Per altre vite, Paolo Pajer |
“Nel disegno si vedevano nuvole grigie e grosse gocce nere di pioggia che cadevano su una bambina piccina, molto più piccina di tutto ciò che la circondava. Non c’erano altre figure, né case o alberi, ma solo montagne lontane e una linea verde che fungeva da confine fra terra e cielo. Marco lo guardò e, dopo alcuni istanti, rammentò di chi fosse. Girò il foglio e vide scritto, con delle maiuscole molto grandi e traballanti: ALI.”
Marco Andrade si reca
ogni mattina sul posto di lavoro, spesso ignaro di chi si troverà davanti.
Marco è un assistente sociale, ha così a che fare con un’utenza variegata, dall’anziano
rimasto solo al giovane disoccupato alla ricerca di finanze per non far morire
di fame la propria famiglia.
Le questioni da risolvere sono sempre tante ma una
mattina si presenta Vittorio Rossigni, un quarantaquattrenne disoccupato, in
cerca di aiuto, accompagnato dalla figlia Alice, una bambina di cinque anni
dallo sguardo dolce ma dall’atteggiamento sospetto.
I dubbi permangono quando
Andrade nota il disegno lasciato in ufficio dalla piccola visitatrice: c’è
qualcosa di inquietante in quelle immagini e gli pare di cogliere un messaggio,
non certo positivo, rivolto proprio a lui. Da assistente sociale si tramuterà in
investigatore e farà di tutto per scoprire la verità.
Paolo Pajer è tornato e
dopo aver amato il suo “Il punto estremo” (Erga Edizioni, 2012) e le due
successive raccolte di racconti (“Tre racconti per cominciare” e “Elementi”,
Youcanprint 2014) non vedevo l’ora di leggere qualcosa di nuovo che gli
appartenesse e sono state sufficienti poche pagine per ritrovarlo e
riconoscerlo immediatamente.
“Per altre vite”, il
nuovo romanzo di Paolo Pajer, verrà pubblicato nel mese di ottobre 2017 dalla
casa editrice Il Ciliegio che ringrazio (unitamente all’autore) per questa
graditissima anteprima.
Paolo Pajer |
Il volume, di quasi 300
pagine, si apre con una significativa prefazione del Consiglio Nazionale dell’Ordine
degli Assistenti Sociali: subito comprendiamo quanto questa storia possa essere
importante dal punto di vista di un mestiere non certo semplice e forse troppo
spesso contestato.
Paolo Pajer contribuisce, da questo punto di vista, al far
conoscere un lavoro complesso ricco di dinamiche, di situazioni tra le più
disparate, mostra la flessibilità di coloro i quali svolgono tale attività con
passione sempre rinnovata, nonostante le difficoltà nel relazionarsi con gli
altri e con la parte più burocratica di tutto questo.
Marco Andrade è un uomo
con aspirazioni e sentimenti profondi, lo capiamo dalle sue riflessioni, dalle
reazioni che scaturiscono di fronte a determinate situazioni, come nel caso
della piccola Alice o nel rinnovato incontro con la sorella Selene, quest’ultima
con una storia altrettanto affascinante e misteriosa e differente da tutte le altre;
o ancora alle prese con un amore da troppo tempo desiderato ma mai realizzato.
“L’aveva sognato quella
notte, l’aveva forse invocato in silenzio nei giorni precedenti, come faceva da
bambina.”
Certamente stiamo
parlando di un romanzo, fatti e persone non sono perciò reali ma senza dubbio
realistici.
“Per altre vite” è l’impegno
che gli assistenti sociali, ma al tempo stesso di ognuno di noi, dedicano agli
altri. Si parte da un’esigenza lavorativa che sfocia poi in una più personale
che spinge a volersi dedicare agli altri in ogni modo possibile, a volte fino
alla trasgressione delle regole.
“Per altre vite” è anche
un giallo, i misteri non mancano di certo; coinvolge il lettore avviluppandolo
tra le pagine in maniera irreversibile. Si fa divorare, e divora, a metà strada
tra cielo e terra, tra realtà e finzione, tra gioia per la vita e amarezza nei
confronti di tutto ciò che di negativo ci si ritrova quotidianamente a combattere.
Perciò abbiate ancora un
po’ di pazienza e ad ottobre non perdetevi l’uscita di “Per altre vite” che, sono certa, non vi deluderà.
E nel frattempo potete scaricare e leggere gratuitamente su Kindle l'e-book "Elementi" che trovate al seguente link.
Edizioni Il Ciliegio qui
Pagina Facebook Paolo Pajer qui
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