martedì 11 dicembre 2018

“La casa del diavolo” di Nicola Rocca: un viaggio nella psiche dell’uomo tra amore, morte e forze sataniche

La casa del diavolo, Nicola Rocca

“Luciano Ardemagni avvertì un leggero capogiro, poi un fremito lungo la schiena. Si sforzò di fare un profondo respiro, ma si sentì mancare. Comprese in quel momento che lui non si sarebbe mai liberato di quella Bestia. Perché lui, il demonio, l’aveva dentro. E lo avrebbe visto ovunque andasse.”
Luciano Ardemagni sapeva che c’era qualcosa di strano in quella casa, da troppo tempo ormai percepiva quella presenza e farsi ricoverare in una clinica psichiatrica era stata la soluzione migliore. 

Certo, terminare lì i suoi anni non faceva esattamente parte dei suoi progetti ma poi la donna ritrovata morta in quella che era stata casa sua gli fece capire che il demonio era il vero colpevole. E i nuovi abitanti della villetta ne stavano pagando le conseguenze, nonostante i moniti, nonostante quelle stranezze iniziali e tutte le sparizioni…

“La casa del diavolo” (ENNEERRE, ottobre 2018) è l’ultimo romanzo di Nicola Rocca, scrittore della bergamasca classe 1982, già autore di diversi romanzi e racconti.

Un romanzo che arriva dopo la pubblicazione, un anno fa circa, de “Il burattinaio” e del racconto “L’ostaggio”.

Una storia la cui trama gioca con l’amore e la morte, con la paura dell’ignoto e il desiderio di affidarsi ad una forza superiore oscura.

A differenza dei precedenti romanzi questo è senza dubbio il più maturo, come scrittura e
Nicola Rocca
come intreccio, ben pensato ed organizzato, e oltre al morto con relative indagini si aggiunge l’aspetto processuale molto interessante ed intrigante.

“Quei tempi erano solo un ricordo. Questo, invece, era il presente. Non c’erano più i genitori che cercavano di tenerti buono con la storia del Lupo Cattivo o dell’Uomo Nero. Qui c’era solo la realtà, in cui scopri che l’Uomo Nero esiste per davvero. E si chiama Diavolo. Luciano percepì un brivido lungo tutto il corpo.”

“La casa del diavolo” gioca su quelle paure irrazionali dell’uomo, il diavolo ha sempre il suo fascino, così come le case infestate, ed è profondamente attuale per via delle tematiche trattate.

Nicola Rocca ci regala un nuovo thriller da divorare, da gustare di fronte ad un caminetto acceso e, perché no, da regalare a Natale!

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Biografia di Nicola Rocca:

Nicola Rocca
Nicola Rocca nasce a Bergamo il 23 settembre 1982 e vive a Sotto il Monte.

Esordisce nel mondo della narrativa, nel dicembre del 2013, con “FRAMMENTI DI FOLLIA” (Editrice GDS, ora ripubblicato in nuova edizione), un’antologia di racconti thriller/noir (finalista al Premio Giuseppe Matarazzo 2013). Nell’estate del 2014 pubblica “CHI ERA MIO PADRE?” (Silele Edizioni), il suo primo romanzo thriller, che nel gennaio del 2015 scala le classifiche di Amazon, rimanendo in vetta per più di tre settimane.

A quel punto decide di autopubblicarsi, e lo fa con alcuni brevi racconti in formato digitale (Cold Case; L’unica soluzione possibile; Un ragazzo sveglio; Un impellente bisogno, Prato Gol; Un maledetto figlio di Puttana; L’ostaggio).

Soddisfatto, crea il marchio Enneerre, con il quale pubblica LA MORTE HA L’ORO IN BOCCA (2015), il suo secondo romanzo e DUE GOCCE D’ACQUA (2016), il suo terzo romanzo. Nel giugno del 2017 esce la seconda edizione di CHI ERA MIO PADRE? con il marchio Enneerre.
IL BURATTINAIO, ottobre 2017, che l’autore ama definire un esperimento, è il suo quarto romanzo. 


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