venerdì 4 giugno 2021

“La donna gelata” di Annie Ernaux: lo smarrimento e la passione di una ragazza sulla strada dell’età adulta tra sentimentalismo e sessualità

La donna gelata, Annie Ernaux


“Percorso ammirevole, quello di una libertà senza scarti o deviazioni, ma io non ne sono mai stata capace. Mi attendono anni di tira e molla con me stessa, di compromessi. È pieno di ragazze che stanno sole per mesi, le si vedono andare in giro tutte le sere, quasi sdegnose, per poi un bel giorno essere beccate in un anfratto buio con un tale, urletti di sorpresa e di riprovazione, da loro non ce lo saremmo mai aspettare, e poi rivederle di nuovo sole. Lascia perdere, quelle è stramba. Sono una stramba anche io.”

Dopo “L’evento” la casa editrice L’orma editore è tornata con “La donna gelata” (febbraio 2021, traduzione di Lorenzo Flabbi), non l’ultimo romanzo (risale infatti al 1981 la pubblicazione da parte delle Éditions Gallimard) ma l’ultima traduzione in italiano della francese Annie Ernaux.

La scrittrice, classe 1940, all’epoca aveva quarantuno anni e quella che racconta è la sua storia di ragazza adolescente verso l’età adulta.

Sono gli anni Cinquanta, siamo nella provincia francese, le donne conducono le loro esistenze seguendo i dettami di un’epoca che le vedeva brave mogli e casalinghe, costrette dai dettami di una società tradizionalista che si preparava alla liberazione degli anni Settanta.

Lei trascorreva le giornate tra la scuola e l’attività commerciale dei genitori. Una madre amante dei libri che non amava dedicare il proprio tempo a spolverare o ad attività casalinghe non indispensabili. Un padre che non si faceva problemi a lavare i piatti, sbucciare le verdure o cucinare. Nonostante ciò, entrambi i genitori cominciarono ad un certo punto a chiedersi quando la figlia avrebbe deciso di sposarsi e costruire una famiglia. 

Al tempo stesso a scuola le voci erano diverse: le più ammiravano le madri che tiravano a lucido la casa quotidianamente e speravano di trasformarsi il prima possibile nelle loro sosia; altre, una minoranza, guardavano oltre, o almeno così era all’apparenza. Troppi tabù, troppe incoerenze, troppa voluttà in alcuni casi, per comprendere come comportarsi, chi ascoltare, cosa e a chi credere. Educazione sociale, sentimentale e sessuale vanno di pari passo, la donna che non poteva esprimersi liberamente, l’universo maschile che dettava le regole, l’inesistenza della collaborazione tra marito e moglie.

Annie Ernaux

Sono trascorsi diversi anni ma le parole di Annie Ernaux sono ancora una volta attualissime. Di strada se ne è fatta tanto, in quanto a diritti delle donne, ma tanto c’è da fare e troppo ci ricorda ancora un passato che fatica a trasformarsi una volta per tutte annullando la distanza tra uomo e donne, tra ruoli maschili e femminili.

“Quanto a me, non avrei mai voluto avere una madre il cui volto non si fosse illuminato di piacere davanti a libri e riviste, che non si fosse concessa quei momenti di follia settimanale, lontana dai barattoli di marmellata e dai clienti a credito, da tutto quel cibo in scatola, freddo, no, non la volevo una madre convinta che leggere fosse una perdita di tempo.”

Tra i titoli più attesi di questo nuovo anno, “La donna gelata” è un flusso di coscienza, uno sgorgare di parole che dovevano essere tirate fuori come uno sfogo necessario, una liberazione che venisse resa nota per aiutare a comprendere meglio la società nella quale viviamo oggi.

Passione e desiderio, in tutte le loro forme, non mancano mai e rendono così unica questa scrittrice unica nel panorama letterario contemporaneo.

Per quanto ancora dovrà essere complicato per una donna farsi avanti, esprimere le proprie ambizioni senza essere sottoposta ad un giudizio maschile, vivere una vita di coppia che vada oltre i luoghi comuni, distaccarsi dall’immagina sempiterna dell’angelo del focolare dedito allo stiraggio e alla lettura di riviste femminili?

Annie Ernaux ha reinventato i modi e le possibilità dell’autobiografia, è una donna che ha vissuto tanto, e sempre ardentemente, ed è proprio questo il motivo per il quale è necessario che venga letta, perché possa essere un esempio o se non altro un riferimento importante per chi come lei si è sentita disorientata, e lo si sente ancora, in una realtà non ancora abbastanza pronta a cancellare un mondo che del maschilismo ha fatto la sua forza.

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