Vincent sul divano, Marco Marrocco |
“Alcuni vedono un Van Gogh e dicono che visionario! No, io vedo Van Gogh e dico fratello, finalmente la realtà parla attraverso te. Le tue pennellate sono parole esatte, senza errori, e ti fai capire benissimo, anche da chi non parla la tua lingua. Si vede che quei corvi, prima che li inchiodassi sulla tela, ti hanno squassato l’anima, e se ne sono andati in giro per il tuo corpo sbattendoti le viscere.”
Ci sono libri che si
leggono per svagare la mente e e viaggiare verso mondi fantastici, altri per
scoprire le vite di grandi della cultura a trecentosessanta gradi.
“Vincent sul
divano” (Fefè Editore, 2017, prefazione di Domenico Mazzullo, postfazione di
Barbara Alberti) è uno tra questi ultimi.
Marco Marrocco trova
Vincent Van Gogh seduto sul suo divano e anziché sorprendersi o spaventarsi lo
accoglie come uno di famiglia, lo osserva con occhi sinceri e mai
compassionevoli.
E ne scaturiscono bellissime riflessioni, crude,
disorientanti, che spaziano nel tempo e nello spazio.
Van Gogh non parla ma è
mai stato necessario per lui pronunciare parole che andassero oltre i suoi
dipinti e le pennellate così eloquenti?
Al centro di questo
amabile volumetto anche la malattia mentale, quella che gli è stata associata
tante e forse troppe volte. Ma quante volte si è cercato di sondare il
principio della sofferenza dell’artista olandese?
Ci prova Domenico Mazzullo,
psichiatra clinico e psicoterapeuta, nella sua interessantissima prefazione
ricca di particolari che raramente vengono presi in considerazione quando si
rievoca la vita di Van Gogh.
Marco Marrocco |
E se fosse l’arte stessa ad
assorbire le esistenze di chi ci si immerge completamente? Cosa è la follia e
chi può realmente essere definito folle? Qualcosa di tangibile o una
definizione strampalata per definire chi la vita l’ha vissuta fin troppo
intensamente e con profondo supplizio?
“Vincent sul divano” è un
mix di ragionamenti che ne portano ancora altri e il lettore non può che
rimanere affascinato dalle visioni portate da Marco Marocco che non a caso
lavora nel mondo del cinema ed è perciò avvezzo alla realizzazione di mondi e
storie.
Perciò se amate l’arte ed
esplorare storie cogliendo dettagli inediti che vi conducono verso nuove prospettive questo è il libro che fa per voi.
Saranno sufficienti poche pagine per
creare in voi la consapevolezza di avere davanti qualcosa di forte, di affascinante,
di coinvolgente e sconvolgente al tempo stesso.
Buona lettura!
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