mercoledì 3 maggio 2017

“Una foca in salotto” di Judith Kerr: una fiaba per piccoli e grandi sul coraggio e l’amore per gli animali

Una foca in salotto, Judith Kerr
“Le scale si rivelarono più impegnative ma ci si arrampicò, con la piccola foca che emetteva un versetto a ogni gradino. A un certo punto gli sembrò di sentire una porta schiudersi da qualche parte, ma non apparve nessuno. Entrando nel suo appartamento per poco non cadde all'interno, barcollò fino in bagno e adagiò con cura il cucciolo nella vasca. Poi si accasciò sulla tavoletta del gabinetto. Ce l’aveva fatta! Aveva soccorso il cucciolo e lo aveva portato in casa senza problemi. E l’indomani lo avrebbe trasferito allo zoo.”

Mister Albert Cleghorn, una vita trascorsa nel suo negozio ora venduto ad un ottimo offerente, dovrà riorganizzare le sue giornate per non sprofondare nella noia. 

Decide così di andare finalmente a trovare il cugino William che così tante volte nel passato lo aveva invitato a stare qualche giorno da lui, in una cittadina sulla costa inglese, con tutta la sua famiglia. 

È lì che si imbatte, su uno scoglio in mezzo al mare, in una piccola foca dai grandi occhi scuri che ogni giorno attende affamata la sua mamma con il cibo. Fino a quando la madre non torna più, forse ammazzata da qualche pescatore convinto che la foca gli porti via il pesce, e Mister Cleghorn decide di prendersene cura portandola in casa in attesa di trovargli un posto adeguato in uno zoo.

“Una foca in salotto” (Rizzoli, Marzo 2017, traduzione di Bérénice Capatti, titolo originale “Mister Cleghorn’s Seal”), scritto e illustrato da Judith Kerr (classe 1923, di famiglia ebrea, fuggì con i genitori e il fratello in Gran Bretagna dove vive ancora oggi; autrice di “Quando Hitler rubò il coniglio”), è una bellissima fiaba per piccoli e adulti con un tocco autobiografico, nonostante la storia possa apparire completamente assurda, che riporta indietro nel tempo a quando il padre dell’autrice era giovane.
Judith Kerr

"A parte la bella scrivania con la sua sedia, inutilizzate, la stanza conteneva varie cose che mio padre  aveva riportato dai suoi viaggi, e tra queste c'era una piccola foca imbalsamata che se ne stava tranquilla sul pavimento lucido."

Questo è uno di quei casi in cui la copertina svolge un ruolo centrale, è stato poi sufficiente leggere la trama e in seguito l’intera storia per innamorarmi di questo volumetto di poco meno di cento pagine racchiudente bellissime illustrazioni.    

Una storia d’altri tempi più reale di quanto si possa immaginare, al termine della narrazione se ne comprende il motivo, ma al tempo stesso intrisa di magia, dai toni lievi ricchi però di immagini, pensieri, visioni passate e future. Una storia di animali, di pratiche crudeli talvolta necessarie, di zoo e di circhi e di nuovi progetti.

L’esempio di come tutto possa realizzarsi, se spinti dall'amore e dal coraggio, indipendentemente dall'età e dalle altrui volontà. 


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