"Credo che stiamo arrivando al momento in cui posso dire con certezza che Marguerite non ne può più. È stufa di essere giudicata costantemente. Stufa di tentare di fare come gli altri, persone a cui assomiglia esteriormente ma non molto di più. Stufa di tutto questo. Nel suo profondo, Marguerite sa di meritare di essere amata per davvero."
La differenza invisibile
Asperger… Avete mai sentito questa parola? Sapete di chi e di cosa si tratta?
Per cominciare Hans
Asperger era un pediatra austriaco e nel 1944 mise in evidenza le
caratteristiche di quattro bambini differenti dal ‘classico’ autismo. Solo nel
1981 Lorna Wing, psichiatra britannica, riprenderà il lavoro del medico
austriaco definendo la sua descrizione come “Sindrome di Asperger.”
Forse alcuni tra voi sapranno che la Sindrome di Asperger rientra nello spettro autistico e si tratta nello specifico di autismo ad alto funzionamento, ma se non vi è mai capitato di conoscere un Aspie e avete voglia di scoprire il loro incredibile mondo questo è il libro che fa per voi.
Forse alcuni tra voi sapranno che la Sindrome di Asperger rientra nello spettro autistico e si tratta nello specifico di autismo ad alto funzionamento, ma se non vi è mai capitato di conoscere un Aspie e avete voglia di scoprire il loro incredibile mondo questo è il libro che fa per voi.
Sceneggiatura di Julie
Dachez, adattamento della sceneggiatura, disegni e colore di Mademoiselle
Caroline (da un’idea e con la partecipazione di Fabienne Vaslet, prefazione di
Paolo Cornaglia Ferraris) “La differenza invisibile” (Edizioni LSWR, giugno
2018, traduzione e adattamento dal francese di Chiara Mangione) è un bellissimo
graphic novel che racconta la storia di Marguerite, una ragazza francese di 27
anni che gli altri considerano strana e i cui comportamenti lei stessa fa
fatica talvolta a comprendere.
Al lavoro è bravissima ma
questo non basta perché le viene chiesto di comportarsi in maniera differente,
socializzare di più con gli altri senza isolarsi.
Marguerite ha anche un ragazzo ma il suo voler andare così di frequente in locali rumorosi o feste non le piace perché tanto ogni volta è la stessa storia, troppo rumore, troppa folla, confusione e la voglia di scappare è sempre dietro l’angolo. Poi un giorno apre il computer e prova a cercare le cause del suo malessere su Google e le appare “Sindrome di Asperger”.
Marguerite ha anche un ragazzo ma il suo voler andare così di frequente in locali rumorosi o feste non le piace perché tanto ogni volta è la stessa storia, troppo rumore, troppa folla, confusione e la voglia di scappare è sempre dietro l’angolo. Poi un giorno apre il computer e prova a cercare le cause del suo malessere su Google e le appare “Sindrome di Asperger”.
Da quel momento in poi la strada non sarà
semplice ma finalmente Marguerite scopre cos’ha, sa che non è malata e riesce
finalmente a capire che certe sue ‘stranezze’ non sono altro che le sue
caratteristiche di ragazza Aspie.
“La differenza
invisibile” è un libro bellissimo, per la sua storia, per le illustrazioni
delle quali è impossibile non innamorarsi, per i silenzi eloquenti, per le
pause dolorose, per l’amore per libri e librerie e le scoperte che cambiano la
vita alla protagonista.
"Lo strumento proposto con questo fumetto è innovativo e interessante perché l'immagine disegnata ha un impatto forte e immediato: dalle varie situazioni qui raccontate si può capire immediatamente quali siano abitudini e difficoltà, eccellenze, limiti e bizzarrie di chi vive con un cervello Asperger senza saperlo."
Una piccola opera d’arte
dall'intento educativo rivolto ad un vasto pubblico di lettori. I disegni
rendono il messaggio più diretto, impariamo a conoscere l’Asperger, in
particolare nelle donne, a conoscere Marguerite, così sensibile, intelligente,
appassionata, unica.
Duecento pagine che
spalancano la mente del lettore verso un mondo altro, alla scoperta di una
forma di autismo (lieve e ad alto funzionamento) ben differente da ciò che, per
ignoranza, pensavamo di sapere.
Ma soprattutto è
l’occasione per capire che siamo quotidianamente attorniati da persone che si sentono
incomprese, a volte si tratta proprio di noi, e che talvolta basta davvero poco per andare oltre le apparenze.
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