“Steve, il padre di Raina, sembrava entusiasta che fossi lì, ma io sapevo che il NOSTRO entusiasmo era più vero. Mentre lui parlava, noi OSSERVAVAMO come il peso e il sapore dell’aria fossero diversi adesso che eravamo insieme.”
Blanket significa
coperta, mantello, coltre, ma blank significa vuoto, assente, spazio. Avrete
magari sentito l’espressione blank space come sinonimo di white space.
Tali definizioni
riportano tutte alla storia raccontata in “Blankets” (Rizzoli Lizard, ottobre
2010, traduzione di Claudia Manzolelli, prefazione di Luca Sofri), l’opera che
ha portato al successo (e che gli è valso quattro Harvey
Awards, due Eisner Awards e due Ignatz Awards il
fumettista statunitense, classe 1975, Craig Thompson.
“Blankets” è un graphic
novel autobiografico che racconta l’infanzia e poi l’adolescenza in Wisconsin,
stato nel Midwest degli Stati Uniti, in un paesino di agricoltori e di persone
dedite, fin troppo, alla Chiesa.
Sembra una storia di
altri tempi ma non è poi così lontana dai nostri e Craig racconta il disagio
vissuto soprattutto in età adolescenziale, il primo innamoramento, il timore di
prendere scelte sbagliate e incorrere nel castigo divino.
“Forse non dovrei
ringraziare, pensai, forse dovrei pentirmi, chiedere perdono… forse dovrei
sentirmi in colpa…”
Alle normali incertezze e
alle ribellioni che tutti viviamo in certi periodi della nostra esistenza si
aggiunge l’educazione religiosa che scombina ogni pensiero ed ogni esperienza.
Persino
l’incontro con Raina viene influenzato da questo, nonostante l’evoluzione
in una bellissima, dolce e acerba storia d’amore.
Craig Thompson |
“Blankets” con le sue quasi 600 pagine
conquista il lettore, perché la storia che racconta è bellissima e spietata al
tempo stesso, i disegni sono proprio come dovrebbero essere. Il bianco e nero avvolge
tutto, nessun colore avrebbe potuto rendere meglio fatti ed emozioni.
“Di notte, quando stai
sdraiato a pancia in su e guardi la neve che scende, è facile immaginare di
librarti in volo tra le stelle.”
“Blankets” è silenzio, è
amore, è spazi vuoti che si tingono di bianco, è neve silenziosa che copre
tutto come una coperta, è l’incertezza di ciò che sarà, è le voci di chi ci sta
accanto senza comprenderci.
Thompson ha creato una
piccola opera d’arte che lascia a cuore aperto, che non può essere dimenticata,
da leggere e rileggere nelle notti più fredde; un bellissimo romanzo di
formazione a fumetti unico nel suo genere.
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