Germaine Johnson odia il martedì |
“Le relazioni tra numeri sono molto più semplici delle relazioni tra esseri umani. Le persone sono imprevedibili: non sai mai che cosa faranno, non sai mai che cosa diranno. Ma i numeri? I numeri sono affidabili.”
Germaine Johnson vive
nell’est dell’Australia e per lei i numeri sono tutto: regolano la sua vita,
sono indispensabili nel lavoro e persino nelle relazioni con gli altri. Ma soprattutto
i numeri non mentono e restano sempre uguali.
Sì, perché Germaine è fin troppo
razionale e questo la porta talvolta a non essere compresa o a scontrarsi con
chi ha a che fare con lei.
È forse a causa di ciò che viene licenziata e trova
un nuovo impiego in Comune, come voce del Telefono amico per la terza età. Inizialmente
le sembra una perdita di tempo ma col tempo affina delle strategie per rendere
tutto più dinamico e schematico, fino a quando la sindaca non le propone di
occuparsi di alcune questioni delicate riguardanti il centro per anziani che in
tanti vorrebbero eliminare.
Germaine si sente importante ma analizzando meglio
l’intera situazione comincia a pensare che qualcosa non quadri. Per fortuna c’è
sempre il sudoku, la sua grande passione. Ma saranno sufficienti i numeri a
risolvere i problemi? E se i nuovi colleghi di lavoro e gli anziani del centro
non fossero così male e lei riuscisse per una volta ad andare oltre i meri
calcoli?
“Germaine Johnson odia il
martedì” (Garzanti, agosto 2019, traduzione di Stefano Beretta) è il romanzo
d’esordio dell’ingegnere ambientale Katherine Collette che vive a Melbourne con
il marito e i due figli.
Si tratta di un romanzo
ricco di emozioni e sentimenti, è un viaggio insieme alle fragilità di Germaine, tra alti e
bassi, tra incomprensioni e nuove consapevolezze.
Probabilmente, anche se
questo non viene mai detto, la protagonista ha la sindrome di Asperger,
caratterizzata da un sistema di pensiero di tipo reticolare che la porta ad
essere
così schematica e a mandarla in tilt quando qualcosa non si svolge
secondo ciò che era stato programmato.
Katherine Collette |
Germaine mostra
consapevolezza ed è bello osservare come, con il trascorrere del tempo, gli
altri imparino a conoscerla e ad apprezzarla. I rapporti interpersonali non
sono il suo forte ma capirà in breve chi può considerare amici e di chi fidarsi
senza riserve.
“L’idea di un ragazzo
della mia età a cui piacevano le stesse cose risultò essere molto migliore
della realtà. Talvolta meno si sa, meglio è, talvolta BISOGNA illudersi e fingere
di credere a cose che non sono reali.”
Germaine è schietta e in
questa sua schiettezza si nasconde una saggezza che talvolta rischia di essere
fraintesa, se non accolta con sincerità e voglia di varcare i confini.
Oltre trecento pagine (nonostante
la piacevolezza della lettura al posto dell'autrice mi sarei dilungata meno) all'insegna della
positività, dell’ironia e della diversità intesa come caratteristiche che ci
definiscono e rendono ciò che siamo.
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