tra tutti i suoi
romanzi quello più maturo, quello che in qualche maniera ‘riassume’ tutti gli
altri, per le storie raccontate, per l’incisività della scrittura, per la fragilità
così reale che sovrasta ogni protagonista.
Sara Rattaro |
L’amore ancora una volta
è il vero protagonista ma è lo è in maniera differente o forse più profonda. Si
tratta di un amore più vasto, non limitato a quello tra un uomo e una donna. È quell'amore a volte incomprensibile, quello duraturo che va oltre la passione, l’amore, per
esempio, tra una madre e una figlia, quello tra una sorella e un fratello,
proprio con Alice e Matteo, il fratello che, sordo dalla nascita, trovò il
primo contatto con il mondo grazie alla sensibile e intraprendente sorella.
“Andiamo a vedere il
giorno” è la ricerca di un qualcosa che forse neppure esiste, il tentativo di
trovare una spiegazione alle scelte di una vita, alle situazioni che ci si
presentano davanti senza lasciarci il tempo di prepararci, di rifletterci.
In fondo la vita è
questo, una serie di eventi, più o meno fortuiti, che troviamo lungo il nostro
cammino e per quanto ci intestardiamo non sarà mai possibile prevedere e
pianificare tutto, gli imprevisti arriveranno e noi non potremo fare nulla, se
non affrontarli nel migliore dei modi.
“Le aspettative sono
sempre legate all’incertezza. Se sapessimo dove mettere i piedi, non ci
chiederemmo di continuo se siamo sulla strada giusta e se presto riceveremo la
nostra ricompensa. La verità è che raramente sappiamo dove siamo diretti, quasi
mai prevediamo quello che accadrà, ma a volte ci ritroviamo felici per qualcosa
di inatteso. È la vita.”
“Andiamo a vedere il
giorno” è la storia di due donne ferite, due donne imperfette che non per
questo hanno smesso di amare, di amarsi, di combattere e soprattutto di vivere,
la storia di tutte noi.
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