lunedì 8 aprile 2019

“Breve storia amorosa dei vasi comunicanti” di Davide Mosca: quando l’amore nasce per osmosi


Breve storia dei vasi comunicanti
“Lui supera i cento chili, lei non arriva ai quarantacinque. Cominciano a parlare. Continuano a parlare. Parlando, discutono e s’amano per sei mesi, o almeno ci provano. La notte di Capodanno salgono sulla bilancia per la prima volta da molto tempo. Lui pesa settanta, lei cinquanta. Che sia l’inizio o la fine non importa a nessuno dei due.”
Ci sono storie che ti entrano nel cuore, sai che non le dimenticherai e hai la consapevolezza che non sarai l’unica ad avere questa percezione. Questo è quanto ho provato leggendo “Breve storia amorosa dei vasi comunicanti” edito pochi giorni fa dall'Einaudi.

Se ne parlava un po’ ovunque da un mese circa, se non più, mi incuriosiva ma mi insospettiva un po’ tutta quella pubblicità. Ora posso dire che Davide Mosca, autore di una decina di romanzi e direttore di una libreria a Milano, ha fatto centro con pagine forti e colme di sentimento.

“Le favole non esistono. A meno che tu non ci creda.”

Remo ha ventiquattro anni, è uno scrittore, o prova ad esserlo, ed un peso che aumenta di giorno in giorno. La sua consolazione è il cibo, o almeno così crede. Si sente un fallito, persino la ragazza non ha retto e se ne è andata. Poi c’è Margherita, conosciuta per caso nel bar che frequenta con gli amici, Sta per diplomarsi, lavora la sera nel ristorante dei genitori e annota maniacalmente ogni caloria che ingurgita. Lui è bulimico, con i suoi oltre cento chili, lei anoressica e non raggiunge i quaranta. Entrambi combattono con demoni che hanno colonizzato le loro esistenze ma può un incontro cambiare qualcosa? Se ballare insieme significasse riconoscersi e rinascere?

“Breve storia amorosa dei vasi comunicanti” è bellissimo e questo è senza dubbio l’aggettivo che più gli si addice. Comincia con parole dirette e d’amore e termina allo stesso modo.

È uno di quei libri pieni di frase belli, da segnarsi, da ricordare, da fare proprie.

Remo e Margherita sono tanto complicati quanto affascinanti in maniera sfacciatamente normale. Le loro vite non sono semplici per diversi motivi, lui ha voglia di parlare e di essere ascoltato, lei desidera essere lasciata in pace e vuole allontanarsi da chi non fa altro che chiedere senza dare nulla.

“Io ballavo il sabba con i miei demoni ogni giorno. E ogni giorno era buio. Ero inquisitore e strega. Bruciavo il demone e il demone ero io.”

La voce narrante è maschile e anche questo rende il romanzo particolare. Remo cresce e
Davide Mosca
acquisisce coscienza pagina dopo pagina con il dubbio che possa non farcela. Ma quando incontra Margherita tutto cambia e lui quasi non se ne accorge o comunque non subito.

“Mi zittii, stanco della mia voce. Non parlavo così tanto da mesi. Quella piccoletta aveva il potere di farmi credere che le mie storie fossero interessanti. Che potesse esservi qualcuno desideroso di ascoltarle. E fin quando le storie continuano, è come se la realtà non esistesse più.”

È una storia intima e al tempo stesso plateale, è la scoperta di due coscienze che faticano ad emergere e che trovano la forza l’uno dall'altra.

“Prima o poi tutti abbiamo l’impressione che qualcosa ci chiami su una strada. Era bello tornare a percepire quel genere di voci. Margherita era la mia.”

“Breve storia amorosa dei vasi comunicanti” mostra come per cadere verso il basso basti un nulla mentre ciò che è difficoltosa è la risalita; è la storia di due disagi, di come vengono vissuti nella quotidianità, nelle notti di insonnia, nei momenti di crisi, di solitudine, di confusione.

“Due occhi bastano per vedere la bellezza, ma ne servono quattro per viverla.”

“Breve storia amorosa dei vasi comunicanti” è una bellissima e concreta storia d’amore, un romanzo come pochi altri, diverso non tanto per ciò che racconta ma per come lo fa.

Intenso, reale, commovente, indimenticabile, denso di significato e di sensibilità.

“E mentre ci dimenavamo nell'odore penetrante dei nostri copri pensavo che essere innamorati è davvero essere cretini insieme.”


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2 commenti:

  1. Ciao! Sembra davvero una storia molto bella e profonda, i temi sono sicuramente importanti e ora sono curiosissima di leggerla! Ho segnato il titolo in wishlist :)

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