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Il valzer dei traditori, Rosa Teruzzi |
“Il pugno gli partì istintivamente. Prese Fiorella in pieno viso, sulla bocca. Per il contraccolpo, lei cadde all’indietro, batté il capo contro uno spigolo del tavolo di rovere e rovinò a terra, tirandosi addosso la tovaglia e il piattino con le fette di mela pronte per il pappagallo. Non era morta, pensò l’uomo guardandole il petto, che si alzava e si abbassava affannosamente mentre cercava di dire qualcosa. Non era morta, ma una macchia scura le si stava allargando sotto la tempia.”
Il tempo non è dei migliori a Milano, il cielo è grigio e il rumore della pioggia battente avvolge tutto. L’umore di Libera non è differente e la sua inquietudine per la relazione con Gabriele, che aspetta un figlio da un’altra donna, non è semplice da scacciare.
Ma c’è qualcosa di più urgente: la figlia Vittoria esce ogni sera senza dire
dove va e quando madre e nonna, le Miss Marple del Giambellino, scoprono gli
appostamenti per scagionare il padre del compagno, decidono di ritornare in
pista e indagare, ancora una volta, con l’aiuto del Dog e della fedele Irene. Armando
Belardinelli è stato accusato di omicidio volontario nei confronti di una nota
ricettatrice, tutti gli indizi sembrano contro di lui ma qualcosa non torna.
Sarà necessario scavare nel passato e dare ascolto ad un protagonista insolito,
un pappagallo che potrebbe aver sentito, e ripetuto, qualcosa che non doveva.
Nel frattempo, Libera
tenta di sistemare almeno la sua situazione sentimentale ma ricompare anche
Furio, sempre così appassionato, che forse non si è ancora rassegnato alla
scelta dell’affascinante amica.
“Il valzer dei traditori”
(Sonzogno, maggio 2023) è il nuovo capitolo delle vicende delle ormai mitiche
Libera e Iole (la madre ultrasessantenne dallo stile hippy): difficile non
affezionarsi a loro due, così diverse ma accomunate dal desiderio di aiutare
gli altri e darsi sempre da fare.
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Rosa Teruzzi |
I misteri non mancano neppure
stavolta così come i fiori (Libera è una fioraia e non ha mai interrotto tale
lavoro) con i loro colori e il linguaggio differente e adattabile ad ogni
situazione. Non manca neppure l’amore, quello di Libera, che forse comincia a
rendersi conto di piccoli dettagli della sua relazione così passionale che non
le vanno a genio, quello di Vittoria, sempre così riservata e quelli di Iole,
che forse stavolta frequenta un uomo diverso dal solito.
“Nonostante la doccia
appena fatta, anche Libera si sentiva ancora addosso il profumo di mela verde
di Gabriele. Non succede mai che un libro, se è buono, non abbia una
suggestione da darci. Basta saperla cogliere. E fu pensando a questo che
finalmente, verso le quattro del mattino, si addormentò.”
Un altro bellissimo
giallo milanese nel quale immergersi per indagare con le protagoniste, sognare
con loro, vivere le loro incertezze e felicità di donne forti e sensibili,
sempre in bilico tra sentimenti contrastanti e scelte non semplici. Proprio
come noi lettrici.
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