giovedì 16 gennaio 2020

“Le leggende della tigre” di Nicolai Lillin: un incredibile viaggio tra leggende e coraggiose donne siberiane

Le leggende della tigre, Nicolai Lilin

“Ogni uomo che porta i propri desideri nella foresta si connette al grande mondo della natura, dove tutto è legato da fili invisibili: gli alberi più vecchi agli insetti più piccoli, gli animali più feroci alle creature più fragili. L’anima della Taiga è come l’acqua del grande Oceano, avvolge ogni cosa. Se apri il tuo cuore e ti liberi dalle distrazioni, riesci a percepire dentro di te la sua energia pulsante, il suo respiro che ti attraversa il corpo.”
Ancora una volta Buon Anno Nuovo a tutti lettrici e lettori!

Questa è la mia quarta recensione del 2020 ma si tratta del primo libro letto in questo nuovo anno! Ho voluto inaugurare l’anno con un autore che non avevo mai letto prima d’ora ma che mi attira dai tempi di “Educazione siberiana”.

Si tratta di Nicolai Lilin e del suo “Le leggende della tigre” (Einaudi, ottobre 2019) con il quale mi ha davvero conquistato.

Siamo in Siberia e due veterinari stanno attraversando la foresta per raggiungere un raro esemplare di tigre bianca. Sono giovani ed inesperti e quando sopraggiunge la tempesta non sanno come affrontarla né dove e come ripararsi. Improvvisamente compare un bambino vestito di bianco che mostra loro la via verso una baita di legno, la loro salvezza. 

Dentro vengono accolti da Filaret, un vecchio misterioso che li scalda con il suo fuoco e con tisane calde. Ma soprattutto con le sue incredibile storie di spiriti, di sciamani, di pionieri in cerca di fortuna, di uomini per metà animali, di amori difficili.

Storie che si intrecciano con arcaiche leggende siberiane, miti della Taiga affascinanti e fuori dal tempo.

Quasi centocinquanta pagine colme di ricchezza culturale e spirituale, di rispetto per la natura, di uomini ma soprattutto donne coraggiose che non si limitano ad occuparsi del focolare domestico. La visione di un mondo che non esiste più ma che continua, con la sua eco, ad insegnare tanto all'uomo cosiddetto moderno.

Filaret altro non è che un cantastorie che con i suoi racconti ha riempito un'esistenza e si occupa ora di ammonire ed arricchire il passaggio di coloro che vi arrivano con buone intenzioni.

Un libro che affascina, da leggere e rileggere, del quale rimanere incantati per la sua poesia, il sapore antico e il suo saper essere così visionario.

Una piccola curiosità: fra le varie leggende narrate vi è quella di Masha e Orso, ben diversa da quella che conosciamo tramite i cartoni animati, tanto per cominciare Masha si chiama Katerina e non è una bambina…


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