“Una città senza libreria è un luogo senza cuore.” Gabrielle Zevin
Ci eravamo lasciati con
Giampiero Carta e la sua splendida Libreria Paese d’ombre, a Villacidro,
cittadina sarda del Medio Campidano, tra cascate marmoree e verdeggianti
montagne.
Questa volta andiamo invece al mare, più precisamente a Lavinio,
frazione di Anzio, a circa cinquanta chilometri da Roma, in via Ardeatina 460.
Le spiagge di sabbia
chiara e sottile e il mare cristallino fanno da sfondo alla Libreria Magna
Charta, a conduzione familiare, con titolare Stefano Ricci. La libreria,
naturalmente indipendente, nasce a
Lavinio nell'aprile del 2007 e si contraddistingue per la passione di chi ci
lavora.
Si tratta di un luogo in cui acquistare libri ma non solo. Nasce
infatti con l’idea di diventare uno spazio di aggregazione, di scambio di idee,
un luogo in cui la cultura è la vera protagonista.
Chi ci è stato ne parla
come di una libreria accogliente, con un libraio gentile e competente, e nella
quale vi è anche la possibilità di acquistare libri usati in buono stato.
Sono poi molto amati gli
incontri che si svolgono con personaggi del panorama culturale. Eventi
all'insegna dei libri in grado di coinvolgere piccoli e grandi.
Un nome importante, Magna Charta, per un’attività che
promuove quel patrimonio mondiale di conoscenze che fanno sì che le persone continuino
a leggere, ad informarsi e che aprano le loro menti a nuove culture, luoghi
incredibili e alla condivisione.
Ma lasciamo parlare ora
lo stesso Stefano Ricci. Conosceremo meglio questa libreria attraverso le sue
parole e sono sicura che al termine della lettura gli sarete grati, se già non
lo siete, per l’impegno che quotidianamente assume in questa non semplice, ma
fondamentale per tutti noi, impresa.
Benvenuto nel mio blog Stefano.
Quando e per quale motivo hai deciso di intraprendere il mestiere di libraio?
Sono sempre stato un
amante della lettura e, dieci anni fa, andando in libreria per acquistare dei
libri, il proprietario (che conoscevo da vari anni) mi propose di rilevare la
sua attività: “Sei il mio miglior cliente e ti vedo bene come libraio”. Io ero
in un momento di passaggio; si era appena chiusa un’esperienza lavorativa e
così ne parlai a mia moglie la quale, invece di dirmi “Tu sei matto” mi disse “Prova,
ti vedo bene come libraio”. A questo punto non rischiando il divorzio mi buttai nell'impresa. Il motivo, come puoi immaginare, è la passione per i libri e la
lettura.
Parlaci della tua Magna
Charta. Come è, fisicamente, come nasce questo nome e cosa rappresenta per te?
La libreria Magna Charta
nasce il 31 marzo 2007 in un piccolo locale di circa 30 m. quadri; dopo nove
anni esatti, il primo aprile 2016 la libreria si trasferisce in un ambiente di
circa 90 m. quadri, fronte strada e con cinque vetrine; un bel salto in avanti
in termini di visibilità e di potenzialità; è un ambiente abbastanza irregolare
formato da tre zone rettangolari angolate tra loro più un piccolo soppalco;
l’aspetto della libreria, così come è oggi è il frutto di un lavoro di gruppo
effettuato con l’intero gruppo familiare. L’idea del nome è venuto a mia
moglie; La Magna Carta costituì un importante simbolo di
libertà; quella libertà ed indipendenza mentale che la lettura può donare.
Tu e la tua libreria vi
trovate a pochi passi dal mare. Tra i clienti vi sono anche turisti? E tra
questi vi sono richieste di libri in lingua straniera?
Trovandoci in un posto di
mare il nostro lavoro si svolge prevalentemente in estate, ma da dieci anni a
questa parte stiamo lavorando per offrire anche nei mesi invernali, alla
popolazione locale, l’occasione di scegliersi un buon libro tra gli ultimi
usciti o magari una copia di un titolo uscito 40/50 anni fa ed ormai fuori
catalogo che il lettore appassionato si va a cercare nella sezione dei libri
usati.
Il turismo straniero è
abbastanza scarso ho comunque una discreta scelta di titoli fondamentalmente in
inglese e sempre nella sezione dei libri d’occasione.
C’è un genere più
richiesto tra i lettori adulti?
Le richieste sono
abbastanza diversificate, ma il genere giallo/thriller/noir è senz'altro il più
richiesto nella narrativa; nella saggistica direi che si vendono bene testi a
carattere psicologico e quelli che si rifanno alle filosofie orientali.
Immagino ti arrivino
richieste di ogni tipo ma qual è la più assurda che ricordi?
