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Guarda le luci, amore mio, Annie Ernaux |
“Era stato quello il giorno in cui, per la prima volta, avevo pensato che anche in un capannone privo di grazia erano ospitate delle storie, delle vite. E mi ero chiesta perché i supermercati non fossero mai presenti nei romanzi che si pubblicavano, quanto tempo ci volesse affinché una realtà nuova potesse assurgere alla dignità letteraria.”
È ormai qualche anno che
leggo Annie Ernaux, è unica nel panorama letterario contemporaneo e troverei
sicuramente interessante anche la sua lista della spesa.
“Guarda le luci, amore
mio” è l’ultimo libro (marzo 2022) della scrittrice francese pubblicato da L'Orma
editore, tradotto da Lorenzo Flabbi.
Nel 2012 l’editore
francese Seuil chiese ad Annie Ernaux uno scritto per la collana “Raccontare la
vita” e lei scelse di parlare di un tema poco trattato, l’ipermercato.
Un luogo che visitiamo
abitualmente ma che spesso non osserviamo con l’attenzione che meriterebbe.
Mettiamo prodotti nel nostro carrello in maniera quasi maniacale, presi
dall’abitudine di un’azione che compiamo fin da piccoli.
C’è così tanto da vedere,
così tante persone da osservare e con cui parlare se ve ne fosse l’occasione e ciò
che Annie Ernaux ci regala è una sorta di diario sul quale vengono registrate
le visite all’Auchan, il ‘suo’ ipermercato abituale, le impressioni di fronte
alle grandi quantità di merce, a come questa viene esposta, libri compresi, alla
gente che come lei frequenta quei luoghi, ai vari comportamenti.
“Tuttavia, a pensarci, in
nessun altro spazio, pubblico o privato che sia, agiscono e convivono individui
tanto differenti per età, reddito, cultura, origine geografica ed etnica, stile
di abbigliamento. In nessun altro spazio chiuso ci si può trovare decine di
volte l’anno in presenza dei propri simili, con l’opportunità di farsi un’idea
sul modo di essere e di vivere degli altri.”
Sembra quasi mostrarci i
segreti di uno dei luoghi più frequentati dall’essere umano ma di pagina in
pagina ci rendiamo conto che si tratta semplicemente di ciò che abbiamo
quotidianamente sotto i nostri occhi.
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Annie Ernaux |
“Suscitano pensieri,
fissano in ricordi sentimenti ed emozioni. Quante storia di vita si potrebbero
scrivere anche solo attraversando da una parte all’altra uno dei centri
commerciali che frequentiamo. Fanno parte del paesaggio dell’infanzia di chiunque
abbia meno di cinquant’anni.”
Sembra difficile da
credere ma anche l’ipermercato racchiude in sé e dona ai visitatori emozioni di
ogni tipo, da quelle positive a quelle negative.
E ancora una volta Annie
Ernaux utilizza la sua penna con maestria, esprimendo le sue opinioni e
osservando in piena libertà, sempre con quell’occhio femminile che non
dimentica le donne e il loro (il nostro) infinito e sensibile mondo.
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