lunedì 11 novembre 2019

“Germaine Johnson odia il martedì” di Katherine Collette: un viaggio tra numeri infallibili ed emozioni variabili

Germaine Johnson odia il martedì

“Le relazioni tra numeri sono molto più semplici delle relazioni tra esseri umani. Le persone sono imprevedibili: non sai mai che cosa faranno, non sai mai che cosa diranno. Ma i numeri? I numeri sono affidabili.”
Germaine Johnson vive nell’est dell’Australia e per lei i numeri sono tutto: regolano la sua vita, sono indispensabili nel lavoro e persino nelle relazioni con gli altri. Ma soprattutto i numeri non mentono e restano sempre uguali. 

Sì, perché Germaine è fin troppo razionale e questo la porta talvolta a non essere compresa o a scontrarsi con chi ha a che fare con lei. 

È forse a causa di ciò che viene licenziata e trova un nuovo impiego in Comune, come voce del Telefono amico per la terza età. Inizialmente le sembra una perdita di tempo ma col tempo affina delle strategie per rendere tutto più dinamico e schematico, fino a quando la sindaca non le propone di occuparsi di alcune questioni delicate riguardanti il centro per anziani che in tanti vorrebbero eliminare. 

Germaine si sente importante ma analizzando meglio l’intera situazione comincia a pensare che qualcosa non quadri. Per fortuna c’è sempre il sudoku, la sua grande passione. Ma saranno sufficienti i numeri a risolvere i problemi? E se i nuovi colleghi di lavoro e gli anziani del centro non fossero così male e lei riuscisse per una volta ad andare oltre i meri calcoli?

Germaine Johnson odia il martedì” (Garzanti, agosto 2019, traduzione di Stefano Beretta) è il romanzo d’esordio dell’ingegnere ambientale Katherine Collette che vive a Melbourne con il marito e i due figli.

Si tratta di un romanzo ricco di emozioni e sentimenti, è un viaggio insieme alle fragilità di Germaine, tra alti e bassi, tra incomprensioni e nuove consapevolezze.

Probabilmente, anche se questo non viene mai detto, la protagonista ha la sindrome di Asperger, caratterizzata da un sistema di pensiero di tipo reticolare che la porta ad essere
Katherine Collette
così schematica e a mandarla in tilt quando qualcosa non si svolge secondo ciò che era stato programmato.

Germaine mostra consapevolezza ed è bello osservare come, con il trascorrere del tempo, gli altri imparino a conoscerla e ad apprezzarla. I rapporti interpersonali non sono il suo forte ma capirà in breve chi può considerare amici e di chi fidarsi senza riserve.

“L’idea di un ragazzo della mia età a cui piacevano le stesse cose risultò essere molto migliore della realtà. Talvolta meno si sa, meglio è, talvolta BISOGNA illudersi e fingere di credere a cose che non sono reali.”

Germaine è schietta e in questa sua schiettezza si nasconde una saggezza che talvolta rischia di essere fraintesa, se non accolta con sincerità e voglia di varcare i confini.

Oltre trecento pagine (nonostante la piacevolezza della lettura al posto dell'autrice mi sarei dilungata meno) all'insegna della positività, dell’ironia e della diversità intesa come caratteristiche che ci definiscono e rendono ciò che siamo.

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