“Anelo all'eternità, perché lì troverò i miei quadri non dipinti, e le mie poesie non scritte.” Kahlil Gibran
Terzo mese dell’anno. Marzo pazzerello, il mese più imprevedibile dell’anno: la primavera è alle porte ma prima dobbiamo accogliere le ultime nuvole e le tempeste che si abbatteranno su di noi.
E qualcosa di davvero
tragico è accaduto e a farne le spese è stata proprio quella bambina innocente.
Forse non era un temporale ma qualcosa di ben più grave e pericoloso…
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Cristina Biolcati |
S’addensano le
nuvole,
squadroni di
cirri in tempesta.
Arrugginito è l’aratro,
abbandonato
in mezzo alla
maggese.
Or che cerco la
mia sposa,
è un’eco di
ricordi.
Con l’abito
bianco
sulla soglia
attende,
la nostra
bambina accarezza
con la mano.
Là è rimasta la
sua spoglia,
squarciata dal
boato.
Quando la bomba
l’ha colpita,
è stato un
sussultare delle membra.
Chi carezzava
più che cosa?
Sopra il petto
s’allargava
la macchia
rossa del vermiglio,
mentre la bimba
col capo stava
su quel seno
per l’eterno.