“Anna come sono tante, Anna permalosa, Anna bello sguardo, Sguardo che ogni giorno Perde qualcosa. Se chiude gli occhi lei lo sa, Stella di periferia, Anna con le amiche, Anna che vorrebbe andar via. Marco grosse scarpe e poca carne, Marco cuore in allarme, Con sua madre una sorella, Poca vita sempre quella, Se chiude gli occhi lui lo sa, Lupo di periferia, Marco col branco, Marco che vorrebbe andar via.”
Queste sono le parole
della canzone “Anna e Marco” di Lucio Dalla ma è anche la storia dei due
omonimi protagonisti di “Supereroi” (Einaudi, 2020) del regista, sceneggiatore
e scrittore romano Paolo Genovese.
Anna è proprio così, un po’ permalosa, a volte insicura ma altre piena di fiducia che vorrebbe sempre andare via, soprattutto quando comincia ad intravedere la felicità tanto agognata. Marco ha il cuore in allarme, sotto diversi punti di vista, sa bene cosa vuole ma a volte anche lui vorrebbe andare via.
Marco e Anna si incontrano
quasi per caso e da quel momento, seppure ad intermittenza, il loro legame
diventa indissolubile. Il loro è un amore imperfetto come tanti e come tanti
combattono quotidianamente, consapevoli che, come il titolo suggerisce, servono
i superpoteri per amarsi tutta una vita. E non sempre il finale sarà come ce lo
eravamo immaginato.
“Con gli anni ho capito
che l’uomo perfetto non esiste, tantomeno l’amore perfetto. E che forse l’unica
perfezione sta in quell’energia che lo fa resistere al tempo.”
“Supereroi” è un romanzo
che si fa divorare, che colpisce per l’imperfezione dei suoi personaggi, per
l’essere così reale e realistico, per l’amore che scaturisce da ogni pagina.
Il concetto di base è che
l’amore non è mai semplice e questo viene raccontato in maniera schietta e
diretta come raramente capita.
“Si volta verso di lei e
la tira a sé in uno di quegli abbracci con cui si cerca di trasmettere energia.
Lo ha sempre fatto fin da bambino: stringere forte qualcuno, sentire un
formicolio e far finta che sia energia che passa di corpo in corpo, come un
supereroe che si preoccupa dei più deboli.”
Anna e Marco si
rincorrono e sarebbe così semplice lasciarsi andare e decidere di arrendersi
all’evidenza, ma siamo esseri umani complessi e dotati di intelligenza che
troppo spesso ci porta a rimuginare persino sulle cose più semplici.
Paolo Genovese |
“I riflessi dell’acqua
danzano sulla pietra e i colori dei coralli rimbalzano sul volto di Anna. La
sua espressione è quella di chi si è appena accorto che la bellezza e la
felicità esistono realmente, basta avere il filtro giusto nell’animo.”
Ma soprattutto: amarsi
per tutta la vita è possibile?
Per scoprirlo, o se non
altro per rifletterci o semplicemente per immedesimarsi nella storia, non resta
che leggere “Supereroi” e sperare che la fine arrivi il più tardi possibile.
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