giovedì 25 luglio 2024

“L’attesa” di Seichō Matsumoto: soldi e sesso nel nuovo intrigante poliziesco del Simenon giapponese

L'attesa, Seichō Matsumoto

“Non si trattava solo di trovarlo, l’avvocato: era escluso che Ishii avesse i soldi per pagare la parcella, quindi voleva che pensasse anche lei alle spese legali. Aveva litigato con la sua convivente, ne aveva causato la morte, e per il processo chiedeva a lei di farsi carico delle spese legali: aveva passato il segno. Anche la richiesta a Hamaguchi mentre gli agenti lo portavano via le sembrava un po’ troppo ben orchestrata.”

Primi anni Settanta. Isako e Nobuhiro sono sposati da alcuni anni e lei hai trent’anni in meno di lei. La speranza è che entro tre anni l’anziano marito muoia e le lasci tutto, terreni e soldi, escludendo le figlie, avute dalla precedente moglie, che sono sempre state contrarie a questo matrimonio. 

Quando poi scopre che il marito ha problemi al cuore e che in passato ha già avuto un infarto miocardico insiste affinché rediga il prima possibile un testamento completamente a suo favore. 

Il marito è debole e spesso subisce i capricci della moglie senza protestare e Isako non si fa problemi a manipolare gli uomini che incontra lungo la sua strada alla perenne ricerca di soldi e sesso, le uniche cose che contano veramente per lei. 

Tutto si complica quando a casa di uno degli amanti, Kanji, avviene una morte sospetta, forse un omicidio; lei era presente poco prima che ciò avvenisse e le viene chiesto di cercare, e pagare, un buon avvocato, con la promessa di non coinvolgerla nella vicenda. 

Un altro ex amante facoltoso, Shiotsuki, le da’ una mano ma né lui né l’avvocato Saeki riusciranno a resisterle. Isako, dark lady senza sensi di colpa, andrà dritta verso il suo intento ma calcolare tutto nei minimi particolari non è così semplice: e se qualcosa le fosse sfuggito?

“L’attesa” (Adelphi, luglio 2024, traduzione di Gala Maria Follaco) di Seichō Matsumoto, venne pubblicato per la prima volta a puntate sul mensile giapponese “Bungei Shunjū” e arriva finalmente in Italia per la gioia degli amanti dello scrittore di romanzi polizieschi nipponico.

Posso dire subito una cosa: Matsumoto non delude mai, non lo fa neppure stavolta con una storia che coinvolge dalla prima all’ultima pagina.

Da una parte un marito con un lavoro di prestigio che risulta ben presto essere in pericolo, dall’altra una moglie alla quale è permesso fare tutto ciò che vuole, forse per il timore che possa abbandonarlo, vista la differenza di età, che trascorre il tempo a tramare per il suo benessere fisico ed economico.

“Io so solo che quando penso alla signora Isako rivedo i tratti stenografati a quella tavola rotonda: una donna con la carnagione chiara, la pelle sottile e liscia e le forme prorompenti non è tipo da occuparsi di un uomo solo.”

Seichō Matsumoto
“L’attesa” è doppia e riguarda in entrambi i casi Isako: da una parte attende la morte del marito, dall’altra che il processo contro Kanji si concluda il prima possibile e secondo le sue aspettative.

Un giallo nel giallo con dettagli che ci portano ad indagare su quanto accaduto e con le intriganti caratterizzazioni dei personaggi ai quali Matsumoto ci hai ormai abituate.  

Non a caso viene definito il Simenon giapponese, le assonanze tra i due sono numerose ed entrambi sono capaci di farci entrare nelle storie e nelle menti dei protagonisti come pochi altri sono in grado di fare.

Il ritratto di una società che si mostra ancora molto attuale, un romanzo per gli amanti degli intrecci ben realizzati, del Giappone realistico e dei colpi di scena che in Matsumoto non mancano mai.

E tra le ultime pagine del volume un glossario utilissimo per la comprensione dei termini giapponesi meno noti.  

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