Prima che sia domani, Clare Swatman |
“Sono passati soltanto dieci giorni e fa così male che Zoe si stupisce di riuscire ancora a respirare. Un singhiozzo le squassa il petto, le scappa dalla bocca; lei si copre con una mano, cercando di ricomporsi. Sua madre le stringe l’altra mano ancora più forte. E poi inizia la cerimonia. Zoe rimane immobile, gli occhi asciutti, mentre il celebrante pronuncia parole gentili su suo marito.”
Davo un’occhiata alle
nuove uscite quando, qualche giorno fa, mi sono imbattuta in questo libro dalla
copertina davvero bella. Bella anche la trama e avendo voglia di leggere
qualcosa di leggero mi ci sono immersa immediatamente.
Comincia subito con
l’incidente di Ed, investito mentre andava in bicicletta. La disperazione della
moglie, Zoe, è immensa ed è accentuata dal fatto di non avergli potuto dire
tante cose e non essersi saluta in maniera adeguata. La loro è una storia
lunga, iniziata il primo giorno di università e mai veramente interrotta.
Un
amore profondo che li ha portati a superare innumerevoli difficoltà. Ma
ultimamente le cose non andavano per nulla bene e Zoe vorrebbe solo poter
tornare indietro nel tempo e rimediare.
Ormai è troppo tardi, o così pensa,
perché alcuni giorni dopo il funerale accade qualcosa di inaspettato e
incredibile e, forse, qualcosa si può ancora fare.
“Prima che sia domani” (Mondadori,
maggio 2017, traduzione di Enrica Budetta) è il primo romanzo di Clare Swatman,
giornalista inglese che ha ottenuto un grande successo in ogni parte del mondo
grazie alla storia d’amore tra Zoe e Ed.
La trama non è
sicuramente tra le più originali e avevo un po’ paura di ritrovarmi in qualcosa
di sdolcinato e letto e riletto.
È stato così solamente in
parte. “Prima che sia domani” è un lungo flashback nel quale si rivive il
passato di Zoe, con Ed co-protagonista, dal loro primo incontro
all'innamoramento, dal ritrovo anni
dopo alla vita insieme.
Clare Swatman |
La cosa interessante è
senza dubbio comprendere come le cose andarono una prima volta e come Zoe tenta
di modificare ciò che lei ritiene di aver sbagliato.
Personalmente non ho amato
troppo il tono fatalista e avrei preferito ci fosse un po’ più di pathos, ma
devo dire che si tratta di un romanzo che si legge con rapidità ed è difficile
staccarsi dalle sue pagine una volta iniziato.
In definitiva un libro
carino, adatto all'estate e senza troppe pretese, dal finale colmo di speranza.
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