domenica 25 febbraio 2024

“La mia Ingeborg” di Tore Rengberg: dalla Norvegia un’oscura storia familiare

La mia Ingeborg, Tore Rengberg

“L’amavo in maniera totale, come nessun altro uomo ha mai amato una donna e maledico le forze demoniache che me l’hanno portata via.”

Sono ormai trascorsi anni dalla scomparsa di Ingeborg, un giorno il marito, Tollak, tornò a casa e non la trovò. La cercarono tutti per i boschi che lei attraversava durante le lunghe camminate ma nessuna traccia fu trovata. 

“La mia Ingeborg” (Fazi Editore, febbraio 2024, traduzione di Margherita Podestà Heir) è il lungo racconto di Tollak che finalmente ha deciso di parlare e di far sapere ai suoi figli, ora lontani da casa dopo un’infanzia complicata, e al mondo cosa è accaduto realmente.

Un uomo ormai vecchio e solo che trovava il suo equilibro in quella moglie tanto desiderata e amata, nonostante la rabbia e il disprezzo nei confronti degli altri e di quel mondo che non è più come lo conosceva lui.

Quella che leggiamo è tutta la verità o solamente la sua? E chi in realtà Oddo, accolto da quella famiglia in seguito all’abbandono da parte della madre, lo scemo del villaggio, l’unico che è rimasto con Tollak?

Una storia oscura, un personaggio complesso e distruttivo, un thriller non-thriller che fa riflettere, disgustare e fortemente attuale.

“All’improvviso era arrivato il periodo buio. Si era insinuato come fa la bruma notturna quando cala sui campi.”

Una lettura trascinante, a tratti inquietante, a tratti toccante, impossibile ad un certo punto non chiedersi se siamo più interessati a scoprire che fine ha fatto Ingeborg o alle tenebre che dominano pensieri e azioni di Tollak.

Tore Rengberg
Un uomo testardo, a momenti sensibile, un padre inesistente ed una famiglia che a fatica può essere definita tale.

“Novembre era agli sgoccioli. Mi ero diretto verso la lampada, quella che Ingeborg accendeva sempre dopo cena, quella sotto cui sedeva tutti i giorni, con i suoi libri, i suoi giornali, era una donna che leggeva.”

Redenzione o desiderio di essere protagonista ancora una volta, per l’ultima volta, in quella che nasce come storia d’amore e si trasforma in inferno?

Premiato come miglior libro dell’anno dai librai norvegesi, “La mia Ingeborg” spiazza e colpisce per la forza della scrittura e la potenza del linguaggio adoperato. 

In poche parole, terribile e bellissimo.

Link acquisto qui

Nessun commento:

Posta un commento