“Niente da fare, nonostante tutto l’impegno, Lucia non riesce a non piangere. Inizia ad emettere, forse inconsciamente, una sorta di flebile lamento, quasi un pigolio. Lui è uscito dalla cucina, ma non è sicura che sia uscito dall’appartamento. Deve rimanere calma, se la sente piangere, potrebbe ritornare e non se la caverebbe con quattro ‘segni’. Lui trova una forza maggiore dalle sue lacrime, le sue lacrime gli generano una sorta di impeto satanico, di fronte al suo dolore lui è implacabile.”
Mariarosaria Conte è
tornata con una nuova storia, quella di Lucia, giovane donna che ha avuto la
sfortuna di nascere da due genitori troppo giovani e immaturi e di incontrare
un uomo all'apparenza premuroso e gentile ma nella realtà instabile e violento.
I risvolti, come potete ben immaginare, non sono positivi e le ragioni di lui,
di una mente malata, sono tra le più assurde ma leggere tutto ciò su carta è da
brividi. Vedere quelle scene, assistere a lei che desidera solamente essere
lasciata in pace prima, e che spera in un aiuto salvifico poi, non è per nulla
semplice.
“Lucia” nasce dalla penna
sicura e incisiva di Mariarosaria Conte e finisce, scelto tra oltre duecento,
nella raccolta “Il dolore del silenzio” (Edizioni MEA, 2019, parte del ricavato
andrà in beneficenza a sostenere le iniziative della associazione Donne per il
Sociale Onlus) grazie al contest letterario #dAmoreNONsimuore.
Presentato l’8 marzo, una
data non certo casuale, questo libro ha come tema la violenza in ogni sua
sfumatura. Gli autori sono 21, proprio come le storie che si alternano tra
loro. Si parla di violenza fisica, di quella psichica, di quella ossessiva, con
vittime, carnefici, spettatori inermi e risvolti troppo spesso prevedibili.
Mariarosaria Conte |
Un tema purtroppo
attualissimo, una vera e propria piaga del nostro tempo, per il quale è
necessario informare e sensibilizzare le persone affinché le tendenze si
invertano, perché tutto questo non è e non deve essere considerato normalità ma
eccezione da non replicare.
“Lucia” è un racconto
breve denso di emozioni, di rabbia, di voglia di rivendicazione e di amore per
tutte quelle donne che si ritrovano a subire senza avere colpa alcuna.
“Lei era felice di essere
invisibile agli occhi degli altri.”
Lucia resiste, prova a
farsi forza ma non è semplice e arriva a desiderare di diventare invisibile,
come già le sembra di essere. Qualcuno, fortunatamente, le farà cambiare idea,
appena in tempo.
Un racconto per ricordare
che nascere donne non è un peccato, che incontrare un uomo sbagliato non è la
fine di tutto, che farsi aiutare è importante, fondamentale, che la mente è
influenzabile ma pensare con il nostro cervello e soprattutto pensare a noi stesse,
viene prima di tutto e tutti.
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Grazie della recensione! Lo leggerò al più presto!
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