Francamente non ricordo
di aver ricevuto richieste assurde; a volte è capitato di dover cercare testi
di difficile reperibilità, ma questo fa parte del gioco ed è anche il bello di
questa attività.
Tra le varie attività
della tua libreria vi è l’organizzazione di incontri dedicati a scrittori, a periodi
della letteratura ben precisi e persino ai bambini. Per citare alcuni eventi di
recente Giuseppe Scalici si è occupato di fantasia e disegno, mentre il Prof.
Paccagnani ha parlato di letteratura irlandese. Come è nata questa idea e quale
riscontro hai al riguardo?
La conoscenza con il
Prof. Paccagnani è avvenuta per caso; una mia cliente/amica lavora al Comune di
Anzio e seguiva degli eventi sulla letteratura americana organizzati dal
professore; ha parlato della mia libreria con Paccagnani il quale si è detto
interessato a conoscermi; è iniziata, così una collaborazione che si è
concretizzata in due cicli di tre incontri ciascuno sulle Letterature Americana
ed Irlandese; dopo la pausa estiva riprenderemo con i grandi autori della Letteratura
Francese, Russa e Tedesca. Con Giuseppe Scalici ed Ivana Calabrese abbiamo
organizzato dei laboratori di disegno per bambini e adolescenti non
dimenticandoci degli adulti che hanno potuto seguire un corso di disegno a loro
dedicato. E poi presentazioni di libri, corsi di fotografia, incontri con
psicologi e tante altre iniziative per rendere la libreria sempre di più non
solo un luogo dove ci sono degli scaffali con dei libri, ma un luogo di
incontro e socializzazione dove magari scambiarsi delle idee davanti ad un
caffè.
Quanti libri leggi in
media in un anno?
Circa uno al mese per me
seguendo i gusti personali; per lavoro ne leggerò circa una ventina l’anno in
maniera completa più quelli che leggo solo parzialmente per farmi un’idea di quello
che vado a vendere per poter dare un consiglio, se richiesto.
L’ultimo libro letto?
“SPQR” un saggio molto
interessante sulla storia di Roma e nella narrativa “I fantasmi dell’Impero” un
libro molto ben scritto ambientato nell'Etiopia italiana del 1936/37.
Come il diffondersi delle
nuove tecnologie ha influenzato il tuo mestiere di libraio?
Ogni mezzo è valido per
far leggere le persone, quindi ben vengano gli audiolibri e riconosco la
comodità degli e-book, anche se personalmente non mi piacciono, io sono troppo
amante della carta, del piacere che provo dal contatto con il libro. Li
troverei utili per l’utilizzo scolastico.
Qual è il tuo cliente
ideale?
Quello che entra in
libreria per il gusto di stare in mezzo ai libri, trascorre del tempo tra gli
scaffali con il piacere della ricerca e poi, quando ha trovato qualcosa di
interessante (se ha trovato) si ferma a commentare la sua scelta; insomma
l’esatto opposto di quello che entra di corsa, chiedendoti “scusi mi dà il
libro che si vende di più?”
Purtroppo capita anche questo!
Per quale motivo un
lettore dovrebbe preferire una libreria indipendente ad una grande catena?
Per il servizio e la
competenza; il mestiere del libraio lo puoi fare se sei un appassionato del tuo
lavoro; non è un mestiere semplice, anche se spesso non viene considerato; devi
avere una conoscenza di massima di ciò che offri al cliente, spesso ti chiedono
dei consigli su cosa leggere o cosa regalare e quindi devi cercare di capire
chi hai davanti per scegliere il titolo giusto e fare in modo che il lettore
rimanga soddisfatto e magari, come qualche volta capita, torni a dirti quanto è
stato apprezzato quel libro che tu hai consigliato; devi, inoltre, essere
disposto ad impiegare del tempo nella ricerca di libri non facilmente
reperibili. Quindi riassumendo: preparazione e servizio alla clientela, due
cose che nelle librerie di catena non sempre si riescono a trovare.
Cos'è ciò che più ami
dell’essere libraio, nello specifico di una libreria indipendente?
Il contatto con la
clientela, la socializzazione, il piacere di vedere la soddisfazione nel
cliente quando riesci a venire incontro alle loro esigenze, il gusto nell'organizzare eventi entrando in contatto con gli autori.
Un augurio per il libraio
che ti succederà in questa rubrica?
Che riesca a mantenere
sempre alto il livello di entusiasmo necessario per svolgere questo mestiere.
Ti ringrazio Stefano per la tua disponibilità e per ciò che quotidianamente fai con la tua libreria e la tua passione. Non posso che invitare i lettori a farti visita e chissà che prima o poi non capiti anche a me di passare da quelle parti!
Alla prossima libreria italiana indipendente!
Sito Internet Libreria Magna Charta
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