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Lia, Maria Cristina Russo |
“Poi si alzò, andò ad aprire il forno e tirò fuori la teglia con il gâteau, mise una grossa fetta nel suo piatto e una in quello di Carlo e cominciò a mangiare e per la prima volta da anni mangiò in silenzio senza che nessuno le dicesse che c’era troppo sale o troppo poco, che la tovaglia aveva una macchia o che i capelli erano in disordine. Mangiò, sparecchio e andò a dormire e dormì come non le capitava da tempo.”
Lia attende come ogni sera che il marito rientri a casa dal lavoro. È in ansia perché non sa con quale umore rientrerà e se la cena gli andrà bene, poi qualcuno bussa alla porta di casa: è l’Ispettore di Polizia Giuseppe Cafiero che le comunica che il marito è stato ucciso.
Quasi non le sembra vero, il marito non rientrerà né stasera
né mai più e lei, ora cinquantenne, è finalmente è libera di fare ciò che vuole
quando vuole, senza dover aspettare qualcuno che per trent’anni l’ha
maltrattata fisicamente e psicologicamente.
Cafiero inizialmente si
insospettisce dell’atteggiamento della moglie ma parlandoci scopre la
sofferenza al quale è stata sottoposta per anni e il sollievo che ora prova con
la scomparsa dell’uomo.
Nel frattempo, Lia inizia
a conoscere persone nuove e fa amicizia, in modo molto particolare, con il
vicino di casa John Westmoreland, affascinante
e misterioso professore universitario di origini inglesi. Approfondisce inoltre
la conoscenza con Cafiero e grazie a lui conosce quell’amore che non aveva mai
sperimentato prima.
Tutto andrebbe bene e la storia potrebbe terminare così, se non fosse
che per lei ci sono altri progetti e non tutti gli uomini che ora le sono
accanto raccontano la verità.
“Lia” (Ivvi Editore,
2024) è il romanzo d’esordio di Maria Cristina Russo, già autrice di racconti contenuti
nella raccolta “Ortensia e altri fiori” edito da Albatros Il Filo.
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Maria Cristina Russo |
Dall’amore passionale per
l’Ispettore si passa alla strana amicizia con il vicino di casa e nessuno
potrebbe immaginare come poi andrà a finire, un po’ come per ricordarci,
ancora una volta, che non è sempre così semplice capire chi ci troviamo di fronte
e quanto sia complicato fidarsi.
Oltre centosettanta
pagine nelle quali viviamo il dolore e poi la speranza con Lia, il suo amore è
anche il nostro, così come il finale che avremmo preferito fosse ben differente
da questo.
Un esordio interessante e importante con un’unica pecca, l’editing che avrebbe dovuto sicuramente essere più
accurato evitando così fastidiosi errori e refusi.
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