Eccoci di nuovo alla rubrica dedicata alla poesia.
Abbiamo cominciato con
Marco Giuli, che ritroveremo ogni quindicesimo giorno del mese, e proseguiamo
con Cristina Biolcati che ci accompagnerà con i suoi versi ogni ventisette del
mese.
“Meriggio” è una poesia inedita – poterla leggere in anteprima è un regalo per la quale ringrazio l’autrice – nella quale amore e natura si incontrano e scontrano riportando alla memoria sensazioni ed emozioni che parevano sopite ma che, al contrario, risultano più vivide che mai.
Cristina Biolcati |
Una poesia semplice ma intensa
al tempo stesso, versi che parlano con un linguaggio semplice che nasconde però
messaggi sottesi di malinconia e sofferenza per un qualcosa che non c’è più.
Cristina Biolcati, scrittrice e poetessa
ferrarese e padovana d’adozione, da anni ormai ci fa sognare e riflettere con i
suoi racconti e con le sue liriche (per e con entrambi si è aggiudicata
numerosi premi letterari); di recente abbiamo potuto leggere il suo primo
romanzo thriller “Le congetture di Bonelli” (Delos Digital) e pochi giorni fa l’abbiamo
ritrovata nel racconto breve “Al riparo dai sogni” (Officina Milena, per la
nuova collana Milena in love).
Vi lascio ora al componimento poetico in questione, leggetelo e rileggetelo per cogliere ogni volta qualche nuova sfumatura e percezione.
Fra i colori del meriggio
che di oro arrossano le stanze,
sosta ancora quel bacio strappato
dileguato eppur sanguigno.
Dormono i fiori e mostrano
un lume d’inedia spaurito
come occhi rossi di brace
che esploderanno in risa.
Un passero fra le fronde
che nel bosco trema,
così il tuo amore tra le cose
che più fanno male.
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