"Non cercate di prendere i poeti perché vi scapperanno tra le dita". (Alda Merini)
Ed eccoci al secondo
appuntamento con la poesia di Cristina Biolcati!
Come “Meriggio” anche “Tracce
di te (a mio padre)” è un inedito, una dedica al padre venuto a mancare qualche
anno fa.
Non è difficile
comprendere quale fosse il rapporto tra i due, quello che scaturisce in modo
aperto dalle parole della poesia della figlia.
Non è mai semplice
perdere un genitore e anche meno lo è trovare una spiegazione ad una perdita precoce,
al pensiero di ciò che avrebbe potuto ancora essere.
Cristina Biolcati |
Un’anima delicata sempre
in ascolto, per cogliere un messaggio impercettibile, per godere di un dolce
ricordo, per trovare un po’ di conforto all’inizio di ogni nuova giornata.
Cristina Biolcati,
scrittrice e poetessa ferrarese e padovana d’adozione, da anni ormai ci fa
sognare e riflettere con i suoi racconti e con le sue liriche (per e con
entrambi si è aggiudicata numerosi premi letterari); di recente abbiamo potuto
leggere il suo primo romanzo thriller “Le congetture di Bonelli” (Delos
Digital) e pochi giorni fa l’abbiamo ritrovata nel racconto breve “Al riparo
dai sogni” (Officina Milena, per la nuova collana Milena in love) e ne “Il
castigo dell’acqua”, il cui ricavato va a sostenere “Sorriso in viaggio”, associazione
che supporta i bambini malati e le famiglie che devono affrontare spese di
viaggio e assisterli nei continui spostamenti per le visite specialistiche.
Troverò
tracce di te,
nella
cicatrice profonda
che
allarga la notte.
Riflessi
di un’ora sospesa,
mentre
onde d’argento
attanagliano
il buio.
Dimmelo
tu che morire è un diritto,
sagoma
dolce che volge la schiena.
Sono
anima che s’inabissa nel gorgo,
confidando
di rilucere ancora.
Ogni
sera mi perdo in ascolto,
per
consegnare all’alba la resa.
